Autodromo di Imola, modello di sviluppo obsoleto: non deve essere un tabù considerare la chiusura definitiva dell’impianto.

Lo sviluppo mondiale incentrato sulla produzione di autovetture, ha esaurito da tempo la sua spinta propulsiva e con esso anche le competizioni motoristiche. Bisogna avere il coraggio di cambiare strada e spingere su altri acceleratori, quelli per lo sviluppo del territorio nei prossimi 100 anni.

Sul tema dell’Autodromo le forze politiche di maggioranza si incontreranno il 26 Luglio nella sede del PD di Imola. Sul tavolo le scelte intraprese e quelle da intraprendere per il futuro dell’Autodromo.

L’Italia dei Valori ne prenderà parte portando una posizione chiara: il modello di sviluppo industriale rappresentato dall’Autodromo è in declino, per questo non deve essere un tabù considerare di chiuderlo definitivamente.

Le risorse pubbliche che, attraverso il ConAmi, sono state fagocitate dall’Autodromo negli ultimi 2 anni superano i 5 milioni di euro, considerando anche affitti non goduti, sanzioni per lo sforamento acustico e interventi strutturali dell’impianto passati e programmati.

Sebbene lo sforzo della comunità per arginare le carenze dell’impianto sia massimo, è purtroppo sempre insufficiente rispetto al fabbisogno. Questo perché non è l’Autodromo a non funzionare, ma bensì il modello economico che questo rappresenta che è in declino: lo sviluppo mondiale incentrato sulla produzione di autovetture ha esaurito la sua corsa e su questo dato incontrovertibile ogni tentativo di rilancio dell’Autodromo sarà sempre vano.

Quindi l’Italia dei Valori chiede agli alleati e ai cittadini di vincere il disincanto per una mania di protagonismo internazionale che non potrà mai più ritornare e di concentrarsi su cosa deve essere progettato oggi per dare un futuro al nostro territorio e alla nostra gente.

Sono le scelte che saremo in grado di prendere oggi, a dare una speranza alla nostra comunità fra 100 anni quando, con tutta probabilità, le competizioni motoristiche basate su combustibili fossili saranno un lontano ricordo, se non altro perché in quel tempo il petrolio sarà pressoché esaurito.

Successivamente alla maggioranza del 26 Luglio l’Italia dei Valori renderà noto il progetto per il territorio su questo tema che sarà portato, in vista della costruzione del programma elettorale per le amministrative del 2013, ai tavoli di alleanza con le altre forze politiche.

Giuseppe Casisi

Coordinatore Circondario Imolese

cell. 335-1846186

Italia dei Valori

Sede Circondario Imolese

Via Amendola, 48/b

40026 IMOLA (BO)

www.idvimola.it

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  1. Eros Gallanti says:

    Pienamente condivisibile la posizione dell’IDV e in particolare il capoverso dove si invita “…a vincere il disincanto…..” che io declinerei come sperpero di denaro pubblico inn quanto ConAmi spende delle risorse che nei decenni i cittadini imolesi hanno accumulato nella loro Azienda Municipalizzata ( oggi Hera).

    La miope , per usare un eufemismo, politica degli amministratori pubblici succedutesi negli ultimi vent’anni per mantenersi i favori di qualche lobby , in primis i “commercianti”, ha portato a tale sperpero e alla mancanza di risorse per iol mantenimento , in tempi di “magra”, di servizi pèubblici essenziali per finire ,oggi, alla “esternalizzazione” dei servizi della Giunta Manca .

    Bisognava esssere dei gattini ciechi per non vedere che Ecclestone e co. avrebbero dirottato i vari circuiti verso lidi ben piu’ renumerativi ( Emirati arabi, Cina, “tigri asiatiche”) i loro “circuiti” rispetto al Gran Premio di S. Marino e altro .

    Mi augurerei che il vertice di maggioranza del 26 prossimo giungesse ad accogliere , finalmente, le proposte di chiusura definitiva di una “voragine mangiasoldi” qual’è oggi lo storico circuito e li destinasse ,i soldi, prerservando gli ultimi brandelli del Castellaccio , a ben piu’ pressanti esigenze sociali .

    Se ciò non fosse penso che l’IDV dovrebbe trarne le dovute conseguenxe politiche .

  2. Saimon says:

    Faranno la voce grossa e poi si accorderanno. Si vede sempre di più la differenza tra chi ha una poltroncina da difendere e chi può muoversi liberamente.
    Spero cmq che l’IDV di Imola riesca a smentire con i fatti questo mio commento.

  3. Scott says:

    Qualche anno fa se andavi all’estero e dicevi che eri di Imola, tutti scimmiottavano un’auto e subito ti facevano capire di conoscere la città per l’autodromo.
    Oggi se vai fuori dell’Emilia Romagna, e dici che sei di Imola, devi essere tu a dire che nella tua città c’è un autodromo.

