IMOLA 2012: LA LEGALITA’ PERDUTA By MARIO ZACCHERINI

Ieri sera, chi ha seguito Ballarò, molto probabilmente ha condiviso un forte senso di incredulità nell’ascoltare le parole di Davigo e nel leggere i dati sugli effetti economici della dilagante illegalità nel nostro paese.

Probabilmente la fotografia del paese è sintetizzata nella seguente frase, sempre del magistrato, “ All’estero ci vuole coraggio per commettere un reato, in Italia ci vuole coraggio per rimanere onesti”. Come non concordare con Davigo, in particolare quando spiega che il Parlamento italiano non riesce a reperire le normali linee guida dell’Europa?

Una duplice impressione e timore: 1) l’illegalità, ed il disprezzo delle norme, producono un danno al paese non solo come immagine, ma anche economicamente. Non a caso la Germania si trova nelle ultimissime posizioni della classifica europea sull’illegalità e l’Italia al quarto. 2) Il sospetto, giorno dopo giorno sempre più forte, che l’illegalità non sia di destra o di sinistra, ma un tumore sociale espanso in tante, troppe zone dello Stato.

Illegalità non sempre è sinonimo di corruzione, ma, in ogni caso sintomo di una visione ed un utilizzo distorto del potere. Prendiamo il caso Imola: negli ultimi anni il nostro territorio è stato scosso da notizie scioccanti per una realtà operosa che ha vissuto sostanzialmente in simbiosi con il potere politico, in quanto espressione di una cultura condivisa progressista e di sinistra. In sintesi i cittadini, fino a pochi anni fa, si fidavano della struttura socio-politica locale perché da sempre espressione della legalità fatta a persona.

Poi la situazione è cambiata: caso Obelico con prescrizione allegate per una bella parte dei quadri dirigenti del Pd locale (brutta  cosa, come sostiene Bersani, l’utilizzo della prescrizione da parte dei politici), arresto di un primario, avviso di garanza nei confronti del Presidente della Regione Vasco Errani, avviso di garanzia recentissimo, e dimissioni da Consigliere Comunali, per il primario Pd di radiologia.

Tutti questi episodi, nonostante non si stia parlando di condanne, hanno profondamente minato quella fiducia incrollabile nei confronti di coloro che amministrano la cosa pubblica. Accanto a questi momenti che solo il tempo, e la magistratura, potranno definire, esistono anche altre situazioni all’interno delle quali emerge l’allergia al rispetto delle norme da parte di chi detiene il potere.

IMOLA, AUTODROMO, RUMORE E CONTROLLI

Le vicende dell’Autodromo imolese, il suo fallimento ed i vari salvataggi, sono ormai storia pur, dispiace dirlo, continuando, diversamente da quanto promesso dalla politica, a generare deficit coperto, nolenti o volenti, dalla cittadinanza (su questo punto e sulle promesse mancate approfondiremo dopo il 01.01.2013……dati alla mano).

Perché accomunare Autodromo, politica ed illegalità (intesa come non rispetto delle regole e non come corruzione)?

Perché ad Imola accadono delle situazioni curiose che, dal mio punto di vista, vanno pesantemente censurate fino al punto di sollevare i responsabili che, se dimostrato, non rispettano le regole.

PROBLEMA

L’Autodromo di Imola è ormai un elemento di divisione e discussione tra i cittadini perché generatore di, a volte, forte inquinamento acustico.

In particolare esiste un Comitato che da tempo si oppone contro il gestore del Dino e Enzo Ferrari (Formula Imola) sostenendo che la qualità della vità, da quando è “risorta” la struttura, si è fortemente ridotta. Non abitando a ridosso dell’impianto sportivo non sono in grado di giudicare, ma di certo, poche volte all’anno, la domenica o sabato mattina, vengo “dolcemente” svegliato da rombi potenti. Ricordo, in particolare, un sabato mattina un suono minaccioso che sembrava uscire dalla terra sulle 7.30 del mattino. Mi spaventai pure!

