COMUNICATO STAMPA AUTODROMO By LEGAMBIENTE IMOLAMEDICINA
admin | Sep 25, 2012 | Comments 36
Domenica mattina 23-09-12 siamo andati, su invito del Comitato cittadino, all’autodromo di Imola per verificare la situazione rumore, pannelli “fonoassorbenti….” e partecipazione di massa degli appassionati della tre giorni di moto d’epoca: rumore assordante ed insopportabile, parco delle acque minerali vuoto, nessuna presenza di alcun tipo di volatile in tutta l’area dell’autodromo e per la partecipazione di massa, lasciamo a voi il commento sulle foto scattate intorno alle ore 12!
Crediamo che i soldi pubblici vadano spesi meglio ed investiti con più rispetto del bene comune, anche sulle manifestazioni sportive e non solo sui costi della politica: speriamo che il futuro Sindaco di Imola2013 e di tutti gli altri del comprensorio imolese che investono nella gestione pubblica dell’autodromo, si impegnino per un progetto meno impattante per la salute degli imolesi coinvolti direttamente dalle conseguenze di una minoranza di affacinados di nostalgici del mondo dei motori, avanzando proposte alternative che rispondano maggiormente alle esigenze di una città che ambisce a garantire il rispetto dei diritti dei suoi cittadini.
Filed Under: Featured • Lavoro e Welfare
About the Author:
Commenti (36)
Lascia un commento | Trackback URL
Rispondo:
Prima foto, la tribuna in questione è chiusa al pubblico.
Seconda foto, la tribuna è stata fotografata alle 12.00 quando l’evento importante iniziava alle 15.00
Terza foto, indescrivibile se lo scatto viene fatto dal basso in una zona dove non è di libero accesso al pubblico.
Quarta foto, quella è una zona del cantiere in costruzione quindi non è aperta al pubblico ma al massimo ai muratori che stanno lavorando.
Quinta foto, zona sopra ai box fotografata sempre alle 12, quindi ora di pranzo.
Si può vedere una foto di sabato durante la 4 Ore?
Come sempre PensieriDemocratici lascia spazio a tutte le posizioni.
Sarebbe bello che tutti gli interventi fossero riconducibili ad un nome ed un cognome per dare maggiore credibilità ai contenuti.
Detto questo mi permetto di esprimere un parere:
Sorprende sempre più constatare come la lingua italiana sia diventata di difficile comprensione.
Legambiente parla di rumore assordante, quindi di inquinamento, auspica che il futuro Sindaco spenda in modo diverso i danari pubblici e che l’impatto sul territorio sia meno invasivo.
Nessuna risposta su questi punti, solo una grande polemica sulle fotografie.
Forse dobbiamo fermarci a riflettere perchè, se dopo anni di disavanzi dell’autodromo, coperti dai cittadini, e di forte disagio, in pochi si pongono il problema di immaginare un utilizzo diverso delle risorse pubbliche, forse qualche cosa non va.
In particolare, dal mio punto di vista, dovrebbe destare allarme la logica che, pur producendo deficit dal 2008 (potrei confondermi con il 2009) nessuno mette in discussione la vita stessa dell’impianto. Una qualsiasi impresa, non gestita più o meno direttamente dalla politica, dopo anni di bilanci in rosso chiuderebbe, mentre, nel nostro caso, per il semplice motivo che il socio di maggioranza è pubblico si può fare tutto. Tutto questo è molto grave, a maggior ragione considerando che il tessuto economico locale sta crollando. Il nostro territorio avrebbe bisogno di forti investimenti nella ricerca, nella scuola, nell’innovazione per mantenere il passo con l’Europa e invece vedo milioni di euro “dirottati” verso l’autodromo senza che nessuno abbia il coraggio, anche solo come forma di rispetto nei confronti dei veri proprietari, ovvero i cittadini, di intervenire.
Dovrebbero mettere in allarme anche le logiche delle competizioni: “sappiamo che organizzare la SuperBike produce disavanzo, ma, per tutta una serie di motivi, non possiamo rinunciare”. Ovvero: la SuperBike è un costo per il territorio, ma noi andiamo avanti per questa strada e il prossimo anno riorganizziamo l’evento anche se siamo consapevoli di rimetterci.
Capite, il rigore, per dirne una, che l’Ausl, con il consenso di gran parte del mondo politico, porta avanti nei tagli non viene attuato nei confronti dell’autodromo.
Non mi sembra giusto, come non mi sembra giusto che Formula Imola non versi il canone concordato.
Ritorniamo a guardare il dito, la luna forse è troppo grande da immaginare.
Mario Zaccherini
“lo spettacolo non è mancato dentro e fuori la pista. Peccato che a goderselo siano stati in pochi…”
Così scrive Angelo Dal Pozzo, appassionato cronista sportivo, su Sabato Sera del 27 settembre.
Caro Filippo non servono le foto, basta questo articolo.
Poi visto che il bilancio dell’autodromo è in rosso ed il conto lo pagano i cittadini, direttamente od indirettamente, per favore facciamo manifestazioni in nero e non in rosso, anche se a Imolòa questo colore va di moda….
Concordo sul fatto che la lingua italiana sia diventata di difficile comprensione. Dico ciò perché, se non leggo e vedo male, nel comunicato, Legambiente cita testualmente “per la partecipazione di massa, lasciamo a voi il commento sulle foto scattate intorno alle ore 12!”, accludendo nr. 5 foto, sulla cui descrizione confermo quanto affermato da Filippo.
Detto questo, parlare di Autodromo, non è così semplicistico, in quanto trattasi di Azienda assolutamente atipica, mossa da meccanismi che, ad occhi inesperti, possono, giustamente, sembrare assurdi.
