L’AMAZZONIA CHE E’ IN NOI By MARIO ZACCHERINI

Mentre la piccola “Primavera” dei Diritti imolese sembra soccombere, dopo la sostituzione dell’Assessore della Città Metropolitana Conti, e del ritorno di fiamma tra Merola e Daniele Manca, altre nubi si addensano sulla ormai ex ridente città sulle rive del Santerno.

Davanti ad un Merola, a cui Giorgio Laghi ha consegnato il “Premio Sceneggiata 2016″, ancora sotto gli effetti dei festeggiamenti post elettorali, il nostro Daniele, armato di palette e secchielli ha mostrato come si possa ancora scavare, spostare, cementificare trasformando Imola in quello che Brasilia è per il Brasile.

In effetti il paragone non è male: Imola ormai è invasa da erbe, arbusti selvatici, vegetazioni parassitarie e, fatemelo dire, una classe politica che teme solo il napalm e la Magistratura (come tutti i comuni mortali…sia chiaro). Perché non temono lo strumento democratico dei cittadini, ovvero la “gabina” elettorale di berlusconiana memoria? Eh, eh, eh, per il semplice motivo che il nuovo Sistema Elettorale trarrà spunto dai richiami Evangelici di Gesù “beati gli ultimi perché saranno i primi”, quindi prima si voterà poi verrà scelto il modello che meglio riassume il volere popolare. Ovvero se il Pd vince, potrebbe succedere, gli accidenti prendono anche ai tacchini, si applicherà la Democrazia! Nel caso dovesse non vincere, considerando che siamo un paese ad alta densità religiosa, si applicherà il Vangelo. Tarozzi, per evitare incertezze, ha aperto un’altra pagina su Fb “Tarozzi Asceta” che, assieme a quelle “Tarozzi Politico”, “Tarozzi Renziano”, “Tarozzi Bersaniano” completa e sintetizza la complessa personalità del simpatico concittadino.

Lo ammetto, da quando il “Tarozzi Multiuso” ha brillantemente sintetizzato la funzione economica, culturale e storica dell’Autodromo di Imola ho cominciato a prenderlo in simpatia. Fino ad allora pensavo fosse il solito funzionario partitico che, come un pappagallo amazzonico, ripeteva in continuazione il pensiero del capo, invece è un simpatico umorista che in pochi anni potrebbe riscuotere successo anche a livello nazionale.

Il mio è un augurio.

Se veramente fosse un politico al servizio dei bisogni dei cittadini (anch’io faccio battute) avrebbe avviato una riflessione del tipo:

“Cari cittadini, Imola, anno dopo anno, ricorda sempre di più un borgo amazzonico non solo per la vegetazione che ormai ha invaso strade, rotatorie e cimiteri, ma anche per le malattie mortali che, assieme alla disoccupazione imperante, stanno uccidendo la nostra comunità. Anche per il 2015 il sistema sanitario regionale mette la nostra Ausl ai vertici come mortalità per problematiche polmonari (non tumorali), una situazione ormai incancrenita sulla quale non si vuole intervenire con studi approfonditi per individuarne le cause. Mi sembra del tutto evidente che l’aria che respiriamo presenta qualche cosa che un tempo sarebbe stato definito “aria di palude”, aria che uccide nel silenzio delle istituzioni. Cari cittadini, le brutte notizie non sono finite, sempre i dati regionali ci segnalano che il nostro territorio sta consolidando un altro triste primato, ovvero quello della mortalità femminile legata all’Alzheimer. Nel 2014 e 2015 l’Ausl imolese ha, purtroppo, registrato il record femminile di mortalità standardizzate su tale morbo.

Certo, due anni sono pochi per sentenziare certezze, ma almeno un dubbio, aria-polmoni-alzheimer, dovrebbe nascere. Già questa situazione è allarmante, ma non descrive in maniera esaustiva la realtà del territorio. Sempre dalla regione, guidata dal Pd, ci arrivano dati imbarazzanti relativi agli anni medi di vita potenzialmente persi (calcolati sul triennio 2013/2015), su traumatismi, avvelenamenti e conseguenze di cause esterne (cod. ICD-IX: S00-T98). Per le femmine risulta di oltre 27 anni…….. (a Imola “gira” una leggenda di numerose morti legate ad eventi traumatiche, se ne avete voglia verificate tra le cause se li trovate……leggende, fantasie, maldicenze…chissà).

Suggerisco ai lettori di salvare questi dati perché, come risaputo, il Pd ha deciso, anche se non ancora affermato pubblicamente, di chiudere l’Ausl imolese per cui, nella migliore delle ipotesi, avremo i dati ancora per il 2016, poi la situazione imolese confluirà in quella dell’Ausl Bologna.

Esiste una soluzione? Solo una, nel 2018 se ci faranno votare e se tutti i cittadini onesti saranno un pò meno egoisti dando un esempio ed uno stimolo al popolo del non voto.

Mario Zaccherini

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Filed Under: Diritti civili e libertà personali

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