IMOLA 2012: UNA SINISTRA CHE FA PIANGERE By MARIO ZACCHERINI

Pensieri Democratici non è un sito giornalistico, non lo è mai stato e mai lo sarà. E’ uno spazio democratico dove i cittadini, tutti senza distinzioni, possono, se lo desiderano, comunicare, proporre e criticare. Per questo motivo, riferendomi agli avvenimenti accaduti il 27 giugno in Consiglio Comunale ad Imola, non scriverò un resoconto in quanto, tale compito, è di competenza dei giornalisti.

A questo proposito, per chi non fosse informato, allego qualche link di sicuro interesse:

www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2012/06/28/735961-societa_scopo_consiglio_dice.shtml

www.corriereromagna.it/imola/2012-06-28/la-societ%C3%A0-strumentale-voluta-da-manca-benicomuni-passa-tra-fischi-e-urla

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/28/imola-comune-esternalizza-tutti-dipendenti-bagarre-in-consiglio-vergogna/277998/

Arrivati a questo punto, avendo seguito in diretta il Consiglio Comunale, penso di poter esprimere qualche pensiero personale relativamente agli interventi ascoltati. Parole in libertà, messe come capita.

PARTE DEL PREAMBOLO DELLO STATUTO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA:

Il Partito della Rifondazione Comunista–Sinistra Europea è libera organizzazione politica della classe operaia, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e degli uomini, dei giovani, degli intellettuali, dei cittadini tutti, che si uniscono per concorrere alla trasformazione della società capitalista al fine di realizzare la liberazione delle donne e degli uomini attraverso la costituzione di una società comunista. Per realizzare questo fine il PRC-SE si ispira alle ragioni fondative del socialismo, al pensiero di Carlo Marx. (tratto dal preambolo dello Statuto di R.C.).

DONATELLA MUNGO (ASSESSORA RIFONDAZIONE COMUNISTA IMOLA): le uniche cose di comunista, sentite durante il suo intervento, sono state le note del vecchio inno dell’Unione Sovietica irradiate da parecchi telefonini.

RAFFAELLA SALIERI (ASSESSORA PD): posizione condivisibile ed equilibrata. Poi ha cominciato a parlare………..

GILBERTO CAVINA (CAPOGRUPPO PD): secondo lui le proposte sindacali di ristrutturazione del settore coinvolto non sono una proposta. Chissà che faccia farà quando scoprirà che, escluso Marchionne, è il percorso ordinario utilizzato dalle imprese per “aggredire” in prima istanza i problemi aziendali. Esilarante quando, con piglio deciso, afferma “perché anch’io sono un lavoratore”, peccato che dai banchi dell’opposizione Mondini gli ricordi che è un pensionato. Capogruppo del Pd, ma pensionato.

BARELLI MAURIZIO (CONSIGLIERE COMUNALE E PROVINCIALE DEL PD): a tratti autoritario, mai autorevole, ma decisamente più esilarante di Cavina quando per due volte utilizza il termine ESONDATI invece di ESODATI. Dopo il suo intervento il clima in sala diventa molto più sereno.

MAZZANTI FILIBERTO (CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD): un buon intervento “time out” per fare passare il tempo in attesa della votazione. Si è guadagnato sul campo la ricandidatura alle prossime elezioni.

SASSI SILVIA (CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD): forse era l’intervento più atteso dopo i distinguo dichiarati alla stampa. Anche lei guadagna la ricandidatura per il Pd. Peccato perché molte persone sedute vicino a me vedevano in lei una futura candidata di rottura per la nostra città (Imola 2013). Continuerà con la sua politica Bersaniana-Dalemiana-Manchiana. Peccato!

PALAZZOLO (OPPOSIZIONE): da leggenda mentre, guardando negli occhi il Segretario Castellari, legge una lettera di un iscritto al Partito Democratico che denuncia la lontananza del partito dalla città.

CARAPIA SIMONE (OPPOSIZIONE): riesce a strappare l’applauso ai presenti quasi tutti di sinistra.