Questione Superbike. In Italia abbiamo tre gare che garantiscono l’esposizione mediatica mondiale: F1, Motogp e, appunto, SBK. La diretta in mondovisione assicura ritorno d’immagine sia per l’Impianto, sia per la Città. Ma non solo: un evento di tale portata mantiene alto l’appeal dell’Autodromo. Ora la Supebike si può considerare una piccola rimessa (o forse chiusura vicino al pareggio), oppure una sorta di “investimento pubblicitario”. Piuttosto che comprare tot. pagine su riviste di settore, mi garantisco la copertura televisiva a livello mondiale. Se facciamo i conti, quanto potrebbero costare i passaggi televisivi su La7 (dal prossimo anno su Mediaset)? Molto, molto di più della piccola perdita.
Soldi pubblici. Ricordo, già all’epoca della gestione Sagis, quanto, da più parti, si auspicasse, al contrario, una gestione pubblica o a maggioranza pubblica. Ora c’è e non va nuovamente bene. E’ ovvio che non possiamo pensare che ConAmi sia un benefattore, tanto è vero che non stiamo parlando di soldi messi a fondo perduto. E’ altresì vero che sono stati fatti investimenti importanti non procrastinabili come, ad esempio, la riasfaltatura del tracciato. Oppure, sarebbe stato preferibile procedere come a Monza?: far finta di nulla, lasciando le bolle sull’asfalto in Parabolica, mettendo a repentaglio la sicurezza dei piloti? Allora credo occorra lasciar lavorare l’Impianto con un minimo di serenità. Ovvio che ci possono essere critiche che vanno prese in considerazione. Ma, un conto è la critica costruttiva, altro conto è la diffusione di notizie basate non sull’oggettività, ma sulla supposizione, notizie che rischiano di creare confusione e, alle volte, anche disinformazione(sia pure in buona fede, come nel caso del comunicato in oggetto). Questo, almeno, il mio punto di vista.
Mi permetto rivolgere una domanda a Bernardo: sei così sicuro che, per Formula Imola, la 200 Miglia Revival sia stata una Manifestazione in rimessa?
Per quanto riguarda la richiesta di Filippo, non riesco a postare foto, dunque lascio un link in cui visionare gli scatti di sabato, durante la “4 Ore”.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=427029974020613&set=a.381973031859641.86713.279730455417233&type=1&theater
Deanna Zaccherini
Come ho scritto in passato in altri post di questo sito, ho molti dubbi e critiche da fare su come viene gestita la questione autodromo.
Sia dal punto di vista dell’uso dei soldi pubblici: il rosso del bilancio lo paga il Con.Ami, e quindi i cittadini di Imola e degli altri Comuni. L’utilità sociale c’è effettivamente? Qualcuno riesce a dimostrarla una volta per tutte?
Che sulla questione rumore: se i limiti vengono sforati, e quindi la Legge non rispettata, è inammissibile l’inerzia di ASL, ARPA e Comune. Il rispetto delle Leggi prima di tutto!!!
Ma visto il commento di Filippo e soprattutto le foto postate dalla sig.ra Deanna, debbo fare una forte critica anche a Legambiente (e a Zaccherini che minimizza): la credibilità di una associazione (e di questo spazio) si basa anche sulla credibilità e serietà delle informazioni che vengono date. Questa è stata una occasione persa, e nasce il dubbio della credibilità di altre informazioni postate in passato.
Scott, non ho capito cosa intendi per minimizzare. Grazie
Ho visionato tutte le foto e tutte dimostrano che gli spettatori erano pochi.Tanti piloti con le loro moto,i loro camper,le loro famiglie……bella festa.Ma gli spettatori erano pochi.La tribuna semideserta fotografata da Legambiente, è semideserta anche nelle altre foto.Gli spettatori sopra i box sono in numero maggiore il sabato è vero,ma si possono agevolmente contare nelle inquadrature frontali (fotografi locali).Ditemi che cosa cambia nella sostanza, fotografare 100 spettatori la domenica alle 12 e dall’altra dimostrare che al sabato erano 386…..400…..500.100 sono pochi,500 un successone?Il cronista Angelo dal Pozzo onestamente scrive”lo spettacolo non è mancato….peccato che a goderselo siano stati in pochi……” Invece di disquisire sul concetto “pochi”,parliamo del problema vero:inquinamento acustico e rispetto della legge. Ieri venerdì 28,oggi sabato 29,senza nessuna deroga,in via Malsicura si sono sforati i limiti di legge con le barriere antirumore montate! Lasciar lavorare l’impianto con un minimo di serenità significa anche questo?nessuna regola?
Per Mario Zaccherini:
“…. Legambiente parla di rumore assordante, quindi di inquinamento, auspica che il futuro Sindaco spenda in modo diverso i danari pubblici e che l’impatto sul territorio sia meno invasivo.
Nessuna risposta su questi punti, solo una grande polemica sulle fotografie.”
Per Eddi:
Bravo chi riesce a capire che i camper e le persone nelle foto sono dei piloti e parenti dei piloti … Concordo che il concetto di pochi è relativo e ribadisco che sui temi del rumore e della gestione del Circuito ho molti dubbi e critiche … ciò non toglie che le foto postate erano chiaramente fuorvianti e tese a dare un’immagine distorta della realtà … lo ha capito anche mio figlio di 9 anni che pensava fossero due posti e due giorni diversi.
Cara Deanna,
che la gente fosse poca e molta, alla fine importa il giusto (se perfino un cronista attento come Dal Pozzo scrive così stai tranquilla che è vero…) Nella circostanza.
Il problema vero è che la proprietà pubblica impedisce di fatto una gestione ottimale dell’autodromo.
Ecco perchè. I cittadini protestano per il rumore. Chi è l’Autorità sanitaria locale? Il sindaco? Di chi è l’autodromo? Con.Ami? Di chi è Con.Ami? Dei comuni, in primis di quello di Imola. Quindi io cittadino mi rivolgo al comune per la tutela della salute ma chi emette il rumore è una struttura di proprietà del comune. Come fa contemporaneamente il comune a tutelare me – presunto iqnuinatore – e l’autodromo – presunto iqnuinatore – ?
I paragoni con Monza lasciamoli da parte. Anche Monza come Vallelunga è di proprietà pubblica(ACI).
Il pubblico pensi al bene comune, alla tutela della salute. Di tutti. O c’è un rumore buono ed un rumore cattivo?
