AIUTO: UN CODICE GIALLO IN CENTRO AD IMOLA By MARIO ZACCHERINI

Non so da dove cominciare. Lo ammetto il problema sanitario imolese comica a logorarmi al punto di non capire più se stiamo partecipando ad una farsa teatrale, dove gli attori più brillanti non siamo noi, oppure dentro ad una realtà capovolta.

Il fatto che Berlusconi non sia più Presidente del Consiglio, ma semplicemente un leader che assieme a Bersani, Casini e Fini sostiene un premier non eletto dai cittadini, mi ha decisamente offuscato la mente.

Torniamo alla sanità: non più tardi di qualche ora fa ho pubblicato un intervento molto possibilista sul caso di “presunto” intervento, come dire, non velocissimo del 118 ad Imola (LEGGI). Sono passate pochissime ore e la situazione si è decisamente capovolta con la lettura di un articolo pubblicato sul sito www.romagnanoi.it (LEGGI): in sintesi l’Asl imolese ha inviato un comunicato stampa per informare che non esisteva nessun caso di ritardato soccorso in quanto al malcapitato cittadino, pare albanese, era stato assegnato un codice giallo, quindi non rosso e, quindi ancora, non erano tenuti al rispetto della normativa che assegna tempi di 8 minuti per interventi urbani e 20 per interventi extraurbani.

Di seguito il comunicato, privo di firma, a cura dell’Usl:

“Caduta in centro storico. Codice giallo, tempi di intervento in linea.

In riferimento all’intervento del 118 avvenuto presso il centro storico di Imola il 31 dicembre scorso e riportato oggi sulla stampa locale, si precisa che la Centrale Operativa 118 di Bologna ha attivato Imola Soccorso alle 13 e 24’ e l’ambulanza è giunta sul luogo dell’incidente alle 13 e 45’, ossia dopo 21 minuti.

Il codice assegnato all’intervento dalla Centrale Operativa era giallo, per cui non si trattava di un intervento “salva vita” (codice rosso) per i quali è dovuto, da normativa nazionale e regionale, il rispetto dei tempi di intervento di 8 minuti in territorio urbano e di 20 minuti in territorio extraurbano.

L’ambulanza, attivata dalla Centrale Operativa alle 13 e 24’, ha completato un servizio alle 13 e 31’ e quindi è ripartita per raggiungere il luogo dell’incidente, trasportando l’infortunato al Pronto Soccorso, da dove è stato dimesso dopo qualche ora, svolti gli opportuni accertamenti.

Pare assai forzato il collegamento con la recente riorganizzazione dell’emergenza territoriale che, oltre a non aver diminuito affatto i mezzi di soccorso presenti sul territorio, riguarda comunque le sole ore notturne.”

Mi sento rasserenato, è tutto un equivoco, i tempi sono stati rispettati e noi cittadini possiamo dormire sonni tranquilli……….però, ricordo un momento dell’intervento del mio amico Emanuele “Ernesto” Longhi fatto al Sindaco Daniele Manca, nel quale sosteneva che i cittadini sono cambiati e non si fidano più di dare la delega in bianco ai politici e per questo motivo si sarebbero sempre informati di persona sulle questioni che le coinvolgono. Cavolo come mi era piaciuto in quel momento. Lo avrei votato! Mi era piaciuto anche il Sindaco, mentre affermava con vigore che il problema della sicurezza è il primo problema che sta a cuore degli amministratori e che in caso di riduzione della sicurezza, gli amministratori, non sarebbero rimasti a guardare. Parole belle e convincenti. Comunque ho seguito il consiglio di Ernesto, non per sfiducia del sistema, ma per pura curiosità…………della verità.

Torniamo alla sicurezza: nel comunicato si sostengono due cose 1) il tempo di intervento è stato di 21 minuti 2) il codice era giallo e quindi tutto rientrante nelle regole.

Sulle regole Vi consiglio di leggere il documento in allegato 118 Tempi dove, l’Azienda Unità Locale Sanitaria Locale di Piacenza (come si nota dal logo in alto a sinistra facente parte del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna) afferma cose ben diverse sui