BOSCHI (OPPOSIZIONE): moderato, equilibrato e bonario mentre spiega al sindaco e agli assessori tutti gli errori che stanno commettendo.

GINI (OPPOSIZIONE): non ho capito.

MONDINI: tonico, reattivo a tratti solare. Peccato che scivoli su una buccia di banana criticando la consigliera Govoni perché mangia durante il suo intervento. La consigliera, per motivi fisici, deve mangiare spesso, come giustamente afferma in replica.

CASTELLARI (CONSIGLIERE PD, SEGRETARIO TERRITORIALE): a differenza della Salieri preferisce tacere. Per una volta apprezzo l’ennesima non posizione.

MANCA DANIELE (SINDACO PD): a tratti la sua mimica facciale ricorda il miglior Jim Carrey, in particolare quando guarda i lavoratori. Non a caso ripete spesso che su questo problema ci mette la faccia. Adesso che ricordo anche con la “rinascita” dell’autodromo ripeteva spesso che ci metteva la faccia. Peccato che ogni esercizio dell’autodromo, a maggioranza pubblica, si chiuda in passivo………lui ci avrà messo la faccia……..i cittadini ci stanno mettendo altro! (Autodromo 2008 meno 280000 euro-Autodromo 2009 meno due milioni di euro – Autodromo 2010 meno 93000 euro). Dopo Dozza ed Imola spero che il prossimo film lo vada a girare in un’altra città.

ALTRI INTERVENTI: purtroppo tra fischi, schiamazzi e rumori vari spesso non si sentivano gli oratori.

LE DONNE IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA MAGGIORANZA: ieri sera sono riuscite nella grande impresa di far piangere una donna, una cittadina, una lavoratrice come tante. Mi piacerebbe che Vi fermaste un’attimo a riflettere sulle Vostre nobili gesta perchè non serve lottare per i diritti delle donne, scendere in piazza, protestare, chiedere le quote rose se poi il frutto dei Vostri comportamenti sono le lacrime di una donna. Per far piangere una donna siamo capacissimi noi uomini.

LE LACRIME FEMMINILI: hanno dato un senso di umanità a questa vicenda, come la voce che spesso ripeteva, in maniera struggente, durante i passaggi verbali della maggioranza “ma è il mio lavoro”, “perchè mi fate questo?”. Non so quando, non so come, ma quelle lacrime verranno asciugate perché Imola ha un animo nobile e non permette a nessuno di far soffrire le nostre donne. Spero che da questa vicenda emerga la parte migliore della città, spero che i cittadini comprendano che se il quadro politico è così degradato la colpa principale è la nostra perché per troppi anni non abbiamo vigilato lasciando che personaggi “così, così” trasformassero in palude una delle zone più rigogliose d’Italia.

VIDEO: onde evitare polemiche. Il video non è stato girato all’interno della sala consiliare perché ad un blog è vietato. Ho fatto pochi minuti di riprese da un corridoio davanti alla porta aperta della sala dove si è tenuto il Consiglio. E’ stato semplicemente ripreso quello che è accaduto. Credo che in democrazia nessuno debba aver paura della realtà.

Mario Zaccherini

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RSSCommenti (18)

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  1. anonimo says:

    La cosa più divertente di tutto questo è che quelli che sono lì e urlano vergogna e venduti.. probabilmente qualche anno fa difendevano a spada tratta questa politica di favoritismi…e il loro voto a mio parere venduto per il posto fisso! è dura guadagnarsela seriamente…lo stato non adotta nessuno…e se i soldi non ci sono bisogna finirla di pagare stipendi (i primi che taglierei però sono quelli di Manca e compagnia) altro che Carl Marx…

