COMUNICATO OMSA FAENZA BY IDILIO GALEOTTI

Per i dipendenti dell’Omsa, ma anche per tutti i lavoratori dobbiamo continuare la lotta per il lavoro!

Chi ne parla è Idilio Galeotti Coordinatore Cgil del Comprensorio Faentino

Quello che è accaduto alle lavoratrici dell’Omsa nell’ultimo anno è paradossale per la sua gravità e per come la proprietà Golden Lady ha condotto le trattative e nel dimostrare l’assoluta loro inaffidabiltà.

I lavoratori meritano rispetto e dobbiamo batterci in primis per loro, ma anche affinchè casi del genere non debbano più ripetersi.

Come ho sempre detto condanno con nettezza la scelta aziendale, che pur non essendo in crisi licenzia 347 lavoratrici senza voler minimamente ascoltare le nostre considerazioni nel dire che tale scelta comportava enormi problematiche in ambito sociale e le conseguenti difficoltà che subivano tante famiglie. Dimostrando così ancora una volta che il loro interesse è indirizzato solo al mero profitto, vendendo a caro prezzo lo stabile e licenziando tutti i dipendendenti.

Poi dopo oltre 11 mesi di trattative, piene di promesse aziendali puntualmente disattese, e di falsità, nei quali l’azienda voleva far credere più volte  che vi fossero compratori, tutto è svanito.

Promesse che sono perdurate in vari ambiti e all’interno dell’azienda fino allo stesso giorno dell’incontro il 15 febbraio, nel quale contemporaneamente l’azienda paradossalmente e platealmente rinnegava chi per lei aveva condotto le trattative fino a quel momento.

Come a voler far credere che lei non era al corrente delle proposte che venivano portate al tavolo ministeriale, sarebbe stato più chiaro dire che la scelta aziendale era ben chiara, abbandonare Faenza, vendere lo stabile e se non avevamo il secondo anno di Cigsl’unica possibilità era quella in deroga, gestita dalla Regione e per questa ragione liberava da ogni vincolo la Golden Lady.

Quello che è avvenuto non ha precedenti nelle trattative al Ministero nel quale qualsiasi azienda anche la più becera, assume un comportamento di rispetto delle Istituzioni come massima istanza di confronto fra le parti.

Oggi ci troviamo senza nulla di concreto per la ricollocazione dei 347 dipendenti Omsa.

Come potremo credere ad un’azienda che ha un simile atteggiamento di non rispetto delle Istituzioni, delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori.

Per questa ragione pensiamo che si deve cambiare registro, chiediamo come Organizzazioni Sindacali di essere maggiormente coinvolte in altre possibili proposte occupazionali, chiediamo che non si parta come è avvenuto,  dal cambio di destinazione d’uso e dalla vendita dello stabile, ma come come primo aspetto vi sia un piano industriale serio verificabile e col quale poterci misurare a garazia dei lavoratori.

Nei giorni scorsi al Ministero è stato sottoscritto un accordo,condiviso da tutte le Istituzioni,  nel quale è previsto un incentivo all’esodo.

Questo può aiutare ad ottenere il 2°anno di cassa integrazione straordinaria che scade il 15 marzo prossimo.

Si sono inolte presi impegni che sulle basi delle cose appena dette auspichiamo possano riempirsi di sostanza.

Si è inoltre definito che l’azienda non se ne deve  andare dal territorio e quindi mantenere le lavorazioni in essere fino a che non vi sarà un risposta complessiva occupazionale per i lavoratori.

Certo come più volte ho avuto modo di dire, sarebbe stato meglio non fare fuori uscire i  macchinari e a questo punto  avremmo lavorato in cento persone, mentre oggi ci troviamo con i reparti pressoche svuotati. Ma comunque va difesa anche questa ultimo e simbolico appiglio per far si che l’azienda non se ne vada, abbandonando completamente Faenza.

Certo la situazione Nazionale non aiuta, un Governo che a detta del suo Presidente del Consiglio sul caso Fiat dice che la proprietà fa bene ad andarsene dall’Italia se non si accettato accordi che ledono i diritti dei lavoratori e senza porre come avviene in Francia  e in buona parte dei paesi Europei, vincoli alle aziende e a favore del lavoro nel loro paese.

Alla faccia delle dichiarazioni dell’esponente del Pdl di Faenza che dichiara che si è raggiunto l’accordo grazie all’intervento del Governo Berlusconi.

Vorrei ricordargli che quel Tavolo al Ministero, ce lo siamo guadagnati noi come Organizzazioni Sindacali assieme ai lavoratori con cinquantacinque giorni di presidio al chiaccio e alla testardaggine da parte di tanti di noi che non hanno mai mollato la presa e hanno fatto diventare attrverso i mass media, il caso delle lavoratrici dell’Omsa una vertenza Nazionale.

Considero inoltre positivo in questa fase il ruolo delle Istituzioni, dal livello regionale a quello locale, che assieme a noi si stanno battendo per ridare un’occupazione ai lavoratori Omsa.

Certo possimo considerare questo accordo se consentirà di avere  il 2° anno di cassa integrazione, come la base di una nuova partenza nella quale non ripetere quelle ingenuità che ci portavano a dire che c’erano possibili soluzioni e lavorare tutti assieme per il vero obiettivo che rimane l’occupazionale per i lavoratori.

Come Organizzazioni Sindacali e lavoratrici lavoratori Omsa,chiediamo con forza un accordo di riconversione del sito faentino chiaro,credibile e garantito in grado di rioccupare tutti i lavoratori.

Chiediamo solidarietà di tutti, partendo dalla manifestazione che si terrà venerdì 25 febbraio davanti ai cancelli Golden Lady, (partenza alle ore 8,45 dal piazzale Pancrazi a Faenza, si prevede di essere a Faenza attorno alle ore 17) affinchè questa difficile vertenza venga risolta creando nuova occupazione per ridare dignità a tutti i lavoratori.

Il Coordinatore Cgil Comprensorio Faentino

Idilio Galeotti

per ulteriori informazioni e/o delucidazioni  tel 335.5862158

mail: idilio_galeotti@er.cgil.it

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Filed Under: FeaturedLavoro e Welfare

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