ARRIVEDERCI AMICI By MARIO ZACCHERINI

Negli ultimi mesi sono emerse parecchie problematiche relative alla nostra città.

Problemi che hanno portato con se molte domande, ma poche e spesso evasive risposte.

L’ambulanza di Medicina, la situazione del cimitero del Piratello……….sono argomenti che non hanno un colore politico, ma sono di tutti, di sinistra, di destra, di centro, di sopra e di sotto.

Purtroppo il tempo a disposizione per dedicarsi a tutte queste problematiche non è mai abbastanza.

Per questo, avendo l’obiettivo di seguire al meglio questi problemi di tutti, abbiamo deciso di fare un piccolo passo indietro rispetto alle attività del gruppo fino ad ora definito “dei mariniani”, pur rimanendo fedeli al pensiero ed all’azione politica del Professore. Un piccolo passo che sacrifica la normale vita e attività di partito, per lasciare spazio, sperando di risultare più efficaci, all’attività diretta in mezzo alle persone.

Un passo indietro che non è uno smarcarsi da quanto fatto fino ad ora, ma solo una ricerca di nuove soluzioni nel tentativo di andare incontro alle domande di tanti cittadini del circondario e far sentire la loro voce.

Mario Zaccherini

Barbara Ricci Petitoni

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RSSCommenti (9)

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  1. Donatella says:

    Ciao Mario ciao Barbara, finalmente mi sono collegata a pensieri democratici e leggo del passo indietro . Cioè ?
    Un caro saluto Donatella

  2. Mario Zaccherini says:

    Cara Donatella, Imola sta vivendo un momento “tumultuoso” e, dato il tempo tiranno, abbiamo pensato di allontanarci a tempo indeterminato dal gruppo dei nostri amici per poter lavorare più serenamente sul territorio.
    Il problema ambulanza per noi è un problema molto importante e prioritario e per questo motivo abbiamo deciso di abbracciarlo totalmente.
    Non sarebbe stato corretto diventare di intralcio ai ragazzi, che così saranno ancora più liberi di rinnovare il Partito Democratico.

    Un abbraccio.

    Mario

  3. Giovanni says:

    Non so se questo sia il luogo adatto, ho scritto 10 lettere ai giornali locali e nessuno le pubblica.
    Ho 29 anni, sono cresciuto in una famiglia inolese da sempre di sinistra, bisnonno presente nel 1921 al congresso di Livorno e scissionista comunista, nonno nei GAP in Piemonte, padre iscritto alla FGCI e PCI dai primi anni ’60, io non ho mai fatto politica attiva ma sempre mi sono riconosciuto nel solco Pds, DS, ulivo e PD. A Imola e a livello provinciale, regionale, nazionale ed europeo non è mai mancato il mio voto, mai. Laureato a 24 in Ingegneria edile quinquennale, 110 e lode e tesi di laurea sul risanamento edilizio con dignità di pubblicazione. Dopo una breve esperienza in una società ravennate ho deciso nel 2008 di intraprendere la libera professione specializzandomi sul risanamento degli edifici e sull’ edilizia a basso impatto ecologico diventando partner casaclima, nonostante gli studi di settore e il pubblico ludibrio a cui una certa parte politica ha voluto esporre il popolo delle partite IVA ho ingranato. Purtroppo però fuori dalla mia città e dal circondario, dove i nomi sono sempre gli stessi, dove quando esce un appalto pubblico so già con due settimane d’anticipo chi lo vincerà, dove la gente ottiene permessi perchè “ha conoscenze” in comune, dove terreni agricoli diventano inspiegabilmente edificabili a beneficio dei soliti noti (pochi), dove i nomi che leggo su alcuni cartelli edili sono gli stessi di quei miei compagni di corso che hanno dovuto dare Scienze delle costruzioni sei volte e che si sono laureati 3 anni dopo il sottoscritto, dove le tecniche di costruzione adottate sono obsolete e aggiornate all’inizio degli anni ’90, dove invece di preservare si distrugge e si costruisce ex novo dando vita ad ecomostri. E vedo un’amministrazione comunale connivente e ammiccante a tutto questo, un partito che più che una associazione di persone con ideali e progetti sembra la sezione commerciale di un S.p.A.
    E’ UNO SCHIFO!!!!!! Il mio voto non l’avranno MAI PIU’ ( e non sapete quanto mi piange il cuore dirlo)
    UN INDIGNATO

  4. Giuseppe says:

    Caro Giovanni,
    quello che racconti suscita tanta indignazione.
    L’indignazione, ahimè, non basta. Io sono un operaio con una figlia a carico imprigionato nel precariato, ma tu che sei un ingegnere laureato a 24 anni con 110 e lode, tesi di laurea sul risanamento edilizio con dignità di pubblicazione, libero professionista con partita iva, caz.. non puoi limitarti ad essere indignato. Se non glielo fai tu il sedere a questi qua, chi dovrebbe farglielo?