Se io sforo i limiti una volta, due volte che succede. Se lo sforamento avviene decine di volte come i dati di Imola sembrano dimostrare, tutto bene?
Premesso che PensieriDemocratici non è un sito giornalistico, ma solo di discussione, ringrazio tutte le persone che stanno tenendo viva la discussione.
Naturalmente, in maniera didascalica, intervengo:
1) il Comunicato Stampa di Legambiente ha letteralmente fotografato la situazione alle ore 12 del 23 settembre 2012.
2) anche sabato 22, sia dalle fotografie postate Deanna che dal commento del giornalista Dal Pozzo, l’afflusso del pubblico è scarso.
3) l’autodromo ha una capienza di 80000 persone, chiunque può valutare quale sia un numero congruo di pubblico per definire una iniziativa di successo.
4) dal mio punto di vista i veri problemi da discutere sono altri: le Leggi italiane hanno validità sulla pista del Santerno o ci troviamo in una zona limbo? E’ del tutto evidente, considerando che l’autodromo è stato spesso sanzionato dall’Arpa, che non vengono rispettate le norme ambientali. Su questo punto la Giunta deve esprimersi, ovvero se intenda continuare con il non rispetto oppure rientrare nel mondo delle regole. In un quotidiano locale recentemente è apparsa la notizia che i fonometri dell’autodromo danno dati più bassi rispetto a quelli dell’Arpa; la notizia è vera? E se si che rimedi pensa di adottare Formula Imola?
5) dopo il problema dell’inquinamento acustico, che coinvolge ed abbraccia anche molti istituti scolastici, ma solo dopo, viene il problema economico. Alla domanda l’autodromo è una risorsa la risposta ovvia, rispettando la legge, è si, lo è nel momento in cui impatta positivamente sulla cittadinanza. Se Formula Imola utilizzasse l’impianto senza creare inquinamento e producesse utili a favore degli imolesi sarebbe una risorsa, ma, non lo dico io, i numeri perennemente in rosso dicono l’esatto contrario. E’ triste scriverlo, ma Imola è una risorsa per l’Autodromo e non il contrario. Allora dovremmo domandarci, in anni di forte crisi economica e sociale, come sia possibile che il mondo della politica continui su questa strada.
6) spesso leggo che l’attività della nostra pista è importante per l’immagine (in passato cosa vera), permette alla nostra città una forte visibilità planetaria e la cosa ovviamente si traduce anche in sviluppo economico per le nostre imprese. Nulla di più falso, le imprese imolesi hanno prosperato perchè capaci, per tanti anni di leggere ed anticipare l’evolversi dei mercati, anche se è giusto sottolineare che gli eventi portatori nella nostra citta decine di migliaia di spettatori hanno aiutato albergatori e commercio. Le logiche delle grandi imprese sono lontane anni luce dall’autodromo.
Grazie a tutti per l’attenzione.
Mario Zaccherini
Incredibile come il tifo politico-sportivo porti anche a:
- giustificare l’attuale fallimento economico dell’autodromo imolese da almeno tre anni a questa parte;
- buona parte delle manifestazioni non sono di tipo competitivo e lo spettacolo è deprimente e soprattutto fastidioso: roba per campioni mancati che interessa solo a pochi intimi;
- senza manifestazioni competitive di qualità è auspicabile che si arrivi presto all’ennesimo fallimento!!…compreso quello politico di chi lo sostiene.
Legambiente ImolaMedicina
Per Eddi Dolcetti:
gentilissima Signora Dolcetti,
credo che i numeri vadano ben oltre le 500 presenze. Le posso assicurare che il sabato, nel corso della “4 Ore”, la Tribuna Centrale era pressoché piena, così come c’era molta gente sul Terrazzo della Corsia box, in pit lane e nel paddock. Ovviamente siamo lontanissimi dai numeri della Superbike, ed ancora più lontani da quelli della 200 Miglia targata anni ‘70/’80. E sono perfettamente d’accordo con Angelo Dal Pozzo quando afferma che “lo spettacolo se lo sono goduti in pochi”, perché, dal mio punto di vista, la tipologia della Manifestazione meriterebbe un pubblico più massiccio. Ma tant’è. Sappiamo tutti che, in Italia, le gare che muovono grandi numeri, in termini di presenze, sono tre: F1, MotoGp e Superbike. Ma, nel caso della “200 Miglia Revival”, così pochi non potevano essere, dato che in via Santerno c’erano anziane signore che, sedute e chiacchierando amabilmente, sventolavano il cartello P (di Parcheggio) per indicare un praticello che qualcuno aveva adibito a posteggio.
Tutto ciò premesso, se Lei mi dice che Formula Imola ha chiuso in rosso questo Evento, allora forse è il caso di ripensare all’opportunità o meno della 4° edizione.
Infine, laddove affermo che sarebbe opportuno lasciar lavorare con un minimo di serenità l’impianto, ho anche aggiunto “Ovvio che ci possono essere critiche che vanno prese in considerazione. Ma, un conto è la critica costruttiva, altro conto è la diffusione di notizie basate non sull’oggettività, ma sulla supposizione, notizie che rischiano di creare confusione e, alle volte, anche disinformazione(sia pure in buona fede, come nel caso del comunicato in oggetto).”
Per Bernardo:
chiedo scusa, ma non ho capito la relazione tra la proprietà pubblica dell’Autodromo di Monza ed il fatto che si siano ignorate le bolle sull’asfalto in Parabolica.
Per Mario Zaccherini:
- Se il successo di un Evento si misura dalla presenza di pubblico, allora dovremmo riportarci a casa la F1?
- Che la prosperità delle Aziende imolesi sia frutto della loro capacità e non della presenza dell’Autodromo, mi pare evidente. E’ anche vero che, negli anni in cui Ecclestone non aveva ancora imposto cifre esorbitanti, grandi Aziende imolesi (ricordo, in particolare Sacmi e Coop. Ceramica) affittavano porzioni di Terrazzo Corsia box per allestire hospitality dedicate ai clienti e, casomai, in quel contesto, oltre allo svolgimento di attività di pubbliche relazioni, si concludevano anche affari. Ma il discorso è un altro: l’aspetto economico riguarda l’indotto. E qui i numeri ci dicono che, almeno per il 2011, l’Autodromo ha rappresentato ¼ del fatturato turistico di Imola e Comprensorio. A questo vanno aggiunti 4,5 milioni di Euro di indotto diretto (facchinaggio, pulizie, servizio medico, antincendio, sicurezza, ecc.).
