OSSIMORO IPERBOLICO BY TORQUEMADA58

Era da un pò che ci pensavamo; lo pubblichiamo, non lo pubblichiamo? E se qualcuno si offende? In fondo, come si porta rispetto per il Papa, bisognerebbe avere lo stesso rispetto anche per chi ha fatto tanto per l’Italia ed in particolare per la sinistra. E non solo.

Stiamo parlando di un brillante e simpatico, almeno per noi, saggio, scritto dal blogger Torquemada58 che ha per soggetto proprio l’inossidabile ed inamovibile Massimo nazionale.

Per non lasciare in balia delle dissertazioni filosofiche l’amato Presidente, come PensieriDemocratici prendiamo una difesa preventiva a favore del Politico (il) che prese il posto di Prodi, quando i partiti sconfessarono il voto degli italiani, perchè non è vero che D’Alema sia sinonimo di sconfitta, anzi. Caro Torquemada, ti facciamo notare che, il simpatico pugliese, è riuscito a diventare segretario del Pds nonostante la maggioranza relativa degli iscritti “consultati” fosse a favore di Veltroni, è diventato Presidente del Consiglio senza l’approvazione, “francamente noiosa”, degli elettori italiani, da antiamericano sessantottino è diventato un esportatore di democrazia a suon di bombe sulla Serbia, non ha fatto nulla sul conflitto di interessi, ha scritto libri con la Mondadori e, non ultimo, si è opposto senza incertezze a Vendola.

Ti sembra poco? Non direi, se permetti quando scende in campo ha sempre ragione. L’unico errore fatto, dal nostro punto di vista, è stato non proporre un nuovo Concordato, più vantaggioso al Vaticano (non ne ha avuto il tempo).

Detto questo, veniamo al tuo scritto:

L’ossimoro iperbolico

Nei miei vagabondaggi digitali mi sono imbattuto nella locuzione Stavolta ha ragione D’Alema che mi permette di perfezionare la classificazione delle figure retoriche.

Che si tratti di un ossimoro è ben facile da intuire, basta appoggiarsi alla definizione della Treccani :

ossimòro (alla greca ossìmoro) s. m.  – Figura retorica consistente nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti contrarî: lat. concordia discorsfestina lente,strenua inertia; ital. una lucida pazziaun silenzio eloquentetacito tumultoghiaccio bollente.

Le parole ragioneD’Alema esprimono chiaramente concetti contrastanti ma nella fattispecie la locuzione in questione presenta delle caratteristiche tali da farne una rara forma di ossimoro iperbolico ovvero i due termini contrastano una prima volta tra di loro ma in un modo tale da creare un effetto ridondante e un feedback supplettivo, curiosamente la presenza dell’avverbio stavolta crea un corto circuito e lo sviluppo logico potrebbe essere questo : D’ Alema non ha mai ragione ed è in torto anche nel caso in cui avesse ragione.

Torquemada58

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