    “il vero rivoluzionario non è quello che prende il mitra e spara ma quello che dice no ad una mazzatta da 100 milioni” (Berlinguer)

  5. Giacomo says:

    Caro giovanni,
    non puoi immaginare quanto mi faccia felice leggere quello che scrivi. A volte, io a gli altri compagni di medicnAlternativa, abbiamo la sensazione di essere degli exraterrestri che vivono in un altro mondo. Quando vediamo ogni giorno le cose che descrivi tu (e molte altre e molto peggio), quando le gridiamo ai quattro venti, quando denunciamo una pericolosa “deriva democristiana” (nel senso di malaffare interessato applicato alla politica) del PD e del governo di Sinistra più in generale, molti ci ridono in faccia dandoci dei demagoghi che speculano sul momento politico. Io credo che se nascono ogni giorno nuovi movimenti spontanei di cittadini, la politica debba interrogarsi sui propri comportamenti, in particolare quella di sinistra, invece assistiamo ogni giorno al tiro al bersaglio contro chi si permette di dire le cose, di denunciare lo schifo in cui è finita l’amministrazione di sinistra di queste terre.Credo però che indignarsi non basti, è proprio ora che che c’è bisogno di più politica, c’è bisogno di impegno e partecipazione, è proprio ora che c’è bisogno di fare la cosa che temono di piu: entrare come cittadini dentro la politica e portare fuori dal palazzo le informazioni! C’é una sola cosa che li terrorizza: il fatto che gli elettori imparino cosa stanno combinando, non è un caso che il controllo dell’informazione e dell’opinione pubblica attraverso di essa sia una loro ossessione, il peccato mortale che noi stiamo compiendo è proprio quello di diffondere informazioni. Gli fa talmente paura questa cosa che hanno tentato persino la via giudiziaria per cercare di oscurarci il sito. Ricordati Giovanni, alle prossime elezioni, se non c’è nessuno che ti rappresenta la soluzione non è stare a casa ma candidarsi!!

  6. Mario Zaccherini says:

    X Giovanni: grazie per averci dedicato un pò del tuo tempo. Prima di esprimere un mio pensiero mi preme ricordare le regole di base che disciplinano questo sito.
    E’ un sito democratico aperto a tutti i contributi (fino ad ora non abbiamo censurato nessuno, anche perchè non si sono presentate le condizioni). Sarebbe gradito, proprio perchè vogliamo esprimere la massima trasparenza e democrazia possibile che chi scrive si presenti (almeno colui che lancia un determinato argomento) con nome cognome (in particolare davanti a denunce gravi come le tue).
    Detto questo anch’io voglio esprimere un parere sulle cose postate. Di ecomostri, almeno per ora non ne vedo, di cementificazione del territorio purtroppo si. Comune connivente? Su questo punto dobbiamo stare molto attenti perchè un conto è un comune che non rispetta la legge, favorendo soggetti facilmente individuabili, un conto è che su un determinato territorio i soggetti coinvolti, in determinati lavori, tendano ad essere sempre quelli.Non è esattamente la stessa cosa. I comportamenti non rispettosi della legge devono essere denunciati con nomi, cognomi e date. Al momento non mi sembra che il Comune imolese abbia subito condanne. Concordo, a livello politico, non vedo sensibilità declinabili, come sostieni, verso ideali e progetti che mettano al centro dell’azione politica il cittadino. Anzi, mi sembra l’esatto contrario. Dirò di più: certe sensibilità e nuove problematiche non trovano proprio albergo nella casa del partito democratico che, in questo, è molto più vicino ad altri partiti che da tempo si sono allontanati dalla realtà per chiudersi in una dimensione autoreferenziale.
    Ti faccio un esempio: questa settimana è stata nominata una nuova segreteria che, nelle affermazioni del Segretario Castellari (il problema non è lui, ma chi gli sta sopra) dovrebbe dare voce alle sensibilità del territorio. Impegno assolutamente lodevole…..se fosse vero. Mi domando, in un territorio che per la prima volta tocca con mano la piaga della disoccupazione e della sottoccupazione, tenendo conto che i settori economici portanti sono il meccanico ed il ceramico, possibile che non abbiano, i nostri vertici, avuto la sensibilità di nominare un operaio nella segreteria. Tale organo sarebbe screditato con la presenza di un operaio? Perchè un partito che presenta una forte radice nella sinistra del 900 non vuole operai nei suoi vertici? Un giovane operaio servirebbe da tramite per cercare di recuperare il dialogo con una parte della società che negli ultimi anni ci ha tolto fiducia. Forse hai ragione nelle critiche politiche che trasmetti nelle ultime righe del tuo intervento o forse, l’attuale Pd imolese, non è interessato alle tematiche che nascono dal basso.

