CASO MEDICINA: IL PUNTO

Nell’ultima settimana abbiamo ricevuto molti comunicati sulle bio masse rendendoci, conto che la materia si presenta decisamente complessa ed articolata per i non addetti.

Volendo evitare una pubblicazione a pioggia abbiamo chiesto ad Alfredo Sambinello di presentarci un “Bignami” della situazione.

Di seguito l’intervista concessa a PensieriDemocratici.

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Filed Under: FeaturedLavoro e Welfare

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RSSCommenti (11)

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  1. M5S Imola says:

    Tanto buonsenso è quasi scandaloso.
    :D

  2. Mario Zaccherini x pensieri says:

    Non capisco ragazzi.

    Mario Zaccherini

  3. marco fiorentini says:

    beato quel sindaco che ha sul proprio territorio una organizzazione come Legambiente condotta da un persona eccellente come alfredo sambinello

  4. Mario Zaccherini says:

    Caro Marco, potresti aiutarci nella comprensione delle tua frase.
    Ormai Medicina è diventata, almeno negli accessi su questo sito, un argomento top, per cui sarebbe bene che i vari ragionamenti fossero estesi in maniera ampia.
    Grazie per l’attenzione.

    Mario Zaccherini
    per
    PensieriDemocratici.it

  5. marco fiorentini says:

    A Mario Zaccherini
    Volevo parafrasare una infelice frase attribuita al Sindaco Onelio apparsa su un articolo del carlino del 4 giugno.
    Si era nella fase di grande contenzioso,sui problemi della puzza e la frase era questa “Per fortuna che a Medicina c’è Legambiente- ma credo che siano più fortunati gli altri comuni che non ce l’hanno.”.
    Io non sono coinvolto sulle biomasse, ne come gestore, ne come soggetto che ne ha patito i miasmi.
    Ma me ne sono interessato, proprio per gli echi che questa vicenda ha avuto sulla stampa provinciale.
    Ho partecipato a molte riunioni del Comune e delle aganizzazioni che si sono battute. Tutte riunini fatte anche con tecnici molto esperti del ramo, e mi sono fatta qualche idea sul tema.
    Ritengo che se non ci fossero state le idee di Legambiente e di Medicina Alternativa, il contenzioso avrebbe potuto prendere una piega ben più problematica e il malcontento sfociare in problemi e ideologie ben più preoccupanti.
    La protesta sotto la guida di Legambiente e di Alfredo è stata ferma, ma dentro contorni di grande civiltà e competenza tecnologica evitando di far montare di idee sbagliate.
    I problemi sono stati posti in modo corretto evidenziando pregi e difetti di queste tecnologie.
    La cosa, ora, sembrerebbe aver preso una buona piega per le questioni più spinose dei miasmi. E con buona soddisfazione da parte di tutti, anche se credo che le conseguenze di questa importante trasformazione del territorio di Medicina li vedremo nel tempo.
    Qualche domanda comunque resta anche per chi come mè non è competente né direttamente coinvolto:
    1 Sul conflitto di interessi degli amministratori emerso nel contenzioso
    2 Sulla pubblica utilità di questa trasformazione del territorio; ovvero cosa ci guadagnano i cittadini di Medicina in termini di minori tasse o migliori servizi a fronte di un aumentato disagio ambientale Un disagio certo, anche se tutto funzionerà al meglio.
    Credo che gli Amministratori dovrebbero essere più convincenti.
    Spero di aver soddisfatto la vs curiosità
    Saluti cordialissimi
    Marco Fiorentini

