LE MIE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DEL PD IMOLESE

Alla Cortese Attenzione del Segretario Territoriale PD imolese Arch. Castellari Fabrizio

È iniziato da poco un nuovo anno, ma anche in questo la consapevolezza che non si voglia cambiare nulla nel sistema di gestione del PD imolese non mi abbandona.
Per questo motivo, constatato che cercare il cambiamento stimolando le strutture di vertice del partito è inefficace, ho deciso di dimettermi dalla Direzione del PD imolese.
Al momento non mi dimetterò dal Partito, perché comunque sono un idealista e spero fino in fondo che qualcosa possa cambiare, ma effettivamente non posso far parte di un organo che, nonostante nella sostanza non conta assolutamente nulla, viene considerato uno degli apparati dirigenziali del Partito.
Anche se la tua guida del partito, le velate minacce fisiche e le offese ricevute da alcuni tuoi stretti collaboratori (per fortuna pochi) e l’immobilità permanente nelle azioni, mi fanno pensare che il PD di Imola non abbia voglia di cambiare nulla.
Mi voglio dilungare spiegando nel dettaglio le ragioni di questa mia scelta partendo da cosa intendo per partito (un banale copia incolla da Wikipedia).

I partiti sono mediatori tra lo Stato e i cittadini. I partiti svolgono infatti la funzione di controllo dei governati sui governanti: poiché infatti i candidati si presentano all’interno di liste di partito, è più facilmente punibile un’eventuale rottura del patto di fiducia tra il candidato eletto e gli elettori che lo hanno votato (non votando più il partito di cui fa parte). I partiti strutturano il voto: questo perché i candidati alle elezioni sono prevalentemente membri di un partito, e perché il partito è l’entità con cui gli elettori si identificano. Esso svolge una funzione di socializzazione politica, poiché attraverso la loro azione i partiti educano gli elettori alla democrazia. Infine, mentre i gruppi di interesse articolano gli interessi dei cittadini, i partiti si occupano di aggregare questi interessi.

Mi sembra che dalla definizione di partito si possa comprendere facilmente quale tipo di funzione socio-politica debba avere. Un partito, utilizzando una definizione colorita, è un megafono nelle mani dei governati con il quale denunciano tutte le negatività che le amministrazioni non riescono, per incapacità o per volontà, a risolvere.

Come in un processo il Pm non è anche Giudice, così esiste, deve esistere, una distinzione tra partito ed amministrazione.

Purtroppo ad Imola la situazione, sotto la tua guida, si è ribaltata totalmente: ora il partito è diventato il “megafono” nelle mani dell’amministrazione da utilizzare nei momenti di bisogno o di disagio politico.

Questa situazione rappresenta la morte della democrazia, in quanto snatura la funzione fondamentale, già descritta, del partito, impedendo che al suo interno si possa sviluppare una visione critica, quando serve, sulle decisioni strategiche delle varie amministrazioni. La figura del partito imolese, ed in particolare dell’iscritto, si riduce alla pura testimonianza e manovalanza materiale. Al partito non interessa il pensiero della società, anzi impedisce l’organizzazione di un pensiero, interessandosi solo alla disponibilità per volantinare e/o lavorare alla varie feste. Cosa gravissima, se penso che il Partito Democratico nasce dalla fusione delle tradizioni comuniste e della sinistra democristiana, ovvero da ambienti dove l’elevazione culturale e l’accrescimento, figlio della discussione, erano al centro dell’azione.

Avendola vissuta in prima persona, posso dire che la realtà imolese è paradossale perché, per dare forma alla parte più nobile del Partito Democratico (lo Statuto), si è obbligati a lavorare all’esterno delle stanze deputate, perché all’interno la discussione è morta o, nel migliore dei casi, assolutamente sterile.

E dire che in questi anni ti dovresti essere reso conto che il consenso reale non si conquista prostrandosi davanti ai potenti, ma cercando di rappresentare e risolvere i bisogni della società; mi sorprende sempre più che nonostante sconfitte e perdita di consenso tu non riesca a cambiare di un millimetro il cammino del Pd imolese.