- Sulla questione rumore e non rispetto delle regole, sono in imbarazzo. Mi spiego meglio: nelle giornate non in deroga non si possono superare i 70 db. Questo dice la Legge italiana. Ma la stessa Legge italiana permette la circolazione in strada di moto omologate a 110 db. Dunque ci troviamo di fronte ad un paradosso: le moto possono tranquillamente girare, anche in gruppo, sotto casa di chiunque, con i loro 110 db, ma come entrano in pista (luogo, peraltro, dedicato alla sicurezza), non va più bene.
Per Legambiente ImolaMedicina:
prendo atto della Vostra posizione, ma se questi sono i toni ed i temi, siamo, per quanto mi riguarda, lontani anni luce dalla discussione costruttiva. Esordire parlando di “tifo politico-sportivo” è poco rispettoso nei confronti di tutti. Anche nei confronti di chi, come me, ha sempre stimato Legambiente. In democrazia, il rispetto del prossimo e delle altrui idee, è elemento essenziale. Pur nella legittima non condivisione del pensiero.
Sulla questione rumore non capisco l’imbarazzo.
La legge è chiara e va rispettata.
Se ci sono incongruenze tra una norma e l’altra il Sindaco di Imola, uomo emergente del principale partito che sostiene l’attuale Governo, si adoperi per farle modificare.
Ma fino ad allora le Leggi vanno rispettate. Punto e a capo.
Cara Deanna, cerchiamo di fare un salto di qualità per elevare il livello della discussione.
Proviamo a mettere on line i seguenti dati:
1) Bilancio Autodromo
2) dati ufficiali sul turismo
3) impatto sul territorio (mi sembrano veramente tanti 4.5 milioni, ma posso sbagliare)
4) sul rumore posso dare un contributo. Oltre ai regolamenti esiste una Direttiva Europea, che potete trovare tutti collegandovi a questo link http://www.europarl.europa.eu/factsheets/4_9_5_it.htm che pone dei limiti ben precisi.
Concludo con una considerazione personale: se il turismo e attività colleterali trovano così forti energie dall’autodromo penso che dovrebbero anche accollarsi i costi e non solo i benefici.
Ancora uno spunto: nel mondo dello spettacolo la prima valutazione sul successo o meno di un evento è legata alla partecipazione del pubblico. La qualità dello spettacolo è una cosa soggettiva, ma un teatro pieno o vuoto o semivuoto è oggettivo.
Ps
Rimane il fatto che se si risolvesse il problema del rumore e del rispetto delle regole finirebbero quasi tutte le polemiche. In fondo al Sindaco si chiede solo di avere, nei confronti dei concittadini, la stessa sensibilità dimostrata, sia pur tardivamente, nei confronti degli animali dei circhi.
Mario Zaccherini
Gentilissima signora Deanna
non ho detto che Formula Imola ha chiuso in rosso l’evento”200 Miglia Revival”,semplicemente perchè non conosco le dinamiche economiche delle attività motoristiche.Anzi, avevo un’unica certezza e Lei me l’ha demolita.Il Dott.Montroni e il Dott.Selvatico Estense,in Commissione Autodromo, hanno sempre sostenuto che la SBK
ha un ritorno molto positivo per la città,ma per la società è un costo che si è tradotto,per il 2011,in circa 250.000 € (se non ricordo male).Oggi Lei mi dice che nel 2012 la manifestazione ha raggiunto più o meno il pareggio,ed è un grande risultato.Questo significa che senza l’asfalto da rifare e con le gare in pareggio,quest’anno avremo un bilancio positivo.
Per quanto riguarda il rumore,se davanti a casa mia passano un gruppo di 10 moto una volta o due al giorno, i decibel di media giornaliera saranno 65(per dire).Se ne passano 50 per 10 ore di seguito, come in autodromo,la media sarà 90.Quindi nè imbarazzo nè paradosso,soltanto calcolo matematico ,anzi logaritmico, infatti ogni 3db raddoppia l’intensità del rumore.
Per Scott
La informo che il Sindaco si sta già adoperando per modificare la legge (non le incongruenze).Lunedì sera al centro sociale di Zolino ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di raddoppiare le giornate in deroga al rumore ,intervenendo sulla legge.Da 30 come sono previste oggi e come erano più o meno rispettate fino al 2009, a 60. Praticamente si legalizza la situazione che abbiamo oggi.D’altra parte una soluzione all’inquinamento acustico bisognava trovarla.Si poteva puntare sulla polifunzionalità, sull’innovazione oppure su un’importante bonifica acustica come era stata sbandierata nel 2011: 4 milioni di euro di investimenti per tutelare i cittadini.Alla fine si è optato per la soluzione che non richiede capacità e competenze e a costo zero:un tratto di penna.Sicuramente ricorda Signor Scott negli anni 80,quando alcune falde acquifere erano inquinate dall’atrazina (diserbante)e il problema fu risolto alzando il limite tollerato.La stessa acqua che il giorno prima era considerata nociva,il giorno dopo,con un tratto di penna, era potabile.Recentemente,sempre con un tratto di penna, è stato risolto il problema dell’arsenico negli acquedotti di 20 comuni italiani.In questa occasione i cittadini si sono ribellati e hanno denunciato il Ministro dell’Ambiente vincendo la causa.Diciamo che la peggior politica italiana,quella volta a vessare i cittadini,sta dilagando.
@Deanna io ho scritto
I paragoni con Monza lasciamoli da parte. Anche Monza come Vallelunga è di proprietà pubblica(ACI).
Il pubblico pensi al bene comune, alla tutela della salute. Di tutti. O c’è un rumore buono ed un rumore cattivo?