Suoni minacciosi, rombi potenti, rumori, o suoni che siano, possono essere quantificati per definire una soglia oltre la quale non andare? Certamente, anzi esiste un protocollo che impegna Formula Imola a fornire i dati ogni 15 giorni all’Arpa, a partire dal 26 marzo 2012.

Formula Imola raccoglie i dati, li trasmette ad Arpa ed il Comitato chiede a quest’ultima i valori per verificare l’effettivo livello di disagio. Bellissima sinergia, quasi un modello di gestione del problema anche per l’Europa.

Orgoglioso di essere imolese.

Caro Davigo, Imola non è l’Italia, qui le leggi e gli accordi vengono rispettati……………….quasi sempre!!!

Perché quasi sempre? Perché, nella realtà dei fatti, Formula Imola non ha raccolto i dati fonometrici sostenendo, per voce del suo presidente, che pur esistendo il famoso protocollo, qui comincia il bello quindi massima concentrazione, la società da lui rappresentata ritiene che siano sbagliate le modalità di rilevazione dati e quindi non li raccoglie (o forse ha raccolto, ma non consegnato ad Arpa, la quale ha intimato il Comune di intervenire).

Siamo arrivati al nocciolo del problema:

1) esiste un protocollo che impegna Formula Imola a monitorare i livelli fonometrici degli eventi.

2) Formula Imola ritiene di non rispettare la norma.

3) Formula Imola ha, come socio di maggioranza Con.Ami al 57%

4) Con.Ami è un’azienda controllata da un certo numero di comuni con Imola che detiene la quota di maggioranza al 66%

5) il Presidente di Con.Ami è nominato politicamente da chi governa il Comune di Imola.

6) essendo la nomina politica mi aspetto che la vigilanza sulle controllate sia scrupolosa e rispettosa delle regole.

Epperò, al termine di questa storia, emerge come l’illegalità, intesa come non rispetto della norma e/o dell’accodo, coinvolga partiti (il Sindaco Manca non è l’imperatore della città, lui, assieme ai partiti della maggioranza condivide il governo e le nomine) , persone nominate dai partiti (il presidente di Con.Ami, con tutte le qualità che può avere, è uomo di partito, nominato dal partito per governare la cosa pubblica) e tutto un sistema che fatica a dialogare con la società chiuso dentro al pensiero che tutto sia dovuto in quanto “padroni del vapore”.

Applicando la semplice proprietà transitiva è evidente come la politica (non un solo partito, rimarco) sia responsabile di una situazione, anche solo da una prospettiva etica, molto grave.

SOLUZIONE

Una, solo una. Non delegare più, mai più, i “professionisti” della politica perché la politica non è un mestiere, ma un servizio che noi cittadini dobbiamo controllare e governare. La politica è un’espressione della vita e come tale deve essere catalogata. Nel gioco della vita si è figli, padri, madri, sposi, fidanzati ecc ecc e come non esiste in assoluto il mestiere della madre (lo si è sempre, pur svolgendo un mestiere in base alle propria professionalità e fortuna), così non deve esistere il mestiere del politico (lo si è sempre, lo si è tutti, pur svolgendo un mestiere in base alla propria professionalità e fortuna).

Credo che se vogliamo salvare la legalità ed il Paese il primo passaggio sia quello di interiorizzare questa semplice verità

Cara Europa, donaci ancora un pò di tempo…………stiamo avviando il Risorgimento.

Mario Zaccherini

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  1. Le tue parole generano rabbia ma anche qualche speranza.

    A prescindere dall’argomento specifico (l’illegalità/non rispetto delle norme) vorrei esprimerti un mio pensiero generale.

    Ad essere diventata insostenibile è la mancanza di rappresentatività.

    <>

    Proprio perchè la “struttura socio-politica” ed i “cittadini” erano una cosa sola. Erano due facce della stessa medaglia. Oggi non è più così. Chi rappresenta il consigliere medico che utilizza le strutture dell’ospedale per fini privati? non certo me che sono un operaio! e via andare tutti gli altri!!!