  2. Quando si crea un sistema che esclude le persone che dissentono è dura “guadagnarsela da soli la pagnotta”. In un paese che non aiuta chi ha le qualità come è possibile per chi non brilla sul lavoro esercitare questo suo diritto di vita in modo specchiato, senza appartenere ad una casta o vivere della concessione del Manca di turno? Non possiamo essere tutti imprenditori di noi stessi o liberi professionisti, e se i settori nei quali puoi lavorare sono il pubblico o un privato costruito dal pubblico non si scappa. Quindi “anonimo”, andiamoci piano contro i lavoratori, che è facile sparare a zero firmandosi “anonimo”.
    Merito a tutte le persone che erano lì a contestare lo schifo di questa giunta, a prescindere dalle loro storie. Nel caso in cui fino a ieri fossero stati sodali del sindaco Manca, per loro questa azione di rottura è stata un riscatto.

  3. anonimo says:

    Carissimo Enrico,
    ti assicuro che nel sistema per forza non bisogna conoscere il Manca di turno per sentirsi realizzati se hai delle qualità(a mio parere tutti le abbiamo basta avere la volontà di applicarsi).
    Certo che non possimo essere tutti imprenditori ma comunque qualcuno in più non guasterebbe…
    Secondo me la soluzione è proprio capire che quello che c’è stato “INCULcATO” nella testa: il lavoro sicuro ma soprattutto dovuto…. è la nostra rovina. Io che non conosco nessun Manca e ho meno di 30 anni (licenziato 2 anni fa da una cooperativa) mi sono riempito di debiti e rimboccato le maniche per crearmi un futuro… non sono andato a manifestare per pretendere un contratto invece che un’altro… Abbiamo una spesa pubblica SPAVENTOSA che basterebbe ridurre di un 10% e in 10 anni il debito a 0… ma si continua a credere “i settori nei quali puoi lavorare sono il pubblico o un privato costruito dal pubblico non si scappa.”…non mi pare che all’orizzonte ci sia nulla di meglio di ciò che sta accadendo.. si prevede che da novembre non ci siano + soldi per le pensioni e sicuramente altre tasse… i sono stanco di lavorare 12 ore al giorno per pagare tasse che contribuiscono ad alimentare un sistema marcio di NON risultati.
    Merito a tutti quelli che erano lì a manifestare senza aver mai mangiato nello stesso piatto della giunta gli altri a mio parere potevano stare a casa.

  4. Alfredo Sambinello says:

    Il PD porta avanti la sua politica consociativa/elettorale pro imprese private/coop fregandosene dei lavoratori, e questo ci sta, lo sappiamo da tempo e peggio per chi ci credeva e ci vorrà ancora credere, ma la vera vergogna che non ha euguali nel tradimento politico dei lavoratori, è il PRC: spero ardentemente che scompaia dalla scena politica imolese per sempre.Bravi Castellari e Manca, ve li siete tolti di mezzo una volta per tutte esponendoli in prima persona su posizioni revisioniste impensabili:quante volte ha cantato il gallo prima del voto? Dal video non si capisce bene….
    Alfredo

  5. Mario Zaccherini says:

    @ Anonimo, non posso sapere cosa pensavano i lavoratori un anno fa, ma il punto della contesa non è il posto fisso. Se l’italia muore non esistono posti fissi e di questo ne sono consapevoli i dipendenti comunali per primi.
    L’oggetto della contesa sono i servizi ed i percorsi democratici che nel mondo del lavoro sono alla base della dignità della persona: se avrai voglia di approfondire scoprirai che la Giunta, con il Sindaco che per l’ennesima volta ci mette la faccia e mai la poltrona/e, racconta una bellissima favoletta centrata sui “lacci e lacciuoli” burocratici che impediscono gli investimenti comunali. Stesso linguaggio di Berlusconi e stessa linea politica/economica con, e questo è veramente clamoroso, tutte le componenti sindacali in disaccordo (il 4 luglio ci sarà anche uno sciopero). E’ pensabile che il problema del Comune di Imola siano le norme burocratiche? La città sta morendo causa le norme burocratiche, ma, bypassate con una bella privatizzazione, tutto tornerà come ai bei tempi. Caro Anonimo, queste persone hanno già mostrato le loro capacità imprenditoriali utilizzando l’autodromo senza i famosi vìncoli. Il risultato è che stanno mettendo sul lastrico un intero territorio. Questo dicono i numeri. Tanti imprenditori che hanno lavorato per l’autodromo, perché Manca ci aveva messo la faccia, hanno dovuto rinunciare al 30% del dovuto causa fallimento della società che Manca e compagni avevano individuato come gestore (è una storia vecchia che ritireremo fuori al momento giusto). Inoltre i servizi che sono stati esternalizzati fino ad ora hanno creato forti disagi ai cittadini. Siamo tutti arrabbiati, non solo i dipendenti comunali. Ciao