Mi sorprende che tu, Segretario Territoriale, non abbia mai nulla da dire davanti a situazioni come l’Art.18, la lotta della Fiom sulla democrazia del lavoro, la questione morale interna al Partito Democratico, la deriva non troppo democratica del Giovani Democratici nazionali (la gestione del Congresso e l’ormai triste video catanese dovrebbero metterti in allarme se credi veramente nella democrazia) e, rimanendo ad Imola, sulle varie debacle della nostra Giunta (Autodromo, Cimitero, Sanità, ecc).

Caro Fabrizio, se non hai nulla da dire su tutti questi temi, dovresti essere conseguente e capire che la tua figura politica non serve, perché le azioni che dovresti stimolare e coordinare sono già state appaltate dalla società locale a soggetti diversi.

La tua latitanza ha portato ad una reazione sul territorio: nell’immediato  un vistoso calo di consenso ed in prospettiva una percezione diversa nei confronti di nuovi soggetti che hanno occupato le vaste praterie sociali abbandonate dal partito. Il territorio ha creato gli anticorpi alle varie ingiustizie o carenze, costruendo nuovi percorsi e nuovi soggetti di denuncia autonomi.

E’ stato capovolto il mondo: davanti a gravi problemi i cittadini non pensano più al Partito Democratico imolese come soluzione, ma come parte o, peggio ancora, causa del problema.

Questo nuovo approccio, da un lato, permette che il territorio rimanga vivo, trovando nuovi stimoli e nuovi interlocutori, dall’altro, scusa se ti ricordo nuovamente i numeri, fa perdere migliaia di consensi al partito.

In fondo, da un punto di vista sociale, la tua politica lontana dai cittadini ha stimolato la presa di coscienza e la scesa in campo di nuovi soggetti che, da outsiders, si sono trasformati in nuovi validi rappresentanti politici.

Medicina ha un problema di odori sgradevoli? Il Pd locale dorme? Castellari non sa, non crede, non immagina? Nessun problema! Kim Bishop, i ragazzi della locale Rifondazione Comunista, Lega Ambiente e tanti altri soggetti sono pronti a colmare il vuoto…..e, soprattutto, a risolvere.

Il Circondario ha un problema legato alla sanità (la famosa ambulanza!): il Pd locale non vede, i nuovi soggetti organizzano una manifestazione storica a Medicina, Castellari non capisce le ragioni della protesta? Bene, allora si organizza una manifestazione ad Imola e Castellari cosa fa? Un comunicato nel quali si irridino i partecipanti! Caro Fabrizio, con quel comunicato quanti voti pensi di aver portato in dote al partito per le amministrative del 2013?

Caro Fabrizio. Laddove la tua dottrina ha trasformato il Pd in rappresentante delle varie amministrazioni, i cittadini hanno affidato ai vari Zucchini (Imola), Kim Bishop e Medicinalternativa (Medicina) il compito di sostenere le istanze sociali.

E per fortuna che ci sono loro!

Caro Fabrizio ho il sospetto che, da anni, tu confonda il consenso delle Primarie con il consenso sociale.

Ultimamente ho letto che vuoi proporre un patto agli attori presenti sul nostro territorio. Un altro patto? Da quando ti conosco ogni anno hai speso parole su patti vari, anche se questo è veramente originale: un patto/modello da proporre per i prossimi decenni.

I prossimi decenni? Ti rendi conto di quello che dici? La società corre velocissima, è estremamente instabile e tu pensi di vedere nei prossimi decenni? Dai non scherziamo! Nemmeno sotto dittatura ci si è sbilanciati oltre i 5 anni e comunque di ventenni ne abbiamo già avuto uno e ci è bastato!

Prima di pensare ai prossimi decenni, ti sarei grato che risolvessi i problemi nati negli ultimi 5 anni e prima ancora. L’elenco sarebbe piuttosto lungo, ma almeno uno (proprio uno) mi piacerebbe che venisse risolto.

Parto dal presupposto che la nostra città, pur in presenza di una crisi forte che, purtroppo, sta toccando pesantemente anche il nostro territorio, presenti ancora una certa potenzialità economica/finanziaria che si è esplicitata nell’operazione autodromo (milioni pubblici spesi senza ritorno, almeno per ora) e, recentemente, nella decisione di “investire” 600.000 (seicentomila) euro per la costruzione del museo dell’autodromo…

Non discuto le scelte, perché si qualificano da sole, anche in presenza di un finanziamento, le valutazioni vanno fatte a prescindere.