    Sul problema della rappresentanza avevo scritto su questo blog più o meno il seguente pensiero:

    “non sprecare il tuo voto, scendi in campo”

    Mentre il Pd Imolese parla di “selezione” delle candidature per le prossime elezioni comunali noi dovremmo rispondere: E’ finito il vostro momento, vi avevamo dato fiducia ed, in parte, siamo stati delusi. Rivogliamo la sovranità per la gestione del futuro della nostra città.

    Egregio Zaccherini lei non lo sa ma è già un mito. E’ una delle poche voci in questa città che tira fuori il marcio che si cerca di tenere nascosto.
    Mi permetta di fare questo accostamento:

    Tu sei il Beppe Grillo della politica imolese.

    Sindaco subito!

  2. Carissimo Mario “Grillo”, sull’autodromo è dagli anni 80 in cui ero volontario alla Lega Ciclismo Uisp che si dibatte a giusta ragione. Purtroppo nelle cose si deve trovare sempre una via di mezzo e una programmazione in prospettiva, anche del lungo periodo. Invece viviamo in una società dove o si è pro, o si è contro e si cerca di far passare contro anche chi vorrebbe ragionarci, mediare e ritrovare soluzioni. L’autodromo è una risorsa per Imola ma dal momento che esiste da tempo credo che si doveva programmare lo sviluppo della città in altro modo e non costruire scuole e altro a 100 mt…e penso anche che da tempo servissero i pannelli fonoassorbenti…Poi che sia chiaro se un cittadino vuole costruirsi la casa a fianco dell’autodromo deve pretendere il rispetto delle regole ma un autodromo non è una ippodromo…Se ci fosse programmazione e valorizzazione forse…forse…al posto delle case, delle scuole e altro ci sarebbero stati bene tanti alberi e ancor di più alberi e piante.
    Un abbraccio Angelo.

  3. Mario Zaccherini says:

    @ Cittadino Operaio, ti ringrazio per i complimenti, ma più che a Grillo mi paragonerei, pancia compresa, al lato tragico di Fantozzi e Fantozzi non si candiderebbe mai a Sindaco.
    A parte le batture ritengo che tutti dobbiamo dare il nostro contributo alla riconquista della Democrazia, ma per diventare Sindaco occorrono delle qualità che personalmente non ho. L’esercito dei come me, e come te, comincia ad ingrossarsi, credo che il mutamento non sia così lontano.
    Ciao e grazie ancora

    @ Angelo: sull’autodromo parli da vecchio saggio. Hai ragionissima nel distinguere chi la casa l’ha sempre avuta da chi, pur esistendo l’autodromo e non l’ippodromo (bellissimo questo passaggio), l’ha costruita dopo.
    E’ del tutto evidente che la pianificazione del territorio è figlia del caso e questa ritengo sia una grossa responsabilità delle varie amministrazioni.
    Sul concetto di risorsa mi permetto di aggiungere che un’attività lo è nel momento in cui produce benefici alla collettività; in questo momento l’autodromo è solo un costo per noi cittadini (ed è stato un megacosto per lo Stato con il rinnovo dei box).
    Ps
    Non raccontatemi la storia dell’immagine perchè, autodromo o non autodromo, nel nostro territorio abbiamo migliaia di disoccupati ed inoccupato con tantissime aziende, anche storiche, chiuse.
    Lasciamo l’immagine agli esteti del berlusconismo.
    Un abbraccio caro Angelo.