Non ho mai parlato di bolle.
Piuttosto la domanda da porsi è questa: è opportuno che un ente pubblico (comune, Con.Ami, Aci etc…) possieda un bene – circuito – che non è indispensabile alla propria attività e che lo pone nella – questa sì indifendibile – posizione di difendere il rumore dell’autodromo (in quanto proprietario) e la salute dei cittadini (in quanto autorità sanitaria locale).
Ecco perchè avevo concluso nel mio precedente post..
Il pubblico pensi al bene comune, alla tutela della salute. Di tutti. O c’è un rumore buono ed un rumore cattivo?
Dispiace leggere che un Sindaco di Imola proponga di risolvere il problema del rumore aumentandone la soglia per legge. Dispiace perchè la nostra città per decenni è stata amministrata molto bene, se non benissimo, ascoltando le persone e cercando sempre e comunque di farle vivere in un ambiente salubre.
Oggi evidentemente la politica la servizio del cittadino è un ricordo, oggi la politica deve asservire altri interessi in contrasto con i nostri.
Ripeto, dispiace dirlo, ma la cultura politica locale ha assorbito, e pienamente interiorizzato, il principio fondamentale del berlusconismo: la depenalizzazione.
Il falso in bilancio è reato? Ed io lo depenalizzo, diceva Silvio.
L’Autodromo non rispetta la legge ambientale? Ed io la cambio, dice Manca.
Non credo che il progetto lugubre di Manca, sicuramente coadiuvato da Marchignoli possa andare in porto per due motivi: 1) le elezioni sono vicine ed Imola è famosa per il proprio livello civico. Sono certo, anzi certissimo, che gli imolesi si riterranno offesi da un Sindaco ed un Onorevole che non vogliono rispettare le leggi della Repubblica e voteranno chi rispetta le norme. 2) Il “problema” rumore è molto serio e la legge, mannaggia sempre la maledetta legge, tutela i cittadini da questo pericolo.
Allego collegamenti dimostrativa di come il problema possa essere affrontato seriamente:
http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/2010/03/24/e4e21de318176292cec77f7eb4f8a5e9_pianostralciorelazione.pdf
http://www.asaps.it/leggi/d_legge/0024.html (qui si parla anche della protezione acutica per scuole e ospedali)
http://www.coopfirenze.it/informazioni/informatori/articoli/4874
http://suapfaenza.racine.ra.it/scaricafile/incontri_tecnici/11_zonizzazione_acustica_Faenza.pdf (come affronta il problema Faenza)
Buona serata a tutti.
Mario Zaccherini
per Eddi Dolcetti
quoto Mario Zaccherini e mi associo alla critica all’approccio ed alla spiegazione.
Mi scuserà, ma quando leggo “D’altra parte una soluzione all’inquinamento acustico bisognava trovarla”, mi vengono i brividi e la pelle d’oca.
Ha ragione Mario: siamo di fronte al miglior interprete del Berlusconismo in salsa PD. Dato che inquino (cioè danneggio la salute dei cittadini) io Daniele Manca, Sindaco e quindi massima autorità sanitaria locale (ma anche padrone dello stabilimento che inquina …), non mi preoccupo di eliminare la causa che crea danno alla salute dei cittadini (che dovrei tutelare …). No, mi adopero per modificare i limiti ….
E questa sarebbe buona amministrazione?
O piuttosto siamo di fronte ad un immenso conflitto di interessi (caro Silvio ti scrivo …) e forse anche di omissione di atti d’ufficio?
Per la sig.a Deanna
Se diventa un torto o un falso immortalare con delle foto i fatti, gent.ma Deanna, ci vorrà concedere di replicare almeno con toni decisi a chi diventa pure cieco di fronte al tifo-politico? Sì, sig.a Deanna, tifo-politico, perchè di questo stiamo parlando, ahimè!!
Ci vorrà concedere dopo oltre trent’anni della nostra vita associativa di perdere la pazienza di fronte a simili accuse? O dobbiamo sempre subire l’arroganza altrui?
Lei sa bene che la nostra è un’associazione che promuove il valore/diritto ambientale come difesa e tutela della salute e della qualità della vita di tutti i cittadini: perciò grande rispetto per le idee di tutti, ma prima vengono i diritti, e spiace molto sentire certe affermazioni pronunciate da un Sindaco, che ha la responsabilità giuridico-istituzionale della salute dei cittadini, fosse anche uno solo! Lo sapeva questo? Oppure pensa anche Lei, come i più, che competa agli organi tecnici o di controllo che rispondono ai nome di ARPA e AUSL?
Il livello di civiltà di un popolo lo si misura dal grado di rispetto delle regole che si è dato per una rispettosa convivenza civile: quale pensa sia il nostro? Lo scenario quotidiano che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno? Pensa che sia un problema solo politico-istituzionale? Oppure concorda con noi che è figlio di quello che siamo? Un semplice e risolvibile problema come la gestione
dell’autodromo di Imola ne è l’esemplificazione! Ma come avrà modo di verificare, diverrà un tema elettorale per avere più o meno voti, e non una questione di diritti per la convivenza civile. Risultato: la classe politica italiana, è figlia di quello che siamo, o almeno della maggioranza di coloro che si offendono quando all’estero ci chiamano, MAFIOSI!!!
N.B.: dal dizionario Zingarelli, MAFIOSO: “persone unite per conseguire o conservare con ogni mezzo i propri interessi particolari, anche a danno di quelli pubblici”.
Pensiamo forse che rompere i timpani per oltre 150 gg.all’anno a dei comuni cittadini sia un interesse pubblico prioritario rispetto alle conseguenze socio-sanitarie?
Buongiorno a tutti,
allego un ulteriore studio sugli effeti nocivi del rumore pubblicato sul sito dell’Arpa Emilia-Romagna:
http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/rumore/rumore_rn/RN_Ispra_rumore_report_2010_Giu2011.pdf
Mario Zaccherini
Per Scott:
il mio imbarazzo scaturisce dall’incongruenza tra le varie Leggi. Da una parte non si possono superare i 70 db, dall’altra (vedo dal link che ha messo Mario) la Direttiva europea dice che le moto possono raggiungere un massimo di 80 db, dall’altra ancora, in Italia, si omologano moto anche con oltre 100 db. Insomma, il caos totale.
