MAURIZIA E LA NUOVA FRONTIERA By MARIO ZACCHERINI

Recentemente i quotidiani locali hanno pubblicato una lettera di Maurizia Gambassi che, in maniera molto corretta, ricorda l’esperienza di Imola Migliore e Liberi a Sinistra e come si sciolse come neve al sole rispetto alle promesse elettorali. Giustamente, dal suo punto di vista, di fronte al tentativo di creare una nuova esperienza civica che comprende qualche persona passata dall’esperienza Laghi-Chiaiese, conclude invitando a votare M5S.

Di seguito l’intervento della Maurizia.

Le domande poste dalla lettrice sono tante, come tante sono le risposte.

Nel 2013 non ci fu nessuna implosione, ma un semplicissimo tradimento da parte di Giorgio Laghi, Francesco Chiaiese e Giuseppina Brienza.

Nessuna discussione, ma solo una brutta storia di espulsioni e di riunioni farlocche alle quali partecipavano i candidati che avevano raccolto uno o due voti e non si erano impegnati in campagna elettorale.

Espulsioni e tentativi di espulsioni, mail di fuoco e, come in tutte le storie italiane, un bel debito lasciato dalla premiata coppia Laghi-Chiaiese (ottomila euro), debito che, per senso di responsabilità, fu coperto anche dai traditi.

Giustamente la Maurizia si domanda come sia possibile fidarsi di un ex funzionario del Pd. Molti di noi, ma non tutti, pensavano che l’uomo potesse cambiare e fosse giusto dargli un’altra opportunità.

Il problema vero non è tanto fidarsi o non fidarsi, ma gli strumenti che mancano alla base per intervenire quando il politico di turno non rispetta gli impegni elettorali.

Il 2013 fu tragico perché, con il mio voto, aiutai l’esponente del M5S Mara Mucci ad entrare nel Parlamento e Giorgio Laghi nel Consiglio Comunale. Le domande che pone le potrei “girare” al M5S chiedendo come sia stato possibile candidare una persona che pronti via si è “rimangiata” gli impegni con i cittadini. Purtroppo gli amici del M5S si sono ritrovati esattamente come la straordinaria maggioranza degli aderenti di Imola Migliore – Liberi a Sinistra………con il fucile scarico e l’impossibilità di fare trionfare la Democrazia.

Purtroppo, anzi per fortuna, la maggioranza delle persone interessate alla politica lo fanno come volontariato dopo aver lavorato tutto il giorno. Persone che non cercano “fortune” personali, ma hanno a cuore solo il bene comune. Tutto bello, tutto formativo, ma comunque un sistema che lascia spazio alle ingenuità.

Cara Maurizia avrebbe avuto sospetti nei confronti di Francesco Chiaiese? Ex rifondazione, vendoliano, durissimo nei confronti di Manca, uscito dalla maggioranza e spergiuro nel sostenere che mai e poi mai avrebbe collaborato con il già citato Manca?

Oppure dell’attuale Assessore Brienza ultra critica verso il “sistema” Imola, tante volte ospitata a casa mia?

Eppure, dopo i tanti bla bla sulla sinistra, i valori, i principi ecc ecc, non ha avuto nessun problema a supportare una maggioranza che presenta una forte componente di Comunione e Liberazione e vivere la contraddizione di essere Assessore alla scuola pubblica pur mandando i figli in un istituto privato……….

Di questa donna mi fidavo! Ho sbagliato!

Vorrei parlare anche delle persone oneste, la straordinaria maggioranza, che, con modalità diverse, hanno cercato di mantenere fede al patto con gli elettori.

Probabilmente non ci segue (non ne faccio certamente una colpa), ma molti candidati di allora sono presenti fisicamente, con lettere ai media e con articoli sui blog, sulle grandi tematiche del territorio: discarica, autodromo, lavoro, scuola, sociale ci hanno sempre visti presenti in prima persone.

Le principali ricerche su autodromo, mortalità e lavoro sono passate da PensieriDemocratici, da dove mi onoro di “abbaiare” dal 2010.

Non è un merito, ma una semplice passione.

Assieme all’amica Marina Giambi ho subito anche la “cura” del Direttore del giornale del Pd solo per avere proposto un utilizzo attivo di parte del tesoretto di Hera.

Le cose da raccontare sono tante e tristi: Imola è diventato un territorio che sta subendo un feroce processo di deindustrializzazione, di scarsa attenzione verso i cittadini (in particolare anziani) e con il principio della sicurezza messo in discussione.

Per cambiare serve l’aiuto di tutti i cittadini che mettono al primo punto il futuro i bisogni della città. Potrei dire Imola agli imolesi!

Serve un fronte unito che porti una rivoluzione culturale alla città.

Servono cittadini che ripongano le bandiere nei cassetti e pensino solo alla città, perché Roma è Roma e Imola è Imola.