  4. Francesco Chiaiese says:

    Tutti i grandi processi di cambiamento sono stati frutto di “rivoluzioni” popolari, se più o meno rumorose non importa.
    Quello che importa, quello che deve importare è lo stimolo che bisogna far ritrovare a tutte le componenti della società civile.
    Uno stimolo di rinascita, di rivitalizzazione, di ripartenza.
    Mario e tanti come Mario devono essere il traino di questo processo, devono fare da collante tra i delusi e gli scettici e indirizzare, queste ultime 2 categorie, verso la strada della riscossa.
    Solo così ripartiremo, dalla gente, quella vera, quella che ha voglia di lottare.
    E di lotte da fare ce ne sono a volontà…basta partire.
    Io sono già partito!!
    Francesco Chiaiese

  5. E’ veramente triste dovere subire quotidianamente la violenza dell’autodromo, che non ti consente mai il giusto riposo.
    Che non si parli più di qualità della vita ad Imola.
    Ieri, mi sono rivolto alla Polizia Municipale per chidere il rispetto della fascia oraria dell’ora di pranzo, Mi è stato risposto di rivolgermi all’Arpa.
    Ho un figlio disabile e la vita si è trasformata in un inferno a causa degli intollerabili rumori.
    Vivo ad Imola da oltre 20 anni, ma la situazione è precipitata negli ultimi due.
    Non so più che fare
    Saluti
    Giovanni Tonelli

  6. Mario Zaccherini says:

    Gent.mo Giovanni, il suo intervento conferma una percezione diffusa in città, ovvero di quanto l’inquinamento acustico, da quando l’autodromo è ripartito, sia aumentato a dismisura.
    Il problema non è piccolo.
    Le ultime vicende, legate alla mancata raccolta dei dati da consegnare all’Arpa, gettano, anzi aggiungono, una ulteriore luce sinistra sull’operato del Sindaco Manca e della sua giunta.
    Prima dell’autodromo, dei conti economici sempre in passivo, purtroppo si deve registrare come tra Psc, privatizzazione dei dipendenti comunali, stato di abbandono del Campo Santo e la lista potrebbe allungarsi, la democrazia sia stata abbandonata a favore di un decisionismo che sta stordendo la comunità imolese.
    Non ho messo in elenco la sanità perché basta acquistare un quotidiano per comprendere come Imola si stia sempre più allontanando dall’Europa.
    Lei ha un figlio disabile, ma a queste persone sono certo non interessa perché, nella loro azione politica, non trova spazio la solidarietà, la voglia, ed anche la capacità, di mettersi nei panni dell’altro per avere una comprensione maggiore ed una maggiore capacità di aiuto.
    Si sono dimenticati di essere al servizio del cittadino e non di altri potentati.
    Mi sento piccolo nel non poterLe dare risposte concrete, ma solo un affettuoso “resista, prima o poi il buio finirà e Imola ritornerà ad essere una città solidale”.
    Grazie per l’attenzione.

    Mario Zaccherini

  7. Francesco says:

    Carissimo Zaccherini, dall’alto del suo pulpito troverà sempre qualcuno disponibile a lamentarsi per sostenere la sua tesi e aiutarla a candidarsi a sindaco della città per sostenere appunto il proprio particolarismo. Paragonare l’illegalità di cui parla Davigo a quella della questione rumore Autodromo però mi sembra proprio una sparata strumentale!!! Io sono un cittadino operaio in cassa integrazione e scusi la brutalità non ho fortunatamente o sfortunatamente pensioni di invalidità a darmi una mano a tirare avanti, quindi non posso condividere la sua tesi in quanto l’Autodromo mi da una mano a tirare avanti con un piccolo compenso che ricevo come commissario di percorso per ogni manifestazione a cui partecipo (e quindi più gare fanno tanto meglio è per me e per gli altri commissari) e soprattutto con l’aiuto psicologico dovuto alla mia passione che mi permette di tirare avanti in questi momenti di profonda crisi economica, alro che estetica berlusconiana del c…o. Ma a lei certo “non interessa perché, nella sua azione politica, non trova spazio la solidarietà, la voglia, ed anche la capacità, di mettersi nei panni dell’altro per avere una comprensione maggiore ed una maggiore capacità di aiuto”… vede come ognuno può vedere la cosa dal suo lato… ed anche questa è spero democrazia. Occorre forse maggior equilibrio nell’esprimere i giudizi e magari approfondire le questioni prima di sparare a zero sulla croce rossa! Lei ne fa un a questione politica contro Manca o chi so altro, ma invece forse andrebbe portata avanti una discussione più pratica per trovare una soluzione con i cittadini che abitano vicino (anche se molti sono arrivati dopo la costruzione dell’Autodromo e avrebbero dovuto sapere bene dove andavano ad abitare magari proprio perchè avevano pagato meno la casa…)e soprattutto con le centinaia di lavoratori che pur saltuariamente hanno a che fare con l’Autodromo, che di politici che pontificano e non sono vicini alla realtà dei lavoratori ne hanno le scatole piene… ma si sa in questo paese ognuno gioca a fare l’allenatore della nazionale stando seduto sullo sgabello del bar…
    Grazie per l’attenzione e scusi per lo sfogo ma son tempi brutti.