  6. Mario Zaccherini says:

    @ Marco Fiorentini: grazie del dettagliato intervento. L’azione di Legambiente e Medicina Alternativa hanno demarcato il confine tra la vecchia politica riservata solo ai partiti dalla nuova che trova linfa nei bisogni dei cittadini. Credo che Medicina rappresenti la sconfitta della politica di Palazzo e nello stesso momento la sconfitta, mi dispiace profondamente affermarlo, di un partito che ha radici profonde nella storia come il Partito Democratico. Prima ancora della Giunta doveva essere il Pd ad aiutare la popolazione violentata fisicamente ed anche psicologicamente dall’affare biomasse. Se un partito non ascolta gli abitanti non può avere vita lunga. Tra parentesi, dopo la “sentenza” della provincia, a guida Pd, credo che i dirigenti avrebbero dovuto avere la dignità di dimettersi.
    Sambinello, Legambiente, Medicina Alternativa e tutti gli abitanti che hanno avuto il coraggio di lottare sono riusciti a creare un precedente e a mettere in condizione i cittadini della zona di essere preparati nel caso in cui si dovessero creare situazioni similari.
    L’Italia sta cambiando anche grazie a Voi.

    Mario Zaccherini

  7. Legambiente says:

    Questi commenti ci rendono onore come associazione, insieme ad altre e soprattutto ai cittadini di buona volontà e senso dell’equilibrio politico ed ambientale di Medicina.
    Grazie per il sostegno: ne abbiamo veramente bisogno a causa della costante diffamazione a cui ogni giorno siamo soggetti, da parte di chi, con il suo immobilismo, ha creato tensioni sociali di cui avremmo volentieri fatto a meno.

    Legambiente Medicina

  8. Giulio says:

    Disarmante la “Sua” sicurezza, parla di migliaia di “bio” come se fossero noccioline.
    tutti contenti!?
    domanda: domani , queste migliaia di “bio”…NON sono “remunerative” .. chi pagherà per dismetterle?
    (proprio…in questi giorni i prezzi dei prodotti agricoli sono aumentati).
    Giulio

  9. Mario Zaccherini says:

    @ Giulio: la tua domanda è disarmante nel senso che, all’interno della discussione pro/contro biomasse ed affini, non ho ancora sentito nessuno, me compreso, porre la domanda “e se i costi delle materie prime aumentano cosa succede?”
    io non lo so!

    Mario Zaccherini

  10. Robert says:

    Succederà quello che sta succedendo in Messico . Gli U.S.A.alla continua ricerca di idrocarburi ora danno incentivi ai maiscoltori messicani che producono biodiesel. Queato sta mettendo in ginoccho la gente che si è visto crescere il prezzo del mais per l’alimentazione umana del50% in brevissimo tempo. “LOS BIOCOMBUSTIBLES SE ROBAN LA COMIDA” si legge sui giornali messicani. E’ inconcepibile che Legambiente non si opponga a fianco dei comitati per evitare le biomasse che vengono prodotte appositamente. Il terreno ,cari ambientalisti,non è un bene rinnovabile e se lo usi per le energie non lo puoi usare per l’alimentazione animale e zootecnica .Avete visto gli incrementi dei prezzi di mais,grano,soia riportati da” Repubblica “? Certo c’è anche il discorso della siccità da tenere in considerazione e le biomasse stanno accelerando il processo di desertificazione dei campi della pianura padana.L’impressione è che Legambiente si sta arrampicando sugli specchi per seguire gli ordini di scuderia.

  11. Caro Robert,
    temo tu sia decisamente poco informato sulla nostra posizione circa la produzione di biogas da biomasse, soprattutto quelle da colture dedicate. Ti invitiamo a leggerti lo spazio dedicato all’argomento sul nostro sito (www.legambientemedicina.it)
    Comunque sappi che noi siamo per il biogas da scarti agroindustriali con impianti biogas a ridosso delle imprese di trasformazione dei prodotti stessi!
    Se ti interessa esistono già questi impianti anche in Provincia di Bologna (Pizzoli patate, CLAI): quelli agricoli con uso del dedicato (mais, sorgo, ecc)sono solo speculazione economica legalizzata legata agli incentivi.
    Pertanto se un’azienda agricola o più aziende necessitano di un certo fabbisogno di energia, usino gli scarti prodotti sul campo o da allevamenti animali o colture dedicate non alimentari legate ad una piccola percentuale vincolante di terreno stabilita per legge.
    Sempre disponibili per qualsiasi confronto.
    Legambiente ImolaMedicina

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