Il tentativo di Nuova Frontiera (non è una lista atea, che senso avrebbe?) è quello di costruire un domani migliore per i nostri cittadini, un domani dove gli imolesi, in maniera autonoma, saranno liberi di decidere il proprio futuro,

Un domani dove gli imolesi non avranno bisogno dei consigli dei Renzi, Salvini o Grillo, ma potranno credere in loro stessi. E basta!

Allego anche l’intervento del Presidente di Nuova Frontiera.

Rimanendo a disposizione la saluto

Mario Zaccherini

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RSSCommenti (3)

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  1. Guerrino Frontali says:

    Se si racconta di Nuove Frontiere chi si chiama Frontali non si può esimere.
    Mi sconvolge e nello stesso tempo mi coinvolge la passione di questo ragazzo di una volta. Con lineare verità delinea gli avvenimenti, più o meno, politici degli ultimi anni nel territorio a cui io non appartengo (se non per Nuovo Circondario e Città Metropolitana, meditare).
    A volte si rasenta la fiaba (o il cartone animato) con i buoni ed i cattivi (tanti), i belli ed i brutti(tanti), gli eroi ed i soccombenti(tanti). “Et reclinato capite, exaustit”. Tutto è compiuto. Non c’è più né tempo e né spazio. Siamo tutti in un flusso potente ed inesorabile che trascina verso al mare melmoso dell’egoismo di massa senza approdi, ancore o salvagente.
    Si narra che fidarsi di qualcuno può rivelarsi una scottante delusione, si narra che Nuove Frontiere sono da ricercare, come se 5000 anni di evoluzione della civiltà ci siano passati sul capo senza nulla ricordare.
    Non occorrono frontiere, luoghi inesplorati che generano confini. E’ già tutto conosciuto, sappiamo già tutto. Occorre conoscenza e COSCIENZA. Discernimenti chiari e non dettati dalle convenienze erratiche del momento. Destra? Bene (se sei di destra e fai cose di destra). Sinistra ? Bene (se sei di sinistra e fai le cose di sinistra). Altrimenti……. altrimenti… ehhhhh qui saltano fuori problemi per tutti. Ripeto destra e sinistra non esistono più, esitono sopra e sotto, davanti dietro, Nord e Sud, ricchi e poverelli, vincoli e sparpagliati. Io, per me, secondo me, nella mia privata opinione, riterrebbe, senza nulla pretendere, che comanderebbe chi fa il maggior bene per il maggior numero di ggente possibile. Questo penserebbo. (scusate lo mal scritto)
    Per una bella cosa, senza frontiere, occorre mettere in atto un’azione PONDEROSA. Occore una squadra ed un CAPO.
    Via, Mario verso nuove avventure !!!
    https://www.youtube.com/watch?v=DkUApDkciyQ

  2. alfredo says:

    Mi sono, come sempre, molto divertito a guardare Crozza anche nella versione “Nove”, in particolare ho notato come ha derubricato le innumerevoli scissioni della sinistra, da Gramsci (1922) a DP (2017) e penso che non sia finita….
    Se la memoria non mi inganna, quasi sempre, si parte divisi ad ogni tornata elettorale, diversamente non potrebbe essere per giustificare la scissione, ma poi se eletti, la dove il partitone amministra, inspiegabilmente vengono meno le ragioni del dissenso e….ci si riunisce….nonostante scelte a dir poco di tipo liberiste….
    Credo che anche questa volta andrà a finire come le precedenti, con il risultato che la frammentazione di opposizione al PD, finirà per favorirlo, ancora una volta,….al primo turno!
    La cosa che mi stupisce è la convinzione, se eletti, di poter condizionare, da sinistra, chi ha vinto, pur sapendo quali interessi, ideali e valori “cristiani” muovono la riesumata democrazia cristiana renziana (PD!).
    Personalmente, continuo a pensare che, se il problema è la partecipazione, la trasparenza e l’onestà politica, sarebbe molto meglio unire tutto questo in un unico programma elettorale, sotto un unico simbolo che rafforzi il desiderio di cambiamento, ma temo non sia possibile se non si recide il cordone ombelicale da quel che rappresenta il tradizionale potere storico,culturale, politico e produttivo….

  3. Mario Zaccherini says:

    Carissimi Guerrino e Alfredo,
    mi domando come abbia potuto vivere quasi 50 anni prima di compiacermi della Vostra amicizia.
    Le vostre analisi sono sempre corrette e reali.
    In realtà Guerrino un difetto………fuma troppo.
    Alfredo: anche io penso che il Pd vincerà al primo turno e penso (ancora) che il primo elemento che favorisca il partitone sia la frammentazione.
    Se si creasse una lista unica probabilmente le cose sarebbero diverse, ma il Ps sa benissimo di potere contare, come primo alleato, chi mette la bandierina prima del bene della città.

    Mario

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