  6. Guerrino Frontali says:

    Oppalalà! Sopra si parla di”..ragioni fondative del socialismo”. Quale? Quello reale (con la minuscola) o quello REALE, quello dei monarchi assolutisti. Si ricordi, e lo si stampi bene nel cervello, che questa terra è stata incubatrice, culla, ancella e amante del socialismo reale applicato ed ancora in parte vigente. Il benessere ancora diffuso non piove dal cielo, lo si è guadagnato in anni e generazioni. Un manipolo di politicanti guasconi non può e non deve corrompere tanto retaggio, indipendentemente dal momento di forte crisi ci si deve impegnare in un vero riformismo solidale, proattivo e non appecorato alle sordide logiche di una finanaza vampiresca quando non addirittura serva della corruzione.
    Pace, bene, fraternità. Guerra.

  7. cittadino says:

    La dignità si perde quando si mette il proprio interesse personale a discapito di altri…ma i nodi verranno al pettine.
    “queste persone hanno già mostrato le loro capacità imprenditoriali”. Un imprenditore mette in gioco tutto e se le cose vanno male resta in braghe di tela!
    Loro cosa rischiano?
    Sicuramente sindacalisti sistemeranno tutto sono spinti da un vero spirito socialdemocratico!
    Vedere appoggiare l’opposizione che parla solo per guadagnarci un bel pugno di voti…che tristezza!
    La responsabilità e solo di noi giovani, ci siamo fatti rincoglionire da Mediaset e altre . . purtroppo le nuove leve della politica sono peggio dei vari Manca, Marchignoli (che ha contribuito alla situazione .. oggi ci rappresenta in p_rlamento)…bisogna darsi da fare altrochè manifestazioni!
    Veramente si parla di monarchi assolutisti!
    sempre tutti a fare inchini al politico di turno per i propri interessi è ora di finirla.Riguardo all’anonimato penso che non ci sia nulla di più democratico:) un’aggettivo usato spesso oggi men difendere i propri diritti

  8. Massimo Gaiani says:

    La mia soliderietà è a quei lavoratori che non mollano e che hanno saputo raccogliere una marea di firme alla festa del PD del lungo fiume molti li conosco personalmente e gli sarò vicino.
    Vogliosolo dire che il Sig. Sindaco, i Sig.ri Assessori, i Consiglieri (tra i quali ex dipendenti sindacalisti), non hanno mai messo nel loro programma queste invenzioni di “Aziende poltronificio” per cui anch’io, che ero uno che sperava in un po’ di novità , ora spero nella saggezza del popolo e nella la civiltà vera degli imolesi che, alle prossinme elezioni mandino a casa questa maggioranza.
    Un pensiero va ai grandi Sindaci del passato, ai quali spesso i nuovi fanno riferimento…senza senso;
    Nel passato avevano saputo creare vere aziende come AMI e veri servizi come le materne e gli asili di Imola questi stanno buttando via tutto…. soldi soprattutto e personale con esperienza e non solo.
    Ridateci un Sindaco Imolese radicato in questa città che ne conosca l’anima e la volontà e sappia fare quello che serve le cose semplici saper ascoltare.
    Sembra come nella barzelletta sui manicomi :i matti sono quelli fuori dal manicomio che dicono semplicemente la verità queste cose non si fanno “non si fanno piangere le donne ed i loro figli”.

