SEL IMOLA PRENDE POSIZIONE SULLE ESTERNALIZZAZIONI COMUNALI

Sinistra Ecologia e Libertà sta analizzando, senza preconcetti, le motivazioni che orientano l’Amministrazione Comunale di Imola verso l’ esternalizzazione di alcuni  servizi comunali (edilizia pubblica,  viabilità e infrastrutture, verde, patrimonio, cimiteri, gestione degli impianti  sportivi).

L’Amministrazione prevede di fare gestire tali servizi ad una nuova società a totale partecipazione pubblica, alla quale verranno trasferiti  circa 80 lavoratori attuali dipendenti del Comune di Imola.

Per giustificare un’operazione di questo tipo è necessario dimostrare un vantaggio per la collettività: diminuzione della spesa, migliore qualità dei servizi erogati e un migliore grado di efficienza nello svolgimento delle attività.

Il progetto prevede la gestione flessibile del personale con il superamento dei limiti imposti agli enti locali dalla normativa vigente, la possibilità di acquistare macchinari oggi non consentita dal patto di stabilità e una possibilità di intervento più tempestivo. Inoltre si ritiene si possa ottenere una migliore gestione dei flussi di cassa e la possibilità di formare in modo ricorrente i dipendenti.  Questo è possibile ottenerlo solo se questa società potrà considerarsi non soggetta al patto di stabilità.

Purtroppo  le società partecipate risultano soggette al patto di stabilità per legge – così come i comuni – e ai conseguenti limiti di spesa sebbene in modo meno chiaro mancando i decreti attuativi che rendano applicabili alla diversa contabilità dei privati i principi previsti per i bilanci pubblici. Non si può dimenticare però che sono chiaramente illegittimi per le società partecipate comportamenti elusivi del patto di stabilità, come l’indebitamento per spese correnti, il mancato rispetto delle norme sui contratti pubblici, consulenze e personale.

In definitiva, sulla base dei dati prodotti fino ad oggi dal Comune, il vantaggio essenziale deriverebbe dal diverso regime IVA della società.

Il presunto minor costo di gestione di circa € 1.500.000 viene invece annullato dall’IVA indetraibile che il Comune deve pagare alla società per il canone di servizio, mentre il risultato economico può essere ulteriormente peggiorato dall’ammortamento economico delle nuove attrezzature che la società dovrebbe acquistare.

Non comprendiamo quindi in cosa consistano realmente i benefici che portano ad un’operazione di tale rilevanza, che rischia di ridurre a controllo formale il ruolo del Consiglio Comunale e dei rappresentanti eletti dai cittadini utilizzando lo strumento societario.

Questa operazione non  rischia di trasformarsi in una modalità elusiva delle norme e  in un arretramento dei diritti dei lavoratori a fronte di benefici per la collettività tutti da dimostrare?

Fino a che questi nodi non saranno sufficientemente sciolti, con la produzione da parte dell’Amministrazione di dati certi ed incontrovertibili, la posizione di SEL non può che essere fermamente contraria ad un’operazione tanto dubbia e rischiosa.

Sinistra Ecologia Libertà del Circondario Imolese

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RSSCommenti (14)

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  1. Alfredo Sambinello says:

    Quando, all’interno del Comitato per la salvaguardia della salute, avevo anticipato queste mosse anche per i servizi sanitari ed indicando chi probalbilmente avrebbe preso a mano tutto questo, qualche esponente di forze politiche minoritarie, ma espressione dell’attuale maggioranza, mi tacciò di correre troppo avanti…..: ora mi auguro che corrano loro ai ripari, prendendo le distanze!
    Cari “democratici”, datevi una mossa, prima che sia troppo tardi: ma il dubbio che il sistema capitalista stia implodendo, no?…
    A quando l’esplosione mediatica delle fondazioni politico-partitiche….

  2. Mario Zaccherini says:

    Non correranno certo in soccorso dei lavoratori perché devono soccorrere il padrone del vapore.
    Bisogna avere del coraggio nel manifestare a Roma contro Brunetta e ad Imola portare avanti la sua politica.
    Nausea, ecco cosa sto provando, profona nausea.