    X Giuseppe: sintesi perfetta

    X Giacomo: nel tuo intervento vedo la chiave di risposta a tutti i nostri dubbie a tutte le nostre indignazioni. Entrare tutti in politica, togliere a quelle persone l’esclusiva della rappresentanza.

    Mario Zaccherini

  7. Giovanni says:

    Scusate forse il mio sfogo era esagerato, ma dettato da un profondo disagio che mi colpisce. Caro Mario quando dico “comune connivente” non mi riferisco a vicende giudiziarie, mi riferisco ad una politica che su certi aspetti permette scempi edilizi che sotto il profilo legale sono del tutto leciti. E’il comune che come autorità pubblica rilascia i permessi e tutte le pratiche burocratiche necessarie per la realizzazione di determinati interventi, anche nell’ottica dello sciagurato “piano casa” berlusconiano. Caro Mario dici che eco-mostri a Imola non ne vedi? Forse come ingegnere ho un’idea diversa di ecomostro, certamente a Imola non abbiamo un Corviale, lo Zen, Punta Perotti o le Vele di Scampia, ma di per sè l’ampliamento del Centro Leonardo è un eco-mostro in quanto è una struttura che ha una dispersione termica elevatissima e ponti termici a iosa, in soldoni per riscaldare un metro cubo dell’ “addizione Leonardesca” si impiega circa cinque volte la quantità di energia per riscaldare un metro cubo di una casa di classe energetica D o E. Non avrà un impatto visivo devastante come le opere citate sopra, ma dal punto di vista del consumo e del conseguente inquinamento prodotto altrochè se è un eco-mostro.
    E questo è solo un esempio. Caro Mario la cementificazione del territorio c’è perchè qualche autorità che la permette, e una di queste autorità è il comune di imola (volutamente tutto minuscolo). Qualcuno è in grado di spiegarmi perchè quando si parla di riqualificazione di un lotto si ipotizza quasi sempre la costruzione di “edifici a scopo abitativo”? Che bisogno c’è di prevedere edifici di lusso nel complesso ex Villa dei Fiori presentato da Gae Aulenti non più tardi di ieri al Sersanti? E l’Osservanza? è da secoli che non si cava un ragno da un buco e nonostante questo si è creato un organo ad hoc con tanto di membri che non ha ancora fatto nulla? perchè non si sente mai parlare di Social Housing o Case Passive, io penso che la politica dovrebbe prendersi certe responsabilità, senza la paura di far torto a chi costruisce solo in un determinato modo.
    Grazie per quello che scrivi.
    Giovanni

  8. Mario Zaccherini says:

    Caro Giovanni ho trovato l’ultimo intervento veramente istruttivo.
    In effetti, con il termine ecomostri, ho sempre inteso costruzioni fatte in zone protette e/o comunque con effetti dannosi per l’ambiente (in particolare da un punto di vista visivo).
    Se non segnalavi il problema energetico, purtroppo, non l’avrei mai citato.
    Mi permetto di implementare le tue ragioni collocandole in un orizzonte più ampio: ad Imola e Circondario dobbiamo cominciare a porci dei problemi nuovi perchè è la società che lo impone. Fino ad ora il Comune ha puntato molto sugli oneri di urbanizzazione, ma, l’ampliamento “forzato” della città non può proseguire all’infinito.
    Nella cultura politica del terzo millennio il concetto del non consumo del territorio è già presente nella sinistra, anche se a macchia di leopardo.
    Il problema vero, dal mio punto di vista, è che nei nostri territori si continua a ragionare come se il mondo non fosse cambiato, proponendo un modello di sviluppo centrato sul motore a scoppio (autodromo) e cementificazione (più o meno selvaggia).
    L’Italia si sta allontanando dall’Europa, ma Imola non fa nulla per impedirlo!
    Giovanni, se avrai voglia di erudirci sulle costruzioni eco sostenibili ti daremo tutto lo spazio necessario.
    A presto.
    Mario

  9. Giuseppe says:

    Grazie Giovanni.

    ps: non sprecare il tuo voto, scendi in campo!

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