    A parte questo dato di esperienza, che mette comunque in discussione la retorica della “Promozione della città” attraverso l’autodromo, mi cheido se, tar tante consulenze e studi che il Con. Ami commissiona per conto del Comune, non ce ne sia magari uno in cui, in modo documentato, si analizza quanto Imola riceve dall’Autodromo, e quanto i cittadini danno per mantenere l’Autodromo.
    Quante persone dormono a Imola in occasionde degli eventi? Quanti mangiano nei ristoranti? Quanti “commissari di pista” arrotondano il loro stipendio con i rimborsi spese? …

    Sono anni che si continua a dire che l’Autodromo è una risorsa per Imola, ma di imolesi che effettivamente
    ne beneficiano (al di là delle piccole prebende distribuite) ne conosco ben pochi …

    E vogliamo parlare del mitico “Museo dell’Autodromo”? Quanti soldi si sprecheranno per “non perdere un contributo della Regione” (che sono comunque soldi pubblici …)
    E l’IDV come ha votato sul museo dell’Autodromo?

  4. Mario Zaccherini says:

    L’intervento dell’Idv Imola finalmente colloca il problema Autodromo all’interno di un ragionamento più vasto come quello delle future forme di sviluppo.
    Gli amministratori imolesi sembra non si siano accorti che il mondo è cambiato e, nel cambiamento, anche le risorse pubbliche devono seguire un percorso di pubblica utilità e non di sperpero.
    L’Autodromo è stato importante per la città, ma questa importanza non deve essere enfatizzata più di tanto nel senso che il classico ragionamento “Imola è conosciuta nel mondo” è l’equivalente di un milione di posti di lavoro………aria fritta!
    L’Imola economica si è sviluppata all’interno di un percorso chiaro, all’interno del quale l’Autodromo ha portato qualche beneficio (questo è innegabile), ma, molto probabilmente i veri beneficiati non sono mai stati i cittadini imolesi.
    La fotografia del 2012 mostra un territorio che sta morendo economicamente nell’assoluto disinteresse della politica di governo: proprio in questi momenti dovremmo chiederci cosa vogliamo fare da grandi, quale visone del progresso economico immaginiamo, come pensiamo di riconvertire un territorio per renderlo appetibile e produttivo rispetto ai nuovi standard globali.
    Invece, come giustamente sottolinea l’Idv, la politica ha delapidato un capitale di 5 milioni di euro nel nulla……i lavoratori della ex Benati (preferisco usare ancora questo nome) rischiano di non avere più il pulmann per il trasporto quotidiano a Modena causa carenza fondi e i nostri politici hanno avvallato uscite pubbliche di questa entità.
    Per non parlare dei 600000 euro destinati alla costruzione del museo autodromo.
    Leggo che Idv ed anche Rifondazione Comunista Imola sono diventati molto perplessi davanti a questa politica sciagurata, ma non posso fare a meno di notare che per quattro anni entrambi i partiti sono stati partiti di governo strettamente allineati ai Manca, Montroni e compagnia.
    Se i recenti comunicati rappresentano l’inizio di un nuovo percorso figlio degli errori passati allora Imola può rallegrarsi di ciò, se invece sono figli della vecchia politica dell’alzare il tono della voce per ottenere una poltrona in più…………gli elettori non lo dimenticheranno di certo.

    Ps
    Relativamente al disagio e all’inquinamento acustico leggo occasionalmente interventi pubblici che riducono a poche case, intorno all’autodromo, come soggetti interesseti.
    In realtà il disagio coinvolge un quartiere, tre scuole superiori, una media e per fortuna che è stata chiusa la clinica psichiatrica.
    Disagio e non rispetto della legge (sforamenti acustici) dovrebbero essere le prime motivazioni che catturano l’interesse dei partiti, ovvero la tutela psico/fisica dei cittadini.
    In seconda battuta ovviamente gli interessi economici.

    Mario Zaccherini

  5. Alfredo Sambinello says:

    Condivido pienamente la posizione IDV sull’autodromo: la sua definitiva chiusura non deve essere un tabù.
    Anche il motorismo sportivo come la caccia, è fortunatamente una pratica in via di estinzione:tanto vale anticipare i tempi e valorizzare diversamente da una ulteriore colata di cemento e asfalto quell’area. Idee e proposte non mancheranno e chi ha nei fatti in mente un diverso modello di sviluppo non le farà certamente mancare: siamo certi che ci saranno, a cominciare da chi vorrà governernare questa città…..

