IMOLA 2015: RENZOZZI A LONDRA By MARIO ZACCHERINI

La telefonata inaspettata arrivò attorno alle 3 del mattino “oh Renzozzi, fai la valigia che alle 5.50 parte il volo per Londra. Ci vediamo sotto il Palazzo Comunale tra 20 minuti.”

Il povero, ma simpatico, Renzozzi pensò all’ennesimo “numero” dei ragazzi del M5S.

Ancora gli bruciava lo scherzo dei primi di marzo del 2013. Sempre nel cuore della notte squillò il cellulare e “oh Renzozzi, giù a Roma serve un sottosegretario che segua le dinamiche degli squadri tondi e il Bersa ha pensato a te! Emozionatissimo per 5 lunghi minuti ringraziò promettendo fedeltà eterna, poi chiuse la chiamata per preparare la valigia”.

Passano pochi minuti, ricominciano le note di Bandiera rossa (la suoneria del nostro eroe) e, la stessa voce di pochi minuti prima, “oh Renzozzi, non è che manca qualche cosa?” e lui, candido come sempre “cosa?”. La risposta chiara e nitida fu un lunghissimo “prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr, seguito da una risata collettiva”.

Ancora più atroce lo scherzo fatto il 23 febbraio 2014.

Questa volta il telefonino squilla nel tardo pomeriggio e una dolce e suadente voce femminile, con un lieve accento toscano “buongiorno Dott. Renzozzi, l’On Del Rio la vorrebbe vederla il giorno 01 del prossimo mese per avviare un ragionamento incentrato sul progetto “L’ittologia nel futuro dell’Italia”. Renzozzi, si sa, ha l’animo sensibile ed anche in questo caso cominciò a farfugliare ringraziamenti, giuramenti e baciare in continuazione l’immagine di Matteo Renzi che da tempo aveva sostituito Bersani sopra al talamo nuziale.

Dopo 12 minuti ininterrotti di “sviolinate” si rese conto che stava parlando ad un telefono muto.

Arriva il gran giorno: Renzozzi è al settimo cielo, ha imparato a memoria vita ed opere di Del Rio, ha seguito un corso on-line sulla civiltà del pesce (peccato che nel test finale abbia affermato che l’Ittero è un pesce che si vende a tranci), è stato più giorni nel porto di Cervia e Cesenatico, insomma ormai è un tecnico ittico.

Sale in macchina, mette in moto la sua Fiat (la prima auto era una Zaz con gli sportelli di cartone, ma dopo la rivalutazione di Marchionne…..insomma ci siamo capiti, il buon dirigente si vede anche da questi particolari), accende il motore, innesta la prima e……e finalmente nota un volantino in A4 dove compare, con carattere simile al cirillico, “Oh Renzozzi?”. Uno stupito Renzozzi, indeciso se spegnere l’auto o meno, scende, con la mano sinistra afferra ansioso il volantino e nota che sotto al suo nome è presente una freccia, a forma di pesce, che rimanda alla parte posteriore del volantino.

Il prode dirigente, ruota il cartaceo e, sempre a forma di pesce, i suoi occhi leggono, in diagonale, uno splendido “prrrrrrrrrr”, con, in più piccolo la scritta “buon primo d’aprile”.

Il dolore e la delusione furono forti, ma ancora più intenso fu il senso di frustrazione nel dover ascoltare, durante un Consiglio Comunale, tutte le opposizioni intonare “nato sotto il segno dei pesci”. XXX? Il nostro assicuratore stava già lavorando per sostituirlo…

RENZOZZI IL VENDICATORE

Questa volta non ci sarebbe caduto, questa volta avrebbe ripagato i ragazzi del M5S con la stessa moneta.

Trasformandosi in un angelo vendicatore brandì il telefonino come una spada, con calma lucida richiamò l’ultimo numero in memoria e, al fatidico pronto, finalmente si liberò.

Il Renzozzi liberato, con voce impostata, al pronto rispose “sai cosa c’è di nuovo?”, dall’altra parte del “filo” un sorpreso “no” anticipò un lunghissimo “prrrrrrrrrrrrrr”, seguito da una sguaiata risata e un bel adesso siamo pari.

E tornò a letto.

Finalmente felice non ebbe il tempo di reclinare il capo che il cellulare cominciò a vibrare.

Il nostro eroe, pensando ad una contro risposta dei ragazzi, schiacciò rispondi tacendo. Non erano i ragazzi, non era uno scherzo, era Danny il Bello, “oh Renzozzi ti sei fumato il cervello? Tra 15 minuti sotto il Palazzo o sei fuori”.

Danny il Bello, uomo capace di resistere da Leonida Breznev a Renzi passando per D’Alema, Bersani, Monti e Letta. Una leggenda che cammina tra tutti i funzionari dei partiti. L’uomo che, negli anni delle primarie, è riuscito a non farne una e a vincere sempre.

Come slalomista Albertone Tomba gli fa una pippa!

Insomma l’ultimo dei Democristiani o il primo politico creativo, comunque un mito da emulare per tutti i giovani del Partito Democratico.

