IMOLA: CAOS AUTODROMO

Lunedì 26 marzo 2012, presso l’Autodromo di Imola, organizzata dai Forum locali si è tenuta una serata tematica dedicata al presente ed al futuro del prestigioso impianto.

Per l’occasione il tavolo dei relatori era decisamente di alto livello: il Sindaco Imolese Daniele Manca, l’assessore Monica Campagnoli, l’assessore Raffaella Salieri ed il Presidente di Formula Imola Umberto Selvatico Estense.

Davanti ai qualificati relatori un numerosissimo pubblico composto da oltre cento persone, equamente divisi tra pro e contro impianti.

Per chi è interessato ai contenuti della serata sono stati pubblicati tutti i video relativi.

Proprio visionando i video il lettore interessato può farsi serenamente un’idea dei contenuti presentati: mi permetto solo di segnalare che quando la politica permette, liberamente, ai cittadini di interagire ed intervenire la risposta non manca.

Personalmente, tornando ai contenuti, mi pare che, pur nella bellezza della serata, qualche elemento non sia stato valutato nella giusta maniera. Intanto i fallimenti multi milionari del passato, anche quello recente, non sono stati motivi, ma, cosa ancora più grave, è mancato un ragiomento di tipo economico a supporto dei nuovi milioni di euro destinati all’impianto imolese.

Se invece di un’assemblea di cittadini ci fossimo trovati in un’assemblea di una società molto probabilmente, davanti ai costi in rosso milionari a carico della comunità, il Cda salterebbe. Mi rendo conto che sia difficile paragonare la proprietà pubblica a quella privata, ma quando non si è in grado di presentare piani industriali e i bilanci sono sempre in affanno forse la cosa migliore e quella di smettere di giocare agli imprenditori e tornare a fare i semplici amministratori.

Servirebbero competenze e rigore amministrativo, per esempio quello utilizzato, sempre nella nostra città, per “tagliare” risorse alla sanità; ecco, visto che parliamo di quattro ruote, sono certo che se si utilizzassero gli stessi principi che hanno portato all’abolizione della famosa ambulanza di Medicina, verrebbe tagliato anche l’Autodromo e con esso tutte le numerose perdite annuali. Invece accade il contrario: milioni di euro per l’Autodromo in perdita e meno soldi a favore della sanità.

Comunque la serata è stata veramente bella e degna di essere ripetuta il prossimo anno.

Dicevo splendida serata purtroppo macchiata da una caduta di stile di Daniele Manca durante la chiusura: caduta probabilmente causata dalla stanchezza (27 minuti di discorso introduttivo e 26 per quello conclusivo).

Durante il fine serata ha cominciato ad attaccare a più riprese Andrea Zucchini, il Vice Presidente del consiglio Comunale, ma la cosa non deve sorprendere in quanto Manca è già in campagna elettorale per il 2013 e quindi non mi scandalizzo. La cosa grave, potete visionarla nel filmato intitolato “Conclusioni Sindaco Manca”, nasce quando evidenzia che Zucchini abbia ancora una dichiarazione dei redditi a zero (potete vedere dal 13′ 10”). Cosa significa, perché Manca ha voluto sottolineare che Zucchini non ha reddito? Zucchini è uno studente, non mi sembra strano che sia a reddito zero. Mi domando: forse una persona a reddito zero vale meno di un sindaco? Tutti gli studenti sono degli zero, socialmente parlando, perché non hanno reddito? Il valore di una persona è data dal suo 101? Un povero ha meno diritti di un ricco? A Imola, purtroppo, abbiamo circa 10000 disoccupati, hanno la stessa dignità del sindaco o un pò di meno? E i pensionati, tanto bistrattati dal governo Monti, sono da rottamare, o possono esprimere anche pareri?

Decisamente è stata un’uscita infelice che mi costringe, per la prima volta, a criticare Daniele Manca.

Questa è stata la nota negativa della serata, non tanto il fatto che il Sindaco non abbia risposto alle domande più “difficili”, poste in continuazione nei minuti finali.

Sono certo che la scivolata sia figlia della stanchezza e che nei prossimi giorni partiranno le scuse, non tanto a Zucchini, ma a tutte le persone del Circondario che sono costrette a vivere con frazioni della dichiarazione dei redditi di Daniele Manca.