Ma sono assolutamente d’accordo con te. Le Leggi vanno rispettate e, se obsolete, aggiornate.
Per Mario Zaccherini.
1) I bilanci sono pubblici.
2) I dati ufficiali sul turismo sono presenti sul sito della Stai.
3) I 4,5 milioni di euro (indotto diretto originato dall’Autodromo sul territorio) sono stati dichiarati dal Direttore generale di Formula Imola, Pietro Benvenuti.
4) Dal link che hai messo, leggo che la Direttiva europea fissa ad 80db il limite massimo per le moto. In Italia vengono omologate anche oltre 100 db.
5) Il settore motoristico ha meccanismi totalmente diversi da quello teatrale. Sembra un paradosso, ma una gara senza pubblico può rappresentare un utile per l’Azienda. Come una, con grande affluenza, può rappresentare una rimessa (vedi Sbk).
6) Sono d’accordo con te. Occorre giungere al rispetto delle regole.
Per Eddi Dolcetti
Gentilissima Signora Dolcetti,
non intendevo assolutamente demolire la Sua certezza: anche io confido nelle parole del dottor Montroni, e del dottor Selvatico Estense, i quali credo sappiano ciò che dicono. Sono io, idealmente, a classificare la Sbk come una piccola perdita, facendo il confronto con quanto potrebbe costare un investimento pubblicitario che dia visibilità mondiale all’Impianto e alla Città.
Sul rumore non posso che rimandarLa a quanto sopra. La cosa paradossale è che, se per assurdo, questi 50 motociclisti decidono di girare per otto ore attorno a casa Sua o mia, sono comunque in regola. Ma se entrano in pista, allora deve scattare la deroga.
Per Bernardo
Ero io a parlare delle bolle sull’asfalto a Monza. Non ci siamo capiti …
Per Legambiente ImolaMedicina
Mi spiace, ma non posso essere d’accordo. Quando si fotografano tribune chiuse, zone interdette al pubblico o delimitate dal cantiere, il tutto per suffragare la tesi che non c’era gente, dobbiamo, giocoforza, arrenderci di fronte al fatto che di errore trattasi. Che poi sia stato fatto in buona fede, perché, forse, non ci si è informati, è un altro discorso.
Mi spiego meglio: affermare che sono foto riferite ad una Tribuna chiusa, ad una zona interdetta al pubblico e ad un’altra chiusa per via del cantiere non è né tifo politico né arroganza. E’ una rilevazione dei fatti. Questo, mi concederete, è oggettivo.
In ogni caso resto del parere (ovviamente opinabile) che un’Associazione seria come la vostra dovrebbe avere un approccio più soft, anche in caso di provocazione. Le ragioni, condivisibili o meno, non si portano avanti con linguaggio che rischia di cadere nell’offensivo.
Cara Deanna tu scrivi:
Sul rumore non posso che rimandarLa a quanto sopra. La cosa paradossale è che, se per assurdo, questi 50 motociclisti decidono di girare per otto ore attorno a casa Sua o mia, sono comunque in regola. Ma se entrano in pista, allora deve scattare la deroga.
Giusto. Ma per strada il limite di velocità è 50 km orari vicino ai centri abitati, ergo il rumore sarà corrispondente. In pista, giustamente, non ci sono limiti di velocità e quindi il rumore di 50 motociclisti che sgassano è Nvolte più alto – e quindi necessita di deroga – .
Cara Deanna, un paio di domande riguardo le tue risposte.
1) I bilanci sono pubblici.
Dove li posso trovare?
2) I dati ufficiali sul turismo sono presenti sul sito della Stai.
Non trovo dati nello specifico sui benefici dell’attività motoristica in relazione alle presenze alberghiere.
3) I 4,5 milioni di euro (indotto diretto originato dall’Autodromo sul territorio) sono stati dichiarati dal Direttore generale di Formula Imola, Pietro Benvenuti.
Mi sembra un po di parte per essere considerato una persona che da dati attendibili. Se però è stato effettuato uno studio sull’indotto diretto originato dall’Autodromo, lo leggerei molto volentieri.
Grazie mille.
Cari amici, pensavo che la discussione fosse chiusa, ma mi sbagliavo.
Qualche suggerimento: 1) i bilanci si possono richiedere alla Camera di Commercio di Imola 2) sui dati turistici il caos spesso trionfa. Negli ultimi giorni il Presidente Ascom (Danilo Galassi) ha affermato, di seguito il link, che eventi come la superbike (ci hanno spiegato che produce passività per l’Autodromo) non portano molto turisti ad occupare camere d’albergo, ma solo ad incrementare le vendite di beni alimentari.
http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2012/10/08/783387-male_arrivare_secondi_mondiale.shtml
3) se invece vogliamo parlare di numeri certi, ecco i risultati di Formula Imola dal 2008 ad oggi:
2008 (-844.618)
2009 (-2.042.968)
2010 (-93.959)
2011 (-772.883)
Aggiungo che il capitale sociale è di 5 milioni di euro.
Diciamo la verità, se parlassimo della Sicilia ci indigneremmo davanti a tale sperpero di risorse pubbliche, ma qui……….
Poi manca un’ambulanza, poi i genitori vanno a tinteggiare le scuole perchè mancano i fondi, poi la nostra Ausl è la maglia nera per tempi d’attesa, ppi…poi…poi
Mario Zaccherini
Legambiente prima, immortalando lo “stato dell’affluenza delle masse”, anche dove il pubblico poteva affluire cara Deanna, poi riportando il significato del termine mafioso, aveva dato lettura della febbre segnalata dal termometro dell’autodromo, confermata da Mario con gli impietosi bilanci in rosso della società pubblica che lo gestisce!
Gentile Deanna, non mi pare proprio che Legambiente abbia usato un linguaggio offensivo: ha letto i fatti.