  8. Mario Zaccherini says:

    Sig. Francesco,la ringrazio moltissimo per l’intervento perchè lo trovo denso di stimoli.
    Dalle cose scritte presumo che non mi conosca per cui ritengo giusto definire gli aspetti della mia persona e gli ambiti della mia azione politica.
    Non ambisco a nessuna candidatura a Sindaco, ma appoggerò una persona/movimento, nel momento in cui emergerà, intenzionata a recuperare il deficit di rappresentanza nel rapporto politica/cittadino.
    Non ho invalidità di sorta.
    Non ho nessun pregiudizio nei confronti di Manca e su questo sito ho espresso apprezzamenti sul suo operato:www.pensieridemocratici.it/politica/06/un-sindaco-referendario-daniele-manca/ (in quell’occasione valutai da 10 e lode i suoi comportamenti).
    Il giorno dopo pubblicai, sempre a favore di Manca, anche la posizione del M5S: http://www.pensieridemocratici.it/civili-e-personali/06/m5s-imola-sindaco-su-aumenti-acqua/
    Se non è ancora convinto sulla mia onestà intellettuale, se ne ha voglia, può leggere come ho valutato l’operato dell’Assessore Bondi: http://www.pensieridemocratici.it/lavoro-e-welfare/09/biomasse-a-imola-pericolo-passato/

    Sulla presunta avversione alla solidarietà, non si offenda, è la mia storia che smentisce le sue affermazioni: da sempre amo il confronto e da sempre, nel mio piccolo, metto a disposizione parte del mio tempo libero a favore della collettività. Per anni sono stato delegato Fiom (in azienda), ho fatto un pò di volontariato nel sociale e nello sport, dal 2009 sono entrato nel Pd ritrovandomi eletto nella Direzione Territoriale. Proprio la voglia di ascoltare i problemi degli altri mi ha fatto conoscere il problema della famosa puzza di Medicina. Ascoltare i problemi di una città che in estate alle 7 della sera deve chiudere porte e finestre per non essere invasa da odori di carne in putrefazione e mosche, mi ha fatto nascere una forte coscienza sul ruolo della politica e, in questo caso, sugli effetti negativi della sua assenza.
    Caro Francesco, il mettermi dalla parte dei cittadini non mi ha certo portato simpatia e “pacche sulle spalle” dentro al mio partito!
    Sempre la logica dello stare vicino ai bisogni del cittadino mi ha portato ad aderire con forza al Comitato Sanità a difesa della sanità pubblica imolese e a partecipare alle manifestazioni di Medicina ed Imola con il risultato di essere “processato” dal mio partito e messo in condizione di non rinnovare la tessera per il 2013.
    Anche per i lavoratori comunali in lotta mi sono attivato per comprendere il loro disagio (mi sembra il minimo che un cittadino imolese possa fare).
    Come pure sto seguendo il percorso del Psc e dei danni che produrrà sul nostro territorio.
    Mi piace esprimere giudizi in relazione ai fatti oggettivi e non certo per interessi particolaristici.
    Vengo all’autodromo: il paragone con Davigo è stato volutamente forte proprio per segnalare come a Imola, non a Palermo, non vengano rispettati semplici protocolli a tutela della cittadinanza. Trovo sconvolgente che una società a controllo pubblico non abbia raccolto i dati fonometrici. Rientra o non rientra, tale comportamento, nella categoria delle azioni illegali? Credo proprio di si.
    Francesco dalle sue parole emerge un ringraziamento alle attività dell’Autodromo in quanto, in un momento di bisogno, le permettono di giungere con maggiore facilità a fine mese.
    Il problema è che il suo lavoro, nella realtà dei fatti, non è retribuito dalla società che gestisce l’Autodromo (perennemente in passivo), ma dai cittadini obbligati a mantenere un ente che la politica imolese non è in grado di gestire.
    Non me ne voglia, ma, all’inizio del suo intervento, in maniera educata, mi ha accusato di particolarismo epperò, a ben vedere, Lei sta difendendo una struttura che produce passività economica (enorme) per i conti comunali, inquinamento ambientale e non rispetto delle norme, solo per un interesse alla sua persona, interesse, come già detto, a carico della collettività.
    L’Autodromo diventa risorsa nel momento in cui produce utili a favore della cittadinanza, in caso contrario, anche se Lei ne trae beneficio, produce un danno per tanti ed effetti positivi per pochi.
    Concludo ringraziandoLa per aver dedicato tempo al tema della legalità e spero, leggendo la risposta, abbia maturato una percezione diversa sulla mia persona.
    Ad Imola, già oggi, stanno nascendo espressioni di democrazia dal basso, ovvero cittadini che si incontrano per discutere sui problemi della città in totale libertà.
    Spero di avere occasione di incontrarLa in tali ambiti.
    Saluti