    Mario

  3. giacomo says:

    Non c’è poi molto da stupirsi!! Chi governa ad Imola,Medicina, Mordano, Castel Guelfo,Castel san Pietro ecc…ecc.. è lo stesso partito che ha inventato Hera, Sfera,ecc..ecc.. che cosa sono queste se non società private partecipate che fanno oggi il lavoro che una volta facevano i dipendenti comunali? Lo stesso partito ha di fatto privatizzato gli asili nido affidando a cooperative esterne il compito di assumere e (sotto)pagare le insegnanti, lo stesso partito ha applaudito la Marcegaglia a Forli perchè in una sua azienda hanno applicato il modello Marchionne, lo stesso partito sostiene il Governo Monti e la lunga sequenza di cose che ha fatto: allora di cosa si stupiscono i sinistrati della ex sinistra? Erano forse troppo occupati a raccogliere le briciole che cadevano dalla tavola per vedere chi stavano sostenendo? Oppure è la solita azione di propaganda? Un bel comunicato stampa, un po di caciara e poi voteranno anche questo provvedimento, cosi come hanno votato tutti gli altri, sostegno alla cancellazione dell’ambulanza compreso. Qui non è più questione di aiutare a capire i compagni che sbagliano, qui o si ha il coraggio di spingere il pulsante reset oppure chi si troverà sulla strada dell’uragano politico che sta arrivando ne verrà travolto, cari compagni cercate di capirlo finché siete in tempo….se siete ancora in tempo….

  4. simona gasperini coen says:

    se si tratta di qeullo che è successo a empoli, se si vuole aggirare il patto di stabilità perchè il circondario è di secondo livello, si rischia che poi tutto debba essere rifatto. vi allego quanto ho trovato su Empoli. PDL
    EMPOLI. «Il Circondario è un centro di costo anomalo che elude le norme sul patto di stabilità». Il capogruppo del Pdl Daniele Bagnai, torna ad attaccare l’ente: «A seguito di un’interrogazione a risposta scritta presentata dai deputati del Pdl Migliori e Parisi, il ministro Fitto, ha risposto che trattandosi di una circoscrizione omogenea di decentramento amministrativo, è ordinata come ente associativo di comuni. Dunque, se da un lato il Circondario non è da considerare decaduto, si pongono comunque a nostro avviso residue problematiche da chiarire». Secondo Bagnai «il Circondario è un ente di secondo livello, la cui componente assembleare non promana direttamente dal corpo elettorale ma è designata dai singoli consigli comunali, e quindi non deve rispettare il patto di stabilità. Esercitando in particolare le funzioni delegate dai Comuni, il Circondario si configura come centro di costo autonomo e non soggiace a quei vincoli normativi stringenti che vengono lamentati (non sempre a torto) dai comuni che pur avendo buona liquidità disponibile non la possono utilizzare per investimenti. In più noto una certa licenza di ricorso a incarichi professionali esterni che già ammontano nel 2011 a 526.980 euro».

  5. simona gasperini coen says:

    aggiungo una nota, che magari è poco popolare ma sinceramente è un fatto ininfluente. Non mi metterei a fare la battaglia per i posti di lavoro. Qui si tratta, se salta, un problema che riguarda la collettività intera. Inoltre, non vedo nella lista tanti dipendenti di basso profilo, molti infatti con gli scatti sono saliti di livello e quindi sono reticenti, credo, a tornare a fare i vecchi mestieri. O comunque, non ci sono tanti manutentori. Pensiamo di vedere di non rimetterci tutti e appoggiamo, se è giusto farlo, ma pensando alla collettività non ai dipendenti. Se il progetto è sano, i dipendenti si salvano automaticamente e magari si eliminano anche quelli che sono stati per anni dei parassiti.

  6. marco montanari says:

    Faccio una considerazione di genere sulla natura dei commenti a prescindere dai contenuti che pure sono importantissimi.
    Gli interventi del soggetto femmina sono totalmente privi di senso e di oggettiva stupidità.
    Questo mi rattrista moltissimo.
    Non vorrei che la signora fosse pure giovane (e meritocratica) e allora siamo a posto.