    Alfredo Sambinello

  6. gianni says:

    Forse i pareri possono essere tutti condivisibili, ma restano pareri non verità rivelate. L’autodromo è un patrimonio della nostra comunità, le cui sorti penso debbano essere indicate dalla comunità nel suo complesso e non da singoli gruppi. Per l’inquinamento acustico penso che il problema debba valere per tutti i cittadini, indipendentemente da dove abitano (via della resistenza, rivazza, via primo maggio, via selice, viale dei colli) . Pagano tutti le tasse, e sono tutti cittadini di Imola. Per quanto attiene all’inquinamento dell’aria, penso anche alle 50/80 vetture che tutte le mattine arrivano e ripartono dalla scuola di Montebello, così pure nel pomeriggio per nove mesi ( sarebbe interessante valutare il livello di inquinamento, con appositi strumenti, all’entrata e all’uscita dei ragazzi). Quanto sopra per porre complessivamente il problema della qualità ambientale del ns territorio e governarne il miglioramento. Infine mr. Sambinello, sia serio, e ci dica chi sono coloro che progettano “una ulteriore colata di cemento e asfalto”, per caso sono quelli favorevoli all’autodromo? Per L’estinzione: prima o poi lo siamo tutti . Un saluto gianni capra

  7. Eros Gallanti says:

    OK Sig. Gianni Capra , i pareri non sono verità rivelate ma lei non può deviare dal merito cioè oltre all’inquinamento acustico e l’ammorbamento dell’aria che certamente non si producono solo nell’Autodromo e che dovrebbero convincere molti cittadini a servirsi dei servizi pubblici ( che la Giunta Manca sopprime : vedi corse dell’ATC) invece di scoprirsi ecologici un giorno si’ ed uno no , rimangono le voragini di bilancio che hanno progressivamente ingoiato miliardi ( ieri di lire ) oggi milioni di euro che sono stati sottratti ai servizi che l’amministrazione pubblica poteva mantenere o allargare per tutti i cittadini imolesi .

    E’ ora di chiudere la voragine e di mandare a casa i continuatori di un tale disastro .

    Le chiacchiere stanno a zero : i numeri non lasciano scampo ad ulteriori colpevoli dilazioni , i cittadini lo ricorderanno nella primavera del 2013 .

  8. gianni says:

    Sig. Gallanti,io non voto PD ne forze di maggioranza, quindi la sollevo dal convincermi. Penso che le VORAGINI nel ostro Paese siano in ben altri comuni, e sappiamo tutti da chi sono amministrati. Cercavo invece di avviare una riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente in cui vive e opera la ns. comunità. Non a giorni alterni o per cittadini di serie a o b.
    Le sarei grato, vista la sua conoscenza del bilancio di formula imola,se mettesse in rete il consuntivo 2011, economico e patrimoniale, con relazione, oltre al previsionale 2012. In questo modo potremo discutere, almeno per quanto mi riguarda, su dati di fatto e non per sentito dire. Io non sono riuscito a trovarlo. Un saluto gianni

  9. Saimon says:

    “Per quanto attiene all’inquinamento dell’aria, penso anche alle 50/80 vetture che tutte le mattine arrivano e ripartono dalla scuola di Montebello, così pure nel pomeriggio per nove mesi ( sarebbe interessante valutare il livello di inquinamento, con appositi strumenti, all’entrata e all’uscita dei ragazzi).”

    E quelli che vanno a sante zennaro? e all’andrea costa? per non parlare di tutte le macchine che vanno ogni giorno all’ospedale! ma si può paragonare il traffico e l’inquinamento generato per portare i figli a scuola, con quello fatto in una struttura ed ad un’attività gestita in modo fallimentare?

  10. Eros Gallanti says:

    Egregio Sig.Gianni Capra ,non era mia intenzione convincerla di non votare PD quindi Lei fa un inutile processo alle intenzioni mentre le mie riflessioni concernevano la responsabilità politico amministrativa nello sperpero delle risorse che comporta la gestione dell’Autodromo .
    Per quanto attiene l’inquinamento forse , mi permetta, il suo difetto di lettura non ha rilevato che il problema va oltre l’Autodromo ed investe la volontà di ogni cittadino di contribuire con comportamenti adeguati alla bisogna , cioè alla sua riduzione,e con il concorso di politiche adeguate da parte dell’amministrazione pubblica locale e nazionale cioè adeguati servizi pubblici per la mobilità( non il loro taglio come sta avvenendo , ripeto, anche a Imola con , quindi, l’indiretto sostegno all’uso dei mezzi privati e quindi alla crescita dell’inquinamento ).
    Per cui niente cittadini di serie a o b , ma cittadini consapevoli : o no ?
    Infine per i bilanci ho dato credito alla cifra riportata nell’intervento di cui sopra dell’IDV ( oltre che ad altre fonti) in cui si parla , testualmente, che le risorse “…fagocitate dall’Autodromo negli ultimi 2 anni superano i 5 milioni di euro…”.
    Credo pertanto che Lei potrà rivolgersi per la documentazione alla stesso coordinatore dell’IDV che correttamente ha messo nome e cognome e recapito telefonico in quanto presuno che lo stesso non spari cifre a vanvera o come dice Lei ” per sentito dire “.

    Se poi , mi permetta un sospetto “andreottiano” , questa sua richiesta dei bilanci nasconde un sostegno al mantenimento dell’Autodromo a scapito delle risorse pubbliche , cioè di tutti, ciò è legittino ma altrettanto legittimo è chiedere che la voragine sia chiusa una volta per tutte : l’esito della controversia è , come sempre, nelle mani dei cittadini che con il loro voto decideranno.
    Saluti

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