J’ACCUSE DI GABRIELE ZANIBONI: SEGRETARI E APPARATO PER PENSIERO UNICO
admin | Oct 16, 2012 | Comments 15
(DIRE) Bologna, 15 ott. – Il Pd di Imola di fronte alla sfida delle primarie? Soffre di “una sorta di militarizzazione” del partito in favore del segretario Pier Luigi Bersani, una “spintaal pensiero unico che a tutti i costi dev’essere appoggiato”.
A puntare il dito contro i dirigenti locali e’ Gabriele Zaniboni,consigliere provinciale, impegnato nel comitato che riunisce idemocratici imolesi sostenitori di Matteo Renzi. “Una modalita’molto discutibile”, attacca Zaniboni, “se ad attivarsi sono segretari che dovrebbero essere i segretari di tutti e l’apparato che sta dietro di loro”. Un quadro “noioso” e anche “un po’pericoloso” per gli stessi vertici del Pd, avverte il renziano:infatti, al momento del voto Bersani “dovrebbe prendere il 90%, altrimenti avremo a che fare con un gruppo dirigente non proprio in sintonia con l’elettorato”.
Se si utilizzasse una sorta di Manuale Cencelli, ironizza Zaniboni, “ci sarebbe molto meno affollamento” in zona bersaniana. Sul territorio imolese la “militarizzazione” e’ iniziata “con i sindaci, che non hanno semplicemente detto se stanno con un candidato o con l’altro ma hanno addirittura fatto un documento- ricorda Zaniboni- poi ci si e’ inventati una categoria che non esiste, ovvero gli ‘ulivisti’ per Bersani, infine e’ scattata la pressione sui circoli ed e’ uscito fuori che tutti i giovani del Pd stanno con Bersani, quando solitamente sono proprio i giovani a volere il cambiamento”.
Un vero e proprio “conformismo generalizzato- aggiunge il consigliere provinciale- che non fa bene a quello che dovrebbe essere un sano confronto”. Dal punto di osservazione di Zaniboni, ”chi e’ responsabile dell’organizzazione e chi ricopre altri incarichi strategici sono tutti schierati con Bersani e stanno spendendo tutte le energie in quella direzione”.
Zaniboni mette nel mirino sia Fabrizio Castellari che Marcello Tarozzi, rispettivamente segretario territoriale e comunale del Pd di Imola: il “dubbio” del renziano e’ che siano proprio loro ad “organizzare attivamente queste operazioni, dai sindaci ai giovani e ai circoli”.
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Commenti (15)
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Chapeau al Consigliere Provinciale Gabriele Zaniboni che, con una notevole dose di coraggio, denuncia una situazione non proprio democratica che si sta creando sul territorio imolese.
Il rischio che una grande festa democratica, quali sono le Primarie, si stia trasformando in una semplice lotta di mantenimento del potere, da parte del gruppo bersaniano-dalemiano è sotto gli occhi di tutti.
La struttura del Partito Democratico, invece di rimanere neutra e dare la medesima possibilità di partecipazione a tutti gli attori, ha preso fortemente posizione gettando un’ombra di sospetto sulla macchina organizzativa.
Questo comportamento, eticamente discutibile, inevitabilmente, come giustamente sottolinea Zaniboni, avrà l’effetto di una Primaria nella Primaria perchè aggiunge un elemento di fiducia/sfiducia nei confronti dei dirigenti locali.
Proviamo ad immaginare, per fare un esempio, un successo di Renzi oppure una vittoria ai punti di Bersani, in entrambi i casi il segnale sarebbe molto chiaro nei confronti di chi, pagato con i soldi di tutti gli iscritti, ha parteggiato apertamente solo per una parte.
Inoltre anche il caso D’Alema potrebbe portare a degli sconvolgimenti nella struttura imolese, compreso il Circondario, nel caso in cui Bersani decidesse di non candidare il veterano pugliese.
A quel punto, mi domando, che senso avrebbe, per il Partito Democratico locale, essere gestito da un gruppo dichiaratamente dalemiano se D’Alema venisse “rottamato” dallo stesso Pierluigi?
A Voi la risposta.
Mario Zaccherini
Come la capirete va bene.
http://www.youtube.com/watch?v=4thUco9d1tw&feature=BFa&list=PL38527AD1C46F25EA
Guerra.
Quello che dice Zaniboni è sacrosanto.