    Mario Zaccherini

  9. Saimon says:

    Caro Francesco, come prima cosa mi dispiace per la tua situazione di cassaintegrato.
    Sicuramente bisognerebbe trovare un compromesso, nessuno dice che l’autodromo deve chiudere.
    E sicuramente non è lo stesso tipo di illegalità di cui parla Davigo.
    Ma sempre di illegalità si tratta.
    Che poi a lei, nello specifico, l’autodromo porti un giovamento, in parte economico ed in parte psicologico, non può che rendermi felice.
    Invece a me, cittadino imolese, che pago le tasse anche per coprire i buchi di bilancio dell’autodromo, bhe, non mi rende felice proprio per niente.
    Buona fortuna per tutto,
    Saimon

  10. Francesco says:

    Sig. Zaccherini la ringrazio per la risposta, ma non mi sembra proprio in tema con le mie critiche. In particolare nei cuoi confronti non tema che io abbia una cattiva idea, solo che la sua provocazione di paragonare Imola a Palermo solo per la gestione dellautodormo la trovo davvero di cattivo gusto…

    A parte questo, non capisco le strumentalizzazioni politiche che ogni volta che ci si avvicina ad un periodo eettorale vengono messe in atto per ottenere consenso una volta verso una parte una volta verso l’altra utilizzando ogni volta le situazioni più sensibili che poi finiscono per auto-danneggiare tutti noi.

    Io ho spempre votato a sinistra e sono per la social democrazia e non capisco proprio perchè nel momento in cui siamo più forti e i nostri candidati potrebbero cercare di programmare coerentemente il futuro per tutti ed in particolare per i lavoratori, cerchiamo sempre di dividerci indebolendoci l’un l’altro, forse perchè il potere logora … è come una sorta di paranoia autolesionista!