  7. Marina Giambi says:

    E brava la signora maestra! aggiungiamo precari a precari, così vedrai che l’economia del nostro territorio è salva!!! Ti passava i compiti il Trota quando andavi a scuola???

  8. Marina Giambi says:

    Vorrei ricordare che Hera subappalta (infinite volte) i lavori che le vengono affidati dai vari comuni associati, e i lavoratori che sono alla fine della catena, sono dei precari, sottopagati, a rischio di vessazioni ogni giorno se osano protestare …e, a ogni cambio di subappalto (sempre a prezzi più bassi possibili), spesso non vengono asorbiti dalla nuopva ditta. Questo è il bel paese che abbiamo costruito e che stiamo dando in eredità ai nostri figli!

  9. Francesco Chiaiese says:

    Amiche e Amici,
    agitiamoci!!
    Sì, copio Don Gallo che ci ha spronato a farlo e io, nel “mio piccolo”, da lunedì sera, non smetterò di dirlo e mi impegnerò a ricordarlo a tutti continuamente, fino alla noia.
    La situazione è complessa e allo stesso tempo delicatissima.
    Purtroppo, non c’è più linea di demarcazione tra chi amministra e i loro satelliti; spesso i progetti hanno come finalità creazioni di “poltronifici” e guardano a logiche di mercato che nulla avrebbero a che fare con la “buona amministrazione” di un comune, con la virtuosa programmazione di un piano politico di una regione o di una provincia.
    La sedimentazione è sempre pericolosa, lascia nascere e poi proliferare intrecci e scambi che finiscono per creare reti di connivenze assurde e insostenibili.
    Una crescita sostenibile, con questi signori delle “privatizzazioni mascherate”, è inattuabile e impossibile.
    Non si tratta della semplice difesa del lavoratore ma di una corposa e netta ribellione nei confronti di crede di essere il padrone del territorio arrogandosi il diritto di fare e disfare a suo piacimento.
    Difesa e miglioramento dei servizi, sostegno ai lavoratori (privati e pubblici), revisione dell’attuale bozza del PSC, rimodellamento del PAL, meno società satelliti che amministrano soldi pubblici (tra le altre cose dirette o presiedute “dai soliti noti”), sono tra le battaglie che affronterò, insieme alle compagne e ai compagni, affinché anche Imola – come Cattolica, Cesenatico e Bellaria- non finisca in mano alla destra. Quando la sinistra diventa la copia del modello della più sfacciata destra non può che spingere il cittadino a votare l’originale. Finchè avrò (avremo) un po’ di forza e fiato mi impegnerò(impegneremo) affinchè questo non avvenga e Imola possa tornare a splendere della sua luce diretta e non illuminata dai fari della “logica delle spartizioni”.
    Francesco Chaiese

  10. Mario Zaccherini says:

    Grande Francesco, condivido tutto quello che hai scritto.
    Dobbiamo prepararci ad un anno di guerra perché l’economia non riesce a decollare e, nella nostra città. la politica cerca di fare bottino più possibile prima del 2013.
    Consiglio di tenere un’occhio di riguardo verso gli elettori del Pd ormai in uno stato di totale rinuncia nel confronti della politica.
    Forse da solo non riuscirai a salvare imola perché quasi tutti i partiti sono in attesa delle briciole, ma ricordati che nella societò civile ti stanno guardando e in tanti vorrebbero capire quale sia la tua strategia e/o gli eventuali alleati.

    Mario Zaccherini

  11. Saimon says:

    Condivido in pieno quanto scritto da Francesco.
    Spero solo che non siano parole al vento e di non trovare, tra un anno, SEL che appoggia il candidato sindaco del PD in cambio di un paio di poltrone.
    Come hanno già fatto in passato altri partiti di “sinistra”.

