DIREZIONI ED ALTRE STORIE… EPPUR QUALCOSA SI MUOVE

Fine settimana decisamente intenso per tutte le persone che seguono la politica e gli eventi socialmente importanti del nostro paese.

Il Pd finalmente ha tenuto la famosa direzione con risultati, almeno per me, fortemente deludenti: sicuramente non degni di essere ripresi in un film girato da Rossellini, ma forse molto vicini all’Italia grottesca ed autoreferenziale raccontata da Totò in tantissime scenette.

Dopo Totò e Peppino divisi a Berlino potremmo girare un nuovo film della serie “Fioroni e Gentiloni quattro ore di dimissioni”.

Da non credere, le dimissioni a tempo! Mah, sarà il nuovo che avanza.

Che dire della legge elettorale voluta e votata da Casini nel 2006 e, nel 2011 combattuta da Casini stesso. E di noi che, pur vincendo con tale legge, giunti al governo non l’abbiamo cambiata!

Forse Monicelli troverebbe spunti per una nuova sceneggiatura di Amici miei.

Anche ad Imola abbiamo girato un film neorealista incentrato sulla direzione di venerdì 14 gennaio 2011.

Chi di Voi ha buona memoria, ed anche tempo da perdere, si ricorderà della denuncia, lanciata tramite Facebook ed il sito Pensieridemocratici.it, relativa alla pessima gestione tenuta dal Pd imolese sul tema del Testamento Biologico e, più in generale, sull’assoluta assenza di capacità di ascolto nei confronti della società.

Bene, come annunciato, tale denuncia, quindi tale documento ieri sera è stato letto pubblicamente, depurato solo da qualche passaggio perchè, forse, ai limiti dell’offesa personale.

Non vogliamo offendere nessuno, vogliamo solo cambiare le cose!

Come tutte le direzioni che si rispettino l’orario di inizio è qualche cosa di vago ed impalpabile, ma tutto sommato un ritardo di trenta minuti scarsi è tollerabile.

Si parte ovviamente con l’introduzione curata dal Segretario imolese, trenta minuti di analisi, di richiami, dei perchè e di cosa faremo: una splendida relazione omeopatica!

Sono le 21, si apre il dibattito.

Siamo, anzi sono il primo intervento, mi metto l’elmetto e prendo possesso del microfono, ho sette minuti per sostenere le mie ragioni.

Non la faccio lunga: gli argomenti sono i classici, la denuncia del caso Testamento Biologico, problemi legati alla non capacità/volontà di ascoltare la base, in prima battuta, e la società, in seconda, il problema Fiat e sulle conseguenze che Fiat avrà sulla società italiana, la questione Primarie, le alleanze, Vendola.

Sono molto arrabbiato e mi aspetto il peggio dalla platea.

Sbaglio e di molto; appena concluso l’intervento vengo applaudito, non tanto io, ma il nostro intervento. Quindi è piaciuto o almeno sembra.

Torno a sedere perplesso, come quando, da giovane, si chiedeva ad una bella ragazza di uscire alla sera, ben sapendo che si sarebbe negata, e lei invece acconsentiva.

Non ho tempo di pensare più di tanto perchè il secondo oratore è il buon Alfonso, anche lui componente della banda dei ribelli imolesi.

Parte ringraziando, da Gozi in “giù”, le persone che ci hanno letto e supportato moralmente, sottolineando come sia stato importante per noi vedere altre persone, all’interno del Pd, fortemente critiche ed anche fortemente motivate affinchè il partito torni ad essere un soggetto che parli ed ascolti il cuore della nazione.

Poi la sua analisi si ferma sulla questione Fiat e sulla solitudine dei lavoratori.

Applausi anche per lui.

Per chi non lo sapesse il buon Alfonso cammina velocemente verso i 70 anni, ma lo spirito non lo sa.

Comunque, mai successo che dopo due interventi critici non si odano voci di dissenso, mai.

Quasi tutti gli interventi che si sono susseguiti hanno sottolineato la criticità e lontananza del partito, ma senza, e questo è segno di maturità, attaccare le persone o le istituzioni del partito.

Anche molti anziani, lo sottolineo perchè c’è una generazione che a volte si lascia andare in difese a “prescindere”, hanno dato il loro contributo critico e, a loro, si sono uniti anche alcuni giovani, che devono essere (anche commettendo errori) il motore ed il cuore pulsante del PD.

Insomma, alla fine il coro del dissenso propositivo e costruttivo ha avuto una larga parte degli interventi che si sono succeduti. Questo è stato sicuramente un segno di forte maturità. Ora, effettivamente, bisognerà poi capire se si è trattato della “vittoria” di una piccola battaglia o se c’è la volontà di studiare assieme le strategie per far rivincere, a questo nostro PD, la guerra, con umiltà, ascolto, proattività e coerenza.

Finalmente siamo al week end e ci possiamo riposare un po’  da queste “fatiche” politiche. Ops.. veramente domani c’è Pippo Civati a Prossima Fermata Bologna. Abbiamo molto da imparare e sicuramente il nostro fantastico gruppo non potrà mancare. Sarebbe bello, per una volta, vedere anche i volti di tutti quelli che sono scettici. Comunque avrebbero da imparare (gli scettici), anche dai ragazzi giovani.

Dimenticavo: da ieri sera ci sentiamo meno ribelli (ok. ok lo so, è una bugia, però avevo voglia di scriverla) e meno soli (questa è vera).

Grazie a tutti coloro che ci hanno sopportato e sostenuto.

Mario Zaccherini

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