    Saimon che è una persona molto gentile e che ringrazio per gli auguri, dice che le tasse che lui paga servono anche per coprire i buchi di bilancio dell’autodromo. Io penso che le tasse, che tra l’altro pago anch’io se permettete, vanno a finire in mille rivoli (ultimamente si viene a sapere anche in mille tasche…) non solo a Imola ma anche in tutta Italia, e quindi non vedo perchè dovrebbero pagare (sempre che sia vero che a Imola succede così… perchè in realtà non mi risulta proprio che accada con la stessa modalità diretta che voi dite) i deficit degli autodromi di Monza, Misano e Vallelunga, ma non di Imola nello specifico che ci ha sempre reso famosi nel mondo… oppure il deficit delle piscine comunali o degli stadi, che proprio per pensarla democraticamente mica interessano tutti…

    Adesso poi, visto che ognuno la spara grossa, voglio dirla anch’io una. Possibile che il partito democratico che ha sempre difeso gli operai adesso si metta a difendere per la maggior parte dei cittadini ricchi, proprietari delle ville intorno all’autodromo che vengono disturbati dal rumore perchè sono a casa senza lavorare e vogliono godersi la loro tranquillità a scapito di chi vorrebbe lavorare? Il mondo deve essere proprio cambiato e tutto sembra funzionare alla rovescia… mah!

    P.S. perchè a Imola si parla di illegalità per la gestione rumorosa dell’autodromo (sempre che sia vero che sia illegale perchè domenica scorsa che cera la Coppa Italia, un tizio della Federazione Motociclistica italiana ha detto a noi commissari che in realtà l’autodromo di Imola potrebbe secondo la legge utilizzare 60 giornate in deroga rumore e che solo per una questione politica ne hanno sempre usate solo 36 per venire incontro ai cittadini…) e a Monza, Misano, Mugello, Varano e Vallelunga le amministrazioni comunali si battono per consentire il massimo utilizzo dell’impianto? Non è anche questa un’altra faccia del campanilismo asimmetrico del paese?

    Grazie comunque ancora per questo spazio di contestazione democratica. Dite qualcosa anche della situazione drammatica economica a cui stiamo andando incontro per colpa delle banche… quelle si che invece se ne intendono di illegalità!!!

  11. Scott says:

    Sig. Francesco,
    basta leggere i dati ARPA finalmente usciti per rispondere alla sua ultima “provocazione”. La salute è la salute, sia quella di un operaio che quella di un cittadino ricco(sempre ammesso che attorno all’Autodromo vivano solo cittadini ricchi). Il partito Democratico dovrebbe semplicemente difendere la salute dei cittadini, da sempre valore di sinistra. Allo stesso modo, le Leggi sono Leggi, il Comune di Imola dovrebbe semplicemente rispettarle e farle rispettare, vedi sforamento delle giornate in deroga …