Offensivo è chi utilizza il denaro pubblico in questo modo e chi giustifica tutto ciò per interessi particolari!!!
Aggiungo alcune ulteriori riflessioni all’interessante confronto. Immagino che l’entità dei disavanzi di gestione riportati da Mario Zaccherini siano tratti dai Bilanci depositati. Domanda: in tali bilanci sono ricompresi gli interessi per i capitali investiti dal Comune? Dato che non sono soldi movimentati dal gestore mi viene da pensare di no e se così è, la situazione è ben più grave. Ritengo che un’amminstrazione trasparente dovrebbe esprimere un bilancio “pubblico” sull’attività, un bilancio che prende in considerazione sia gli aspetti finanziari diretti e indiretti (indotti), sia gli aspetti sociali ed anche quelli d’immagine. Non serve un genio per questo lavoro, da anni questi bilanci vengo redatti per attività ben più complesse (bilanci sociali). Se non viene prodotto (amesso che non sia stato fatto) non si può fare a meno di pensare che si teme un risultato paurosamente negativo. Infine riprendo alcuni passaggi di Zaccherini. Stiamo tutti prendendo atto della gravità della situazione economica e, consentitemelo, anche sociale. Il cosiddetto ‘modello di sviluppo’ è messo in discussione perchè ha preso una deriva evidentemente negativa e non può rispettare le promesse (lavoro, sanità, qualità della scuola ecc.). Dovremo o no cominciare a ripensare le scelte e gli obiettivi dandoci delle priorità? E da dove cominciamo se non dalla ‘cosa pubblica’, ossia dalla destinazione delle risorse economiche di tutti noi? Infine, per arricchire il confronto, invito a leggere gli scritti di Cacciari, Zanelli ed altri, pubblicati in http://www.leggilanotizia.it. Grazie per lo spazio, Luca Bartolucci
Qualcuno ha insegnato che il bello, ciò che colpisce, che è importante ecc. NON E’ PURTROPPO LA NATURA, e tutti si sono adeguati.
Per quanto riguarda il nostro governo regionale, smettiamola di credere di essere in un’isola felice.
Dobbiamo unirci per una rivoluzione culturale impartendo lezioni a chi ci governa.
Io sono sempre pronta !
Oriana
@ Luca, ti confermo che i dati pubblicati sono ufficiali in quanto presenti sui bilanci di Formula Imola.
Il tuo ragionamento sul modello di sviluppo mi trova concorde al 100% al punto di trovarlo quasi banale e vengo subito alla spiegazione del termine “banale”.
Oltre due anni fa venne fatto presente, ad una persona molto, molto in alto ad Imola, che gli indicatori macroeconomici del territorio facevano presagire l’arrivo di una bufera epocale che avrebbe modificato pesantemente il quadro del Circondario.
Era banale perchè persone normali vedevano dove la politica non riusciva o non voleva vedere. A questa persona, pagata per tutelare il bene comune, venne illustrato, entrando anche nei particolari, cosa sarebbe accaduto e cosa, sempre per noi persone banali con pensieri banali, bisognava fare subito.
Si vede che anche le cose banali ed ovvie a volte non fanno breccia perchè, sempre questa persona, ci rispose con un sorriso di scherno………..
Il problema, Luca, è che ancora oggi chi ci governa pensa che la crisi sia passeggera e che lo sviluppo economico possa riprendere sempre all’interno dello stesso modello (cemento e motore a scoppio).
Siamo fuori dal mondo: hai ragione quando sostieni che dobbiamo darci delle priorità, non abbiamo alternative.
Dobbiamo essere maturi ed ammettere che il futuro sarà meno “ricco”, per come il termine ricchezza viene inteso all’interno del modello capitalistico consumistico (più il secondo del primo).
Ma siamo così certi che se domani, temo già oggi, avremo meno risorse da destinare al consumismo saremo meno felici? E’ l’Iphone cambiato ogni due anni che dona felicità? Andare a Milano Marittima tutti i we? Acquistare la borsa firmata 1000 euro (contro un valore d’uso di 30)?
Ovviamente, e banalmente, le risposte sono dei no perchè la felicità non si può misurare in base agli euro che abbiamo in tasca.
Dobbiamo cambiare tutti!
@ Oriana: siamo stati in un’isola felice, ma ormai è il ricordo mitologico di una regione governata da galantuomini che mettevano i bisogni delle persone davanti a tutto.
Ora, scusate la lunghezza dell’intervento ma certe cose vanno dette, esistono meccanismi, legittimi dal punto di vista della legalità ma che fanno inorridire i cittadini normali, medianti i quali una qualsiasi consigliera regionale può, mediante il rimborso kilometrico, “guadagnare” l’equivalente dello stipendio di un povero operaio.
Rivoluzione culturale, non abbiamo alternative, dobbiamo bonificare tutto il mondo della politica e di chi ci amministra,
Possiamo farcela, Oriana, possiamo farcela, dipende solo da noi.
Buona sera a tutti.
Mario Zaccherini
Ho appena letto tutta la storia dei pro e dei contro: alcune considerazioni personali.
Interessante, come è stato detto da altri, che i dati sull’indotto siano stati rilevati da parte interessata! Mi si vorrà perdonare la franchezza ma in assenza di documentazione ritengo si possa parlare di materiale dubbio! E mi sto trattenendo.
Certa è invece l’uscita che, con ogni probabilità, sommando anche il 2012, supererà i 4 milioni di euro. E non vorrei essere nei panni degli azionisti che hanno investito nel capitale sociale di Formula Imola! Aih, mi dicono che hanno comprato anche a mio nome! Ne azzeccasi una!!
Aggiungiamo anche i 650.000 spesi per l’erigendo museo (il 7% dei trasferimenti dallo stato nell’anno 2012 alla nostra città) e la cifra si fa interessante. Cosa si potrebbe fare con tale cifra la lascio alla fantasia individuale. Io penso alle associazioni umanitarie che non riescono più a soddisfare le richieste di un pasto caldo a chi non può permetterselo e penso ad un dato in crescendo nonostante gli ottimismi e non riesco a sorridere. Poi penso alle scuole (6 scuole) nelle vicinanze della pista che non riescono a tenere le lezioni come si dovrebbe. Poi penso al Parco delle Acque Minerali nella pratica perduto per tante, troppe giornate. Poi penso alle giornate ecologiche che ci costringono (giustamente!?) a piedi mentre gli svizzeri vengono qui a correre perchè a casa loro non è permesso (ora si che sorrido).