Mario Zaccherini

Di seguito i video della serata partendo da quello “incriminato”

VIDEO INTRODUTTIVO

INTRODUZIONE DI MONICA CAMPAGNOLI

DANIELE MANCA ILLUSTRA PRESENTE E FUTURO DELL’AUTODROMO IMOLESE

INTERVENTO SELVATICO ESTENSE E RAFFAELLA SALIERI

PRESENTAZIONE PROGETTO MUSEO AUTODROMO

INTERVENTO AMILCARE TOPI

INTERVENTO PAOLO PALMONARI

INTERVENTO ALFREDO SAMBINELLO ED ALTRI

INTERVENTI (NOFERINI, SARTONI, ZUCCHINI, MONDINI, ZACCHERINI)

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  1. Guerrino Frontali says:

    Ma che diamine! Volete che si perda questa occasione irripetibile di garavellare quattro scudi? I bandi sono bandi: come i treni se non li prendi passano, vanno da altre parti.
    Vogliamo perdere l’occasione di garavellare 900.000 Evri per fare una cosa, sì vabbè dobbiamo aggiungere 600.000 Evri,per fare una cosa che non serve a nessuno se non a chi li incasserà qvesti Evri?
    Probabilmente sono già stati prodotti (e pagati) progetti, programmi, businessplan (attenti ai busi)che dimostrano la necessità, indespensabilità, improcrastinabilità, l’assuluta inderogabilità della costituzione ad imola (minuscolo)del museo di non so cosa, basta che ci sia!
    Al solo annuncio le agenzie di viaggio e gli alberghi sono costipati di prenotazioni, dall’oriente e dall’occidente! (..vedi caro amico cosa ci tocca inventare..)
    Fischiaaa !!!!
    Sì, però questo polo attrattivo dovrà essere corredato di pezzi da museo e da personale di accoglienza, di guida e sorveglianza, di mantenimento del decoro.
    Nel bando questi costi non erano compresi, sperimao che le frotte incontenibili di visitatori ci consentano di sostenerli.
    Oppalalà!?
    Ma a me di Mordano che me ne deve fregare, sono robe di Imola. Sì però qvei 600.000 Evri può darsi che escano anche dalle tasche del CONAMI? Se è così c’entro un pochino anch’io. Ecchè cappero! A quando un museo del Melograno a Bubano?
    Siamo seri, suvvia!
    Vedete, sono sufficientemente anzianotto da capire che gran parte degli investimenti delle P.A. derivano da “bandi”, europei, nazionali, regionali: sì però le cose si fanno e i soldi si spendono se ce ne è bisogno.
    Vi lascio perchè ho al telefono un mio conscente equadoregno che mi chiede informazioni sul MUSEO dell’autodromo.
    Frat. Guerra

  2. Mario Zaccherini says:

    La cosa che lascia perplessi, forse sto diventando qualunquista antipolitico o chissà cosa, è che i nostri politici, quando devono toglierci o ridurci dei servizi, usano la calcolatrice e, dopo la virgola, arrivano ai micron per spiegare, quasi con le lacrime agli occhi, che sono obbligati, ma la colpa è della Provincia, della Regione, del Governo oppure, questo è lo slogan, perché ce lo chiede l’Europa.
    Probabilmente, visto che il finanziamento maggiore arriva dall’Europa, questo investimento è assolutamente centrale per alleviare il problema occupazionale nel quale versa il nostro Circondario.
    La colpa, pensandoci bene, non è tanto della politica, ma dei cittadini in quanto fanno/facciamo ancora fatica a capire che i 900000 euro non li ha regalati Babbo Natale, ma semplicemente sono partiti da Roma (figli delle nostre tasse) arrivati a Bruxelles per poi ritornare a casina.
    Ai 900000 eurini vanno aggiunti i 600000 stanziati dal Comune Imolese (purtroppo, come ha detto Manca, quei soldini, anch’essi “nostri”, non possono essere utilizzati per altri scopi, ma solo per il museo………mah….intanto il Cimitero crolla.).
    Come vedi, caro Guerino, tra l’Europa ed i misteri dei bilanci, non esistevano alternative: o il museo o morte!
    E così sia!
    A questo punto sarebbe stato bello che Manca, la Salieri o Estense avessero spiegato, con lo stesso rigore della Fornero , via, anche con le stesse lacrime, per esempio quante persone prevedono che passino ogni anno dal museo perché non oso pensare che l’investimento sia immotivato (chi di dovere si sarà reso conto che il mercato dell’Autodromo abbisogna di un museo, come quando un’azienda compra una macchina utensile nuova o un nuovo trattore perché, numeri alla mano, ci si è resi conto dell’utilità).
    Dall’utilità, motivata, dell’investimento il passaggio successivo è chiedersi, non dimentichiamo che il 150000 eurini sono sempre nostri, i tempi del ritorno dell’investimento, quanta occupazione, diretta ed indiretta, apporterà e, ancora più in generale, se i finanziatori, noi, godremo dei benefici.
    Se fossimo soci dell’azienda Comune di Imola, e lo siamo, dovremmo porci queste domande.
    Forse le risposte sono già nei nostri cuori.

    Mario Zaccherini

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