  9. Mario Zaccherini says:

    Sig. Gaiani, è molto bello il riferimento ai Sindaci del passato, uomini che hanno combattuto per la democrazia e hanno trasformato Imola in quella spendida realtà che fino a pochi anni fa ricordiamo.
    Credo che i loro comportamenti ci debbano spingere a riflettere, fino a comprendere che la Democrazia non la regala nessuno, anzi a Imola ce la stanno togliendo.
    Penso che da domani i cittadini debbano ricominciare a conoscersi e a discutere dei propri problemi in un percorso propedeutico al ritorno del buon senso e della buona amministrazione nella nostra città.

    Mario Zaccherini

  10. Eros Gallanti says:

    Cari compagn*, avevo già in passato avuto l’occasione tramite i compagn* di SEL Imola di visitare il vostro interessante sito ed ora , da imolese “emigrato” lontano , mi permetto di esternarvi il consenso per l’opera di informazione che continuate a portare avanti sulle vicende politiche imolesi ed esprimere da vecchio militante tutta la mia vicinanza ai lavoratori “esternalizzati” e constatare a quale punto è giunta la politica di destra del PD imolese e non .
    E’ sempre piu’ evidente che la scelta prioritaria del PD non sono i bisogni materiali e sociali dei lavoratori( vedi ad es.l’appello di oggi di Ichino e co. rivolto a confermare Monti anche post elezioni 2013) ma quella di accedere al governo del Paese ad ogni costo per cui anche in periferia si sdperimentano , in maniera blairiana, i “rimedi” neoliberisti alla crisi .
    Permettetimi di dire che bene ha fatto SEL da uscire dalla maggioranza ad Imola e a lasciare a FdS e Verdi il compito di reggere il moccolo alla giunta Manca dimostrando come tengano in conto piu’ i posti assessore o in qualche Ente di secondo grado rispetto alla difesa dei diritti dei lavoratori .
    Termino augurandovi buon lavoro politico cari compagn* di “pensieri democratici” .

  11. ANTONIO SANTORO says:

    il problema di Imola,come del resto dell’Italia intera, è che c’è un ristretto numero di persone che comanda il territorio, manipolo che si aggiudica lavori pubblici, che edifica a più non posso e che opera in condizioni privilegiate…… siamo in Italia……

  12. Saimon says:

    Quoto in tutto e per tutto Antonio!

  13. Massimo Gaiani says:

    ho avuto occasione di ascoltare l’intervento di Raffaello Petti di SEL su come esista un profilo di “malafede” sulla vicenda per cui mi chiedo cosa ci sia sotto, …….. spero che intervenga chi di dovere perchè sulla pelle delle persone non si scherza.
    La società di consulenza, ha saltato dei porfili professionali i D2, non ha inserito l’inflazione… ma chi sono sti qua paghiamoli con degli Euro di cartone ed invece solo la prima trance pare abbiano preso 24.000 Euro???
    che tristezza vedere coloro che siedono in consiglio intervenire senza sapere di cosa si parla …..senza aver capito quello che leggevano.. p.s. mandiamoli a casa

  14. Scott says:

    Il problema è che molti sono intervenuti senza sapere di cosa parlavano, e questo indubbiamente fa tristezza, per non usare altri termini … ma molti secondo me sapevano bene di cosa si parlava, e nonostante questo … vero Ass.re Mungo?