L’umile Renzozzi, con un filo di voce, dopo esseri scusato chiese “Danny, ma chi siamo?” ottenendo come risposta “noi due, Young Manny e il Ferrarese”.

Continuò il Bello “mi raccomando, questo viaggio per qualche giorno deve rimanere un segreto….siamo in missione per conto dei contribuenti”.

E così fu.

IL VIAGGIO

Arrivati a Bologna le strade, per arrivare a Londra, si divisero.

Danny il Bello, Young Manny ed il Ferrarese si imbarcarono su un volo della British Airways che, come hostess, poteva vantare di avere due bisnipoti di altrettanti eroi sovietici della seconda guerra mondiale.

Due ragazzone, si narra, alte 1,80 che…che….che se voli in economy altro non saprai!

E Renzozzi?

Il Paperino del Partito Democratico imolese venne imbarcato su un vecchio Tupolev del 1962 pilotato dai bisnonni di Irina e Galina e come hostess 5 splendide donne degli Urali.

Appena il vento girò il prodotto dell’ingegneria sovietica si alzò verso il primo scalo, Tirana.

Poi Belgrado, Minsk ed infine, dopo circa 18 ore l’arrivo a Londra.

L’INCONTRO

Appena si aprì la porta settecentesca Renzozzi ebbe un sussulto e volgendo lo sguardo verso Danny il Bello con gli occhi lo interrogò “ma è proprio lui?”, “quello vero?”.

Con il leggendario sguardo guascone e una mano sui capelli Danny rispose “si, è lui. E’ Bernie multimilardi”.

I quattro rappresentanti imolesi, entrati nello studio londinese, si sentirono per un attimo smarriti ed anche un po’ piccolini ed inadeguati, ma fu solo un attimo.

Ci pensò l’abile Bernie a sciogliere il ghiaccio fissando negli occhi il Bello, pronunciando la frase “your face….but your face, I saw your face, but where…where?” Diavolo di un Bernie quel volto gli ricordava qualche cosa di già visto, ma dove?

Nessuno aveva il coraggio di fiatare mentre Bernie multimiliardi pensava e pensava e pensava, finché “o my god, you are the friend of Little Maximo”. “Yes, yes, io ricordare bere, mangiare, ridere con Little Maximo. Ma dove essere tuo grande amico?”

Il gelo si era impossessato dell’ampia sala e l’imbarazzo arrivò all’inverosimile quando Bernie, con un italiano stentato, si avvicinò al Ferrarese chiedendo se anche lui era amico di Little Maximo, il funzionario che seppellì almeno due volte l’Autodromo.

Nel frattempo il furbo Renzozzi aveva trovato una foto nel telefonino che lo ritraeva assieme a Little Maximo in un abbraccio con in primo piano una torta di compleanno con la scritta per sempre fedele tuo Renzozzino, ma capito che il ricordo di Bernie era molto, ma molto brutto, lo spense con rapidità inattesa.

Fu Young Manny a rompere gli indugi dicendo al Lord inglese che non erano venuti da Imola per parlare di ricordi, ma per affari.

Affari? Affari? Urlò ridendo il piccolo Lord.

“Voi italiani parlate sempre di affari, ma volete fare affari con portafoglio vuoto. Io visto Totò e Peppino vendere grande vasca romana, ma io non comprare vasche da Voi. E poi Voi non fare nemmeno ridere me.”

Stava per alzarsi quando ricominciò a guardare il Ferrarese e Young Manny e dopo pochi secondi ripartì la litania “your face….your face…dove, quando vedere vostre facce?”

“Now remember”, adesso ricordo Voi nemici Condorelli.

“Condorelli?” Esclamò Renzozzi, “casomai Cottarelli”.

“Yes, yes good, bravo voi nemici Cottarelli. Lui dire che Voi no buoni amministratori, yes brutta spesa pubblica, but, ma nemici Cottarelli sono amici di povero Bernie.

Anch’io accusato brutte cose, ma poi pagato 100 milioni di euro ed ora eccomi tra amici.

Vostra faccia, mia faccia.”

LA TRATTATIVA

Purtroppo non è chiaro cosa si siano detti i cinque perché il compito di Renzozzi era solo quello di fotografare gli attori e poi uscire.

Quello che resta sono solo un paio di fotografie, una frase e un sorrisetto alla domanda posta da Bernie  “e se ci fossero problemi di euro?”.

Danny il Bello si girò verso Young Manny ripetendo “e se ci fossero problemi di euro?”.

E si misero a ridere di gusto…pensando ai 70.000 volontari che hanno dato e forse daranno nuovamente.

Ps

Renzozzi

Danny il Bello

Young Manny

Il Ferrarese

Londra

sono frutto della mia fantasia.

Mario Zaccherini

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  1. Charles Lindbergh says:

    Ai nostri tempi era differente, io ho attraversato l’oceano in volo solitario. Adesso Young Manny mi sembra questo (attenzione al testo)
    https://www.youtube.com/watch?v=cIPZNYoVvD8

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