  12. Francesco Chiaiese says:

    Carissimi Saimon e Mario e carissime lettrici e lettori di questo fantastico sito di informazione libera che Zaccherini ci “regala”,
    vorrei tranquillizzare i Vostri più che giustificati timori.
    La nostra nuova Sinistra, quella che si potrà tornare a scrivere con la lettera maiuscola e senza le virgolette, non si abbasserà a scambi, non si piegherà a vili e meschini ricatti, non chinerà la testa a fronte di qualche “posto”.
    Dovessi restare da solo, cosa che sono certo non avverrà, non sarò mai domo.
    Il fine è il bene e la rinascita democratica della città.
    Sia chiaro, noi – con l’aiuto di tutti quelli che ci staranno – ci proveremo fino in fondo, il risultato dipenderà, oltre che dall’impegno e alla qualità che produrremo anche dalla reazione e la condivisione del nostro progetto/lotta dei lavoratori, delle lavoratrici, dei piccoli imprenditori, delle piccole imprenditrici, delle donne e degli uomini che quotidianamente passano la loro giornata nei negozi, negli ospedali, nelle scuole, negli uffici pubblici o per strada a lottare contro il crimine. E alla voglia di rinascita e serenità di tutti quelli che un lavoro non ce l’hanno più.
    La “battaglia” non è semplice e vincerla non significherebbe portare a casa la “guerra”. Bisognerà scardinare sacche di potere che da anni monopolizzano il voto e, con i vecchi sistemi, apportano benefici alle solite aziende, alle note cooperative e ai privati/satelliti di “lunga carriera”.
    Bisognerà far capire ai lavoratori e alle lavoratrici di queste realtà che le loro sicurezze e garanzie di un lavoro stabile non possono che aumentare se si tornerà a sparigliare e rimodellare il mercato.
    Politica prima, quella buona, quella fatta di programmi sintetici e applicabili e mercato poi. Oggi, il contrario dimostra l’esasperazione e l’ossessione di una classe di potere dedita solo a creare occupazione sterile e fine a se stessa, atta a favorire i “soliti noti”, che non risolve il “problema lavoro”.
    Popolo, è arrivata l’ora della sveglia, il tetarino è finito, dopo le prese di posizione di questi giorni è chiaro l’indirizzo di SEL. Un indirizzo politico che nessuno potrà mai dire che ci siamo confezionati e consegnati; impossibile goveranre con chi non crede nemmeno alle proprie parole!

  13. giorgio says:

    Su questo spazio/Piazza democratico/a ( grazie Mario) leggo parole molto impegnative da parte di Francesco .
    Allora, per dirla alla Don Gallo , riscopriamo il vero significato della Parola PARTIGIANO: dice il Don : Partigiano è colui che DECIDE DA CHE PARTE STARE.
    Io ci sono e ho deciso da tempo da che parte stare…Sto con chi ha il CORAGGIO DI GUARDARE NEGLI OCCHI LE PERSONE , di Ascoltare , di Coinvolgere , Decidere INSIEME.
    La cosa più SEMPLICE di sto mondo.Ma anche in via di estinzione.
    Enrico Berlinguer mi ha insegnato che la Politica si fa solo cosi….
    Enrico era Insieme la più Brillante Rappresentazione dell’Uomo Intelligente , Umile , Coraggioso…
    a presto .. compagni di viaggio….
    Giorgio

  14. Mario Zaccherini says:

    A primavera, nella nostra bella terra, l’aria profuma, ma quest’anno non ho tempo per godermi questi miracoli della natura perché sto per partire anch’io.
    Parto per una caccia al tesoro che si concluderà la prossima primavera.
    Durante il cammino avrò il compito di trasmettere la speranza che alberga nel mio cuore, di consolare gli ultimi e tutti coloro che sono stati distrutti da questo iniquo modello di capitalismo. Loro saranno la nuova forza che, tra un anno, farà sbocciare fiori dai colori e dai profumi meravigliosi. Sempre loro riporteranno la luce cristallina e trasparente della democrazia e della partecipazione nella nostra città….e non solo!
    Adesso parto, questo treno ha impiegato tanti anni per arrivare ad Imola e non lo voglio perdere, anzi devo affrettare il passo perché sono tante le persone che si stanno avvicinando alla stazione.

    Mario Zaccherini

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