PIAZZA NAVONA E LA BANDIERA DEL PD

Questa volta l’abbiamo fatta veramente grossa. Girano brutte voci sul nostro futuro, pare che Casini, Buttiglione, la Marcegaglia e Marchionne abbiano chiesto la nostra espulsione dal Partito Democratico.

Partiamo dall’inizio. Chi ci segue sa benissimo che la politica ci appassiona e che, non essendo professionisti della medesima, non siamo interessati ai balletti delle nomine, delle poltrone, delle cariche ecc. La conseguenza è che, quando la politica è ferma ad Imola come a Roma, ci annoiamo e, come asserivano gli antichi, la noia, come l’ozio, è figlia di tutti i mali. D’altronde nella nostra città il dibattito politico si è trasferito sui quotidiani locali con gossip quotidiani che, non fosse che la politica deve risolvere i problemi delle persone, risulterebbe anche simpatico.

Negli ultimi mesi, anche dopo la recente direzione, all’interno del Partito Democratico è partito il gioco “Cerca il colpevole” e non è ancora terminato (ne riparleremo a breve). L’attività ludica è importante, però, il gioco alla lunga stanca e logora. In realtà, come Insieme per il Pd, abbiamo cercato di proporre un nuovo gioco, assieme agli amici dell’Idv, di Sel e del movimento referendario. Il gioco si chiama “Firma con noi” ed ha riscosso uno straordinario successo popolare. All’inizio il Pd non voleva partecipare, ma poi, capite le regole, si è gettato con energia ed entusiasmo. A quel punto, con il gioco iniziato da un pò di tempo, il Pd ha lanciato il gioco “Chi ci mette il cappello sul gioco firma con noi?” un vecchio gioco del 900 ormai in disuso, ma spesso richiamato dagli apparati.

Roma? Anche il Pd nazionale ha il suo gioco “Scopri le differenze tra nostri vertici e quelli del centrodestra”.Gioco difficile perchè la materia è difficile.

In un quadro sostanzialmente bloccato dove , si gioca, si congiura e si spergiura, avendo voglia di politica, abbiamo pensato di andare dove batte il cuore della politica: abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa di Sel a Piazza Navona. Nichi aveva invitato Bersani quindi anche noi, di conseguenza Barbara, Mario ed Alfonso sono partiti. Lapalissiano.

Come invitati abbiamo ritenuto di scarsa educazione presentarsi a mani nude  per cui abbiamo omaggiato i padroni di casa con la bandiera del Partito Democratico (non nascosta, ma sventolata per bene, con orgoglio). In fondo era solamente un nuovo gioco “Va dove ti porta il cuore”. Purtroppo, o per fortuna, la bandiera non è passata inosservata, l’ha vista Nichi, pardon Vendola, l’ha salutata il presentatore dell’iniziativa, è stata segnalata da Repubblica. (le prove video a conferma).

I risultati sono stati nefasti, una macchia per la D’Alemiana Imola; si mormora che i maggiorenti siano in visibile imbarazzo, la bandiera del Pd più D’Alemiano d’Italia mischiata agli operai, ai cassa integrati, ai precari, ai giovani, ai pensionati, agli Italiani che vogliono cambiare il paese, con Zedda, la Frascaroli, addirittura i lavoratori Iris Bus e quelli licenziati dalla Croce Rossa laziale. Pare che Letta abbia mandato un ultimatum a Bersani “o con noi o con i lavoratori, è tempo di scegliere!”.

E’ stato veramente bello condividere una parte di futuro con tutti gli italiani presenti, è stato veramente bello capire, per l’ennesima volta, che lo Statuto del Partito Democratico è assolutamente adeguato ai bisogni della nuova Italia e del nuovo millennio, ma è stato triste, per l’ennesima volta, vedere che i nostri maggiorenti siano perennemente assenti dove batte il cuore del futuro verso una nuova sinistra illuminata.

Mario Zaccherini

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