SIGILLATI A SCUOLA

SIGILLATI A SCUOLA!

Dopo un anno di attesa, è dal marzo del 2013 che chiediamo che vengano eseguite rilevazioni presso la scuola frequentata dai nostri bambini, abbiamo avuto dal Comune copia di una relazione ambientale, commissionata da Formula Imola che, oltre ad evidenziare l’impatto rumoroso dell’autodromo sulla città, riporta puntualmente l’incidenza del carico di questo inquinante nei confronti della scuola elementare Pelloni Tabanelli.

Le conclusioni di questa relazione, oltretutto definibile di parte, sono dirompenti e confermano, purtroppo, che le giuste rivendicazioni di noi genitori, da molti osteggiati fino al limite del dileggio e della diffamazione, erano necessarie.

Leggiamo in questo documento che durante qualunque attività motoristica svolta all’autodromo la scuola Pelloni Tabanelli è oggetto di un pesantissimo carico di rumore, sia nelle sue aree esterne, che comprendono il Parco di didattico Montebello, sia dentro le aule.

Le conclusioni della relazione, che qui si allegano, evidenziano che la “scuola sita in via Tazio Nuvolari, posizionata in una particolare zona morfologica, risulta interessata da più linee di isolivello da 70 dB (A) a 80 dB (A)”, non muta fra le attività di auto storiche e quelle di auto endurance. Non varia nemmeno per le gare di Porsche e cala di poco, posizionandosi su un valore superiore ai 65 dB (A), durante le attività di minore impatto, quelle non in deroga come le moto stradali. In sostanza qualunque attività motoristica si svolge all’autodromo impatta in maniera notevolissima sulla scuola elementare che ha subito, nel 2012 e nel 2013 un’incidenza di giorni sovrapposti scuola/autodromo mai registrata prima.

Se la situazione all’esterno, nella zona dove i bambini svolgono attività durante i due intervalli della loro permanenza (la scuola è a tempo pieno) è drammatica all’interno delle aule, almeno quella oggetto di misurazioni, è ugualmente se non maggiormente preoccupante.

La relazione dà conto che nella giornata del 17 maggio 2013, venerdì, giornata scolastica, i bambini hanno subito, all’interno dell’aula oggetto di misura, quella della prima classe, un inquinamento acustico durante tutta la loro permamenza che varia dai 55 ai 57 dB (A).

Questo valore corrisponde al quadruplo del valore massimo indicato dalla Ausl per le aule scolastiche nell’agosto scorso, dopo avere indicato, solamente nell’aprile precedente, il valore ancor più tutelante di 35 dB, conformemente alle linee guida dell’OMS

Ciò che però vale la pena evidenziare è che tale valore di immissisone rumorosa, come detto il quadruplo del valore massimo indicato dalla Ausl, è stato raggiunto solamente tenendo debitamente chiuse le finestre. In sostanza sigillando i bambini all’interno delle aule. Senza tale accorgimento, di dubbia salubrità per non dire altro, all’interno dell’aula si sarebbe raggiunto, con ragionevole probabilità, il medesimo valore esterno: 75/80dB!!!

Varrebbe anche la pena far valutare, dai tecnici competenti, l’impatto del superamento del limite di 50 dB imposto per legge nelle aree particolarmente protette, come le scuole, con quanto riscontrato in esterno nella misurazione del 17 maggio 2013, circa 75/80 dB. Ciò perchè questo equivale brutalmente e senza addentrarci in disquisizioni tecniche sulla sensibilità dell’orecchio umano, ad un aumento da 300 a 1000 volte della grandezza fisica!!!

Non rimane che concludere, conseguentemente alle domande già poste agli Enti competenti: Scuola, Ausl e Comune ai quali, senza successo, ci siamo rivolti durante l’ultimo anno ribadendo che:

Chiediamo, con forza, la tutela della salute e dell’apprendimento dei nostri figli che rischiano di vedere compromesso l’una e l’altro da un uso intensivo dell’autodromo durante il periodo scolastico.

Chiediamo l’eliminazione delle attività più rumorose, le cd. giornate in deroga che si svolgono in autodromo, quando queste ultime sono calendarizzate durante le giornate scolastiche.

Chiediamo pertanto alla Ausl cittadina, al Sindaco come massima autorità sanitaria, ed alla dirigenza della Scuola, di tutelare i bambini che frequentano la scuola Pelloni Tabanelli con ogni strumento, anche precauzionale, prima dell’avvio della stagione motoristica del 2014.

Dopo la diffusione di questi dati nessun dubbio esiste più, se mai c’era stato.

Nota. Chi volesse ascoltare il rumore del 17 maggio 2013 può farlo liberamente a questo link:

https://drive.google.com/file/d/0B_jH1RWuUmNWQVMxek1kWVREZzQ/edit?usp=sharing

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  1. Paolo Ricci says:

    (***)
    Tanto più elevato sarà il livello del rumore di fondo determinato da una o più di queste
    sorgenti sonore, tanto maggiore sarà per gli allievi, rispetto al segnale vocale
    dell’insegnante, l’effetto di “mascheramento”, ovvero di inibizione della capacità di
    distinguere un suono in presenza di un rumore con caratteristiche di livello e frequenza
    simili. Il docente potrà cercare di ovviare al disturbo alzando il volume di voce, ma con
    scarsi vantaggi per gli studenti e sensibili svantaggi, in termini di affaticamento, per se
    stesso. Non a caso alcune indagini statunitensi hanno accertato che circa l’80% degli
    insegnanti lamenta prioritariamente un eccessivo affaticamento vocale, e che le assenze per
    malattie relative all’apparato vocale raggiungono una media di due giorni all’anno per
    insegnante. Le conseguenze derivanti dall’insorgere dell’effetto di mascheramento sono state
    evidenziate da numerose ricerche. Una delle prime venne effettuata diversi anni fa a
    Bordeaux in una scuola fortemente esposta al rumore del traffico stradale. Sottoponendo gli
    studenti ad un test d’intelligibilità di parole emesse, a volume adeguato, da un altoparlante in
    un’aula priva di altri inconvenienti acustici, si accertò che con il rumore di fondo stradale
    intorno ai 50 dB(A) la percentuale di errori era del 4,3%. Quando, aprendo le finestre, il
    rumore di fondo saliva a circa 60 dB(A) le percentuali d’errore aumentavano al 15%. In
    un’aula “di controllo”, non esposta cioè al traffico stradale, le percentuali d’errore
    diminuivano drasticamente scendendo a valori praticamente irrilevanti a finestre chiuse e a
    circa il 2% a finestre aperte.
    Un’altra più recente indagine svolta in due scuole di New York, opportunamente selezionate
    in base all’esposizione acustica, ha invece rilevato che gli allievi iscritti alla scuola più
    acusticamente protetta riuscivano a totalizzare, nei test di riconoscimento delle parole, un
    punteggio mediamente superiore del 20% rispetto a quello degli allievi appartenenti ad una
    scuola con le aule esposte alla rumorosità prodotta da un intenso traffico aeronautico. (***)

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