  15. Mario Zaccherini says:

    Ero presente in Consiglio Comunale e la percezione diffusa era che i Consiglieri e Assessori di maggioranza portassero avanti senza troppo convinzione ordini dall’alto.
    In particolare l’Assessora Mungo è stata incomprensibile sia da un punto di vista espressivo che di contenuti.
    Sembrava che in gioco ci fossero le future candidature a Consigliere ed ancora di più ad Assessore e non gli interessi di cittadini e lavoratori.
    Un’ultima considerazione: se il Governo Monti e la maggioranza che lo sostiene (Pdl-Pd-Udc) hanno deciso di vietare la costituzione di queste società forse, tra i tanti motivi, uno è risultato fondamentale, ovvero che la politica abbia usato queste società per interessi lontanissimi dalla buona amministrazione pubblica.
    Temo che dietro a queste forme societarie i cittadini dovranno pagare un tributo salatissimo per chiudere o tamponare deficit clamorosi.
    Leggete cosa è successo non troppo lontano da Imola…..
    http://www.forlitoday.it/cronaca/sapro-forli-cesena-fallimento-avvisi-garanzia.html

    Mario Zaccherini

  16. Massimo Gaiani says:

    ogni tanto vale la pena fermarsi a pensare .
    Ho avuto l’opportunità di parlare in piazza con alcuni militanti di Rifondazione ad un loro banchetto questi sotto la bandiera rossa con falce e martello parevano …. non riconoscere come compagni i lavoratori Comunali, non conoscevano il termine compagni e questo mi ha fortemente colpito gli operai comunali coinvolti prendono di salario 1100 Euro quindi sono nella gerarchia economica come quelli di pomigliano non sono anche cassaintegrati ma non si può chiedere la “sfiga per tutti” per essere compagni.
    Non lo è l’assesore Mungo o Diliberto quando erano Onorevoli e/ o pensionati e Assessori.
    Non Conosco assolutamete l’Assessore ex Onorevole Mungo valuto i fatti e dico che è incomprensibile appoggiare questa scelta come lo stesso posso dire per L’IDV imolese.
    Tali scelte sono spiegabili solo come accordo elettorale che, a mio avviso li mette seriamente fuori dal gioco.

  17. Eros Gallanti says:

    OK compagno nassimoGaiani .
    La Mungo e i suoi , il PdCI pretendono di essere i “depositari” del verbo rivelato poi praticamo al centro la politica della “purezza identitaria” e in periferia la partecipazione alle politiche spartitorie ( assessorati e Enti di 2 grado) con relative polituiche che scimiottano la destra vedi Giunta Manca .

    Non c’è pertanto da stupirsi se i militanti di RC con cotanto dirigente non riconoscono i dipendenti comunali, teste’ “esternalizzati” da Manca con l’avvallo della Mungo , del PdcI , dei Verdi e dell’IDV , come compagni dato che forse non rientrano nei loro canoni di “purezza” ideologica e si dimenticano elementarmente che sono lavoratori che si battono in difesa del loro posto di lavoro e di diritti conquistati o forse , scimiottando Tremonti si sentono di dir loro che se “vuoi i diritti non avrai il lavoro ” ???

    All’IDV locale bisogna chiedere un po’ di coerenza dato che le proposte , su questo sito , relative all’autofromo mi sembrano assai lontane da come la pensa il PD locale e la sua espressione di Giunta cioè il Sindaco Manca : vedremo , mei fatti , cosa sceglierà l’IDV tra la coerenza o il “compromesso ” di maggioranza .

  18. Massimo Gaiani says:

    perfetto il quadro è disegnato in questa partita il sig.Sindaco ha verificato la fedeltà dei propri Assessori.
    Ha detto in sotto fondo :chi non è con me è contro di me.
    Il problema è poi un altro nel frattempo questa Giunta sta sempre più impegnando la città con investimenti senza senso e consenso (museo autodromo, seconda piscina con probabile chiusura della prima società in house etcc.) .
    Questa “strategia” è chiara se non saremo noi a vincere sotto a chi tocca.
    E’ per quello che bisogna svegliarsi perchè quello che è capitato ai compagni comunali è già capitato a tutti questi ci hanno indebitato fino al collo e non sanno cosa stanno facendo avvolti nella loro boria e onnipotenza .
    Avete sentito bersani .. il problema è il lavoro ricostruiire la certezza e la speranza nel lavoro ma il Sindaco è dello stesso partito ?

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