Discuto un’altra cosa: parte del Cimitero Piratello versa in un totale stato di abbandono e sporcizia, cosa che impedisce ai parenti dei defunti di poter raccogliersi davanti ai propri cari.

Questa situazione indecorosa si sta trascinando da anni (2005), non la trovi vergognosa ed offensiva? Se non come Segretario, almeno come cattolico dovresti avere una certa sensibilità verso questo tema. Perché come Partito Democratico imolese non abbiamo mai alzato la voce contro il degrado, contro le disattenzioni dell’Amministrazione? Se ricordi, l’estate passata, ti ho chiesto di poterne parlare in Direzione.

Perché in questi anni sono state trovate risorse per decine di milioni a favore dell’autodromo e lasciato nel degrado offensivo il ricordo dei nostri cari? Di chi è la colpa? Tua, del Sindaco, dell’assessore Mungo (responsabile dei servizi cimiteriali) o forse, ancora di Berlusconi?

O semplicemente il ricordo dei defunti non è un valore?

Il degrado in cui versano alcune zone del cimitero od i furti li vedo solo io o ne senti parlare anche tu? Sei mai andato a vedere?

Per una volta, voglio parlare in prima persona e raccontarti brevemente la mia storia: da anni non posso portare un fiore sulla tomba di mio padre (ti allego una foto e ti invito a visitare quella zona del Cimitero, se vuoi ti accompagno personalmente), cosa in sé già umiliante, poi nel 2009 muore mia madre. In teoria il luogo fisico di sepoltura è a fianco dei resti mortali di mio padre, come umana pietà vorrebbe, ma…..

Ma non si può perché la struttura è pericolante……..ripeto, siamo nel 2009, in 4 anni l’Amministrazione non ha risolto il problema. Mi viene offerta un’alternativa gratuita (gradita la sensibilità) ovvero la tumulazione in altra zona scelta da chi di competenza. Ringrazio per l’offerta, pur declinando, in quanto decido, almeno in attesa di poterla mettere dove ha sempre voluto, che le ceneri debbano essere collocate vicino a sua mamma e a suo padre. Cosa poi avvenuta, ma ovviamente, a pagamento! Penso di non dover aggiungere altro sull’argomento. I fatti parlano da soli.

Siamo nel 2012 ed il problema non è ancora stato risolto, ma come Pd Imola abbiamo parlato di tutto; ho sentito Marchignoli perorare, nell’estate scorsa, a favore del raddoppio del finanziamento pubblico a favore dei partiti, capisci? Mentre le aziende stanno chiudendo, l’autodromo produce sempre passivi, il Cimitero sembra la location di un film dell’orrore, noi parlavamo di aumentare la spesa pubblica a favore dei partiti. Se ricordi solo io ed Alfonso Alvisi ci sentimmo fortemente offesi da tale proposta (in realtà anche Bersani era contrario)… nel solito silenzio generale.

Sulla “questione” neve leggo l’intervento dell’assessore Salieri secondo cui “è doveroso rendere agibili prima di tutto i parcheggi a pagamento”, non merita commento, ma comunque mi domando quando riterrà/riterrete che lo stesso dovere venga adottato nei confronti di chi ci ha preceduto?

Ti voglio solo ricordare altre segnalazioni nelle quali il tuo parere, come segretario del maggiore partito del circondario imolese, non è certamente uscito allo scoperto: il degrado del centro storico che viene sempre e solo attribuito ai commercianti (continuate a dire che non vogliono tenere aperto più a lungo, ma avete mai fatto con uno di loro un conto economico per capire cosa questo voglia dire?) oppure la costruzione della Fucina, dove l’apertura dell’ennesimo centro commerciale non può che dare il colpo di grazia al centro storico, oppure l’aumento del costo dell’acqua pubblica, e ancora il mancato accordo con i Vigili urbani, e, purtroppo, potrei continuare con tanti altri esempi.  Questo è solo un piccolo scorcio di quello che Imola ed il suo circondario sono oggi. E il Partito Democratico che posizioni prende su tutti questi argomenti? Sempre gli stessi dell’Amministrazione?