  12. Mario Zaccherini says:

    Sig. Francesco, mi prendo la libertà di cogliere e rilanciare tre aspetti del suo intervento.
    1) Legalità: sono profondamente convinto che chi amministra, direttamente o indirettamente risorse pubbliche, debba essere da esempio a tutta la comunità. Imola non à Palermo, e ci mancherebbe, ma è anche vero che se tra la nostra città (una lunga storia di ottima amministrazione) e Palermo (poi smetterò di citarla come esempio negativo perchè con Leoluca Orlando la speranza è tornata tra le vie del capoluogo siciliano) si potesse misurare il delta qualitativo (efficienza dei servizi) negli ultimi decenni sicuramente si noterebbe un peggioramento del sistema Imola non tanto, o non solo, sulla parte materiale, ma soprattutto sulla credibilità istituzionale.
    Mi conceda di evidenziare che episodi imbarazzanti come l’arresto di un primario, l’avviso di garanzia ad un altro primario (per giunta Consigliere Comunale del Pd), lo scandalo Terremerse sono episodi inusuali per la nostra realtà che inevitabilmente generano dubbi tra i cittadini.
    In un contesto come quello descritto trovo grave che Formula Imola non si attenga scrupolosamente ai protocolli previsti proprio perchè la maggioranza di tale società è pubblica.
    Dal mio punto di vista è sconcertante vedere un soggetto pubblico che non tenga al centro della propria azione il benessere dei cittadini.
    Imolesi con qualità della vita deteriorata, e non tutelata, dal soggetto pubblico (Con.Ami detiene la maggioranza ed il Cda è di nomina politica) mi fanno immaginare il citato delta sempre più ridotto, con Imola sempre più lontana dall’Europa e più vicine ad altre realtà.
    2) Futuro Autodromo: leggere che Manca e Montroni pensano di ridurre drasticamente le giornate di prova nel 2013 mi fa sorridere.
    Lo sanno tutti, per come è impostato il core business dell’impresa, che riducendo le giornate di prova inevitabilmente aumenterà, non di poco, il deficit annuale.
    Delle due, o i due politici hanno individuato un utilizzo diverso dell’impianto oppure stanno sonoramente prendendo in giro gli imolesi con promesse elettorali che entreranno nel dimenticatoio un minuto dopo il voto.
    Su questo punto mi permetto di immaginare che la pensiamo nella stessa maniera.
    Personalmente ritengo il nostro autodromo una risorsa, ma pensare di utilizzarlo esattamente come nei decenni passati è un errore clamoroso che si ritorcerà sulla città.
    3) Tasse: ha ragione nel sostenere che il deficit di Formula Imola non significa in automatico nuove tasse. Epperò Con.Ami è una cassaforte sul territorio che ogni anno, grazie agli utili, dispensa risorse agli amministrati. Forse, se non avesse il fardello di Formula Imola, la societ‡ guidata da Montroni chiuderebbe i bilanci con utili maggiori e questa maggiore disponibilità si tramuterebbe in maggiori interventi sul territorio, mettendo in condizione i comuni presenti nel consorzio di ridurre gli interventi a loro carico e, conseguentemente, di ridurre i valori delle imposizioni comunali.
    4) Pd e lavoratori: su questo punto ha toccato un tasto dolente. Temo che grossa parte dei vertici del Partito Democratico abbia, da tempo, rinunciato al pensiero della difesa dei lavoratori.
    Relativamente spesso vado a Roma alle manifestazioni sindacali o a difesa della Costituzione/Democrazia, sa quante volte ho visto bandiere del Pd? Una volta.
    La struttura dominante del partito è latitante, parole, parole, parole, ma in piazza non li vedi mai.
    Ti rispondono che hanno una proposta, che se vai sul sito nazionale del Pd la puoi trovare, che….che….ma quando sei al dunque (alla manifestazione per esempio della Fiom sull’Art. 18) come sempre lasciano soli i lavoratori.
    Questi vertici sono impegnati ad organizzare un patto spartitorio con Udc e Fli senza nemmeno chiedere il parere degli iscritti.
    Sul lavoro quello che sta succedendo ad Imola lo vede benissimo.
    Sabato a Roma ci sarà una Direzione fondamentale per il futuro del paese centrata sulle primarie: il Pd dovrà decidere se liberare le energie presenti nel paese oppure riproporre gli stessi nomi del 1996 alla guida del paese.
    La speranza è tanta, ma dubito che i Vassallo, Gozi, Civati ecc riusciranno nel loro intento di democratizzare il partito.
    Purtroppo.
    Saluti Francesco
    Grazie anche a Scott e Saimon per i loro contributi sintetici ed educati.

    Mario Zaccherini

  13. Scott says:

    Mi riallaccio al punto 3 di Zaccherini, per sottolineare quanto da lui detto. Non so se gli altri Autodromi godono di sovvenzioni pubbliche che pesano sulla tassazione generale, e quindi sulle tasse che anch’io pago. Quello che è certo è che il deficit di FormulaImoal pesa tutto sui cittadini di Imola e dei Comuni di Con.Ami, semplicemente perchè ogni anno il Comune di Imola rinuncia al Canone che Formula Imola dovrebbe pagare, e ogni anno gli utili di Con.Ami sono più bassi per coprire il buco di Formula Imola. Il che vuol dire soldi in meno nel bilancio del Comune di Imola, il che vuol dire meno servizi o addizionale Irpef ed IMU più alte. Solo per i cittadini di Imola e dei Comuni del Con.Ami. In attesa che prima o poi arrivino un po’ di utili … Ma quanti anni è che, tra fallinenti e gestioni in rosso, gli imolesi “pagano” per la risorsa Autodromo?

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