E purtroppo ad Imola l’abbiamo già visto per tutte le elezioni primarie precedenti, con evidenti violazioni del regolamento. Circoli apertamente schierati per il candidato Dalemiano, Circoli trasformati in Comitati Elettorali del Candidato Dalemiano, tutto l’apparato del Partito, anche chi è pagato da tutti gli iscritti, che lavora, in orario di lavoro, non per un regolare svolgimento delle primarie, per favorire la partecipazione, … ma per far vincere il Candidato Dalemiano… C’è chi addirittura racconta di telefonate fatte dai Sindaci e dal Super – Sindaco che, in orario “di lavoro” (facendo chiaramente confusione tra ruolo amministrativo e attività partitica)sollecitavano i non allineati a rientrare nei ranghi … Solo Gossip della politica Imolese … ma se non è vero sappiamo che è verosimile.
Quindi complimenti a Zaniboni per la coraggiosa denuncia, con solo un piccolo appunto (un po’ polemico): nel 2007, quando anche lui sosteneva, come i Dalemiani Imolesi, il buon Veltroni, questi comportamenti non lo scandalizzavano …
Mi pare che Piccolo abbia sostanzialmente ragione.
http://www.report84.it/articoli/prima-pagina/33100-il-pd-non-ce-lha-piu-piccolo-lo-sceneggiatore-di-nanni-moretti-francesco-piccolo-sbertuccia-i-democrat
Mentre qualcuno si agita inanemente con foga e passione, altri attuano il “fiscal compact”. Evvai Tafazziii ! Sei tutti noi…!!!!
Non sono tanto d’accordo con Piccolo. Le Primarie sono uno strumento, non certo la cura.
Possono essere utilizzate bene e, grazie al “trionfo” della volontà popolare, ribaltare situazioni politico/amministrative incancrenite da lungo tempo (vedi Milano), oppure lanciare delle sorprendenti rivoluzioni (vedi Cagliari), oppure ancora mettere alla corda veri sistemi di potere come quello dalemiano (vedi Vendola).
Vero che possono produrre “effetti indesiderati”, ma è pur vero che siamo il paese dei Guelfi e Ghibellini.
In fondo sono l’unico strumento che permetta ai cittadini di confrontarsi ed anche fermare lo strapotere dei partiti.
Ps
D’Alema è già stato rottamato dal popolo prima ancora che dai vertici del Pd ( se mai lo rottameranno).
Mario Zaccherini
Caro Mario,
ritengo che la politica, intesa come proiezione e governo della cosa pubblica, debba essere cullata in luoghi reconditi, nei quali magari si accendono diverbi e scontri, ma fra persone che coltivano ideali comuni, persone che si riconoscono e si rispettano. Terminato il travaglio si partorisce un progetto e lo si espone,unitariamente, in maniera articolata e compiuta, a chi ritiene di potere delegare il perseguimento di quegli scopi (elettore). Orbene la NOSTRA storia insegna che da minuscole aggregazioni di territorio esplodono minuscoli gruppuscoli di sostenitori di un’idea, (bene!)man mano che il cercho si allarga (sezione, federazione, regionale, nazionale, EUROPA)gli ideali rimangono intatti ma cambiano i percorsi e le strategie per conseguire gli obiettivi. Così si fanno Congressi di sezione(non circoli altrimenti rischiamo la vita di Alexandra), e si vota; di federazione, e si vota; regionali, e si vota; nazionali, e si vota; ma vota solo chi è iscritto e ci mette soldi (pochi) e la faccia (tutta). Non che si riempiono i giornali gossipari di diverbi inutili fra simili per prendere in giro la gente. I panni, puliti o sporchi che siano, si lavano, sempre in casa o al massimo nel lavatoio con i vicini. Le primarie sono una scimiottaggine dell’america che non appartiene alla nostra cultura e rischiano (fortemente) di incrinare lo spirito costruttivo nel tessuto economico e sociale a cui sono rivolte. Per ultimo: le primarie si fanno o non si fanno? Assessore al bilancio, si fanno? Sindaco di Vattelapesca, si fanno ? Deputato di Canicattì, si fanno? Premier (fuori legge per Costituzione)si fanno? Come? Vieni Te che esco io poi rientro e me ne vado? SUUU, siamo seri. Partiti pochi, sezioni molte, comunicazione diretta fra persone e non mediatica (mannaggia a Berluscone), coinvolgimento! Così devono funzionare le formazioni politiche altrimenti chiedete qualche consiglio a Fiorito.
Bye Guerra
Ciao,
a tutto questo c’è un rimedio e un’arma.
Il rimedio è votare alle primarie e far soccombere il PD.
L’arma,quella matita che avremo nelle mani, basta crociare Vendola e lo strapotere è finito.
Semplice, o altri cinque anni di strapotere arrogante…”Oppure Vendola”!!
Francesco Chiaiese
… “eppure Vendola” ha accettato senza fiatare un indecente regolamento delle primarie che invece di favorire la partecipazione, la blinda per far vincere Bersani … già rassegnato e succube dello strapotere arrogante?
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