Senza offesa per nessuno e lo dico con tutta sincerità ma dove sta scritto che il Dott. Montroni e il Dott. Selvatico sanno quello che dicono? Sto osservando una marea di dottori che bazzicano nel centro di Roma e in campo nazionale e guardate dove ci hanno portato: mi è concesso qualche dubbio? No?
In fine penso alla tristezza di chi ha commesso un grosso errore e non riesce ad ammetterlo come ho scritto all’assessore Campagnoli: la qualità della persona si manifesta nella denuncia dei propri errori non nella vanagloria delle proprie azioni.
Da un lato certezze e numeri, dall’altro proclami e ritorni nostalgici. Il problema autodromo è serio e qualcuno, prima o poi, dovrà pagare.
ERRATA CORRIGE.
Egr. Sig. Magnani, Montroni è solo Sig. Montroni (neanche cittadino, titolo onorifico nella francia di fine 18° secolo). Nell’accezione latina di senior (anziano saggio)ci può stare.
Libertè, Egalitè, Fraternitè. Guerre.
Per chiarezza il Sig. Montroni è un perito elettromeccanico, o similari.
Attualmente ricopre il ruolo di Presidente Con.Ami Imola, Consigliere Hera Spa, Consigliere Acantho Spa, Consigliere Hera Comm Marche.
Più di altri politici testimonia quanto la scuola italiana sia decaduta.
Ad un giovane che volesse ricoprire anche un solo ruolo, tra i tanti ricoperti dal Sig. Montroni, verrebbe richiesta una laurea brillante in discipline economiche seguita da uno o più master, mentre con un semplice diploma anni 70, anche non di indirizzo economico, evidentemente si raggiunge una conoscenza equipollente.
Miracoli della politica.
Caro Mario,
è vero tutto quello che dici … ma mi permetto di aggiungere che il Sig. Montroni è almeno una spanna sopra tutti gli altri componenti della Giunta ed annessi e connessi (leggi partecipate varie) …. Sindaco compreso.
@ Almeida, è innegabile che paragonato a Manca, Marchignoli, Pariani, Castellari e la lista potrebbe prolungarsi all’infinito, Montroni sia una spanna sopra.
Probabilmente, con il senno di poi, se dopo Marchignoli il sindaco fosse stato il Sig. Montroni Imola avrebbe avuto meno problemi.
Una chicca per tutti: pensavo di avere il Sig. Protagora in esclusiva su PensieriDemocratici, invece…………
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1794901&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=bersaniani&titolo=Bersaniani%20off-shore
OOOps! Absit injuria verbis! Nooo..No! Non è assolutamente detto che la mancanza di titoli accademici non possa consentire la salita sull’ascensore sociale, anzi. Marconi, mai laureato, ha ricevuto il Nobel per la fisica (1909). Guai a pensare che non si possano governare materie complesse se non almeno baccalaureati. Io ne ho fatto semplicemente una questione di forma richiamando il Sig. Cittadino Magnani ad una corretta dichiarazione. I meriti si ottengono su diversi campi, accademici, del lavoro attivo, della politica proattiva. Ad esempio Scilipoti è Onorevole Dottore specializzato in agopuntura. Ho voluto semplicemente mettere a posto le cose per evitare sciocchi fraintendimenti. …sì però, visto il cursus honorum del detto (Ex PCI.. etci etci..)gli chiederei di adoperarsi per gli ex PCI….etci…etci ovvero la, più risicata di un tempo, maggioranza dei cittadini (oggi con una poderosa spolverata di ex DC) che gli hanno offerto l’ascensore. (Altrimenti occorrono per il detto i servizi di Amplifon per evitare che al disagio si aggiunga il disastro).
Cittadino e basta. Sempre Guerra.
Appello ai Sindaci e ai consiglieri comunali dei Comuni soci di CON.AMI.
Letta l’intervista, sul RdC-Imola, al sindaco di Imola Manca, dopo la riunione della commissione autodromo di ieri 9 novembre: auspichiamo che il buon senso di tutti i consiglieri comunali presenti nel Circondario Imolese prenda atto che:
- questa struttura non deve andare avanti in perdita all’infinito (oltre 4 milioni di euro dal 2008 al 2012),
- non si può continuare a vivere di nostalgia e immagini che non esistono più,
- i soldi di CON.AMI sono di tutti i cittadini dei 23 Comuni soci,
- esistono diritti prioritari, quali la tutela della salute dei cittadini che risiedono e operano intorno alla struttura, che quasi ogni fine settimana devono subire, impotenti, rumori insopportabili per le intere giornate, non consentiti in altri Paesi, a vantaggio del divertimento di pochi.
Chiediamo pertanto di non avallare eventuali proposte in cui CON.AMI non si impegni a ritorni economici certi per la gestione dell’autodromo, ma soprattutto fornisca garanzie di una drastica riduzione del numero delle manifestazioni motoristiche, le quali devono essere di qualità e di livello tale da suscitare un interesse di massa dei cittadini appassionati, escludendo a priori quelle amatoriali e storiche prive di qualsivoglia rispetto delle emissioni di rumore e gas di scarico previste dal codice della strada e/o normative in materia.
Legambiente ImolaMedicina
In effetti è abbastanza incredibile come gli altri Comuni di Con. AMI (Sindaci, Giunta, Consigli Comunali … e cittadini) non dicano mai niente su queste operazioni in cui il Con.AMI fa da scialuppa di salvataggio del solo Comune di Imola.
Non c’è solo l’autodromo: Area Blu investe nella riqualificazione urbana e nella manutenzione ad Imola, l’Osservanza è ad Imola, lo Scalo Merci era ad Imola …