Posso ancora citare le battaglie interne che dalla mia elezione nella Direzione ho cercato, invano, di portare avanti: dalle primarie, al funzionariato, al mancato dialogo nei circoli, alla democrazia dal basso. Di tutto questo non sono mai riuscito a far parlare in modo costruttivo o a mettere traccia neanche nei documenti programmatici!
In conclusione, caro Fabrizio, sono certo che questa mia mail (che ho reso anche pubblica sul mio sito e su facebook) non ti metterà in imbarazzo perché finalmente, come mi rinfacciavi spesso, non sono più un dirigente e quindi, come semplice iscritto mi lascerai la libertà di esternare.
Da ultimo, mi permetto solo di affermare che, dal mio punto di vista, la tua gestione del partito rischia di mettere in forte difficoltà anche il Sindaco Manca, l’unico amministratore dotato di una certa capacità di ascolto e di una educata sensibilità nei confronti della società.

Cordiali saluti,

Mario Zaccherini

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  1. Massimo Mongardi says:

    Caro Mario, come non essere d’accordo con te. Fabrizio lo conosco fin dai tempi del liceo come persona intelligente e vivace, purtroppo da quando è segretario in viale Zappi mi pare che si faccia teleguidare nelle decisioni dai maggiorenti del partito senza alcuna autonomia solamente per paura di perdere il posto da segretario. Spero ritrovi un po’ di coraggio, farebbe bene a lui e al partito

  2. Alfredo Sambinello says:

    Caro Mario,
    la tua è una perfetta analisi della realtà territoriale, imputabile solo e soltanto a chi la gestisce. Purtroppo
    sono rimasti ancorati al sistema propagandistico della vecchia politica PCI+DC, i quali per cinquant’anni e più, hanno fatto credere ad elettori e militanti che la dittatura del proletariato e il capitalismo erano sinonimo di libertà e partecipazione alla gestione dell’interesse collettivo.
    Ora che il Re è nudo, grazie anche alla rete, ci si limita un po’ troppo a fare solo satira su questi soggetti (meglio sarebbe chiamarli parassiti): è auspicabile che il cittadino elettore faccia piazza pulita di tutti questi stupratori di beni comuni e valori che ci dovrebbero distinguere più in positivo da tutti gli altri esseri viventi. Temo purtroppo che l’unico loro “valore” sia solo e soltanto tutto ciò che può essere trasformato in euro: non a caso appoggiano incondizionatamente il governo salva banche del robot Monti,… e se lo litigano pure!….
    Alfredo

  3. Augusto says:

    Tanti lo hanno già capito.
    Vedi il risultato del movimento 5 stelle

  4. Guerrino Frontali says:

    Caro Mario,
    mi pare che Tu sia un po’ precipitoso. Premetto che non conosco i fatti nell’intimo. Mi sono fatto l’idea che Fabrizio sia un’ostaggio, come magari sono altri avvilippati ed involti in un sistema politico-social-affaristico. La sindrome di Stoccolma, quando si entra in politica, è potente e devasatante ad un momento. Dobbiamo risolvere il quesito: chi ha sequestrato le intelligenze, le volontà, le potenzialità di una grande numero di brave persone fino a farle diventare dei Mr. Hide. Berlusconi ci ha messo del suo per creare divisioni e antagonismi ma non si venga a dire che è lui il parafulmine. Altri sono i motivi che hanno condotto i nostri territori a soggiacere ad un unanimismo ideal-politico-pretesco-volontaristico un po’ peloso ad osservarlo, orribile da valutare. AFFARI. Mi scuso per la franchezza, da ladrone di Alì Babà Craxi mi sarei aspettato qualcosa di più, ma soprattutto di meglio. Suvvia, dignità!
    http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151092629176725&set=a.10150629730671725.386410.558051724&type=1&theater .
    Fraternità Guerra

  5. Mario Zaccherini says:

    @ Guerrino, questo articolo ha quasi un anno, ma per me è come se fossero passati tre secoli, tanto il mondo è cambiato.
    Fabrizio è un buon uomo, ma ha guidato il partito sempre e soltanto con l’obiettivo primario di seguire e riproporre la politica verticistica che detta regole e comportamenti a tutti.
    Lontanissimo dal compito primario del pd che doveva essere la capacità all’ascolto.
    Auguro al Pd di riflettere e cominciare ad ascoltare ed intervenire sui problemi principali della città.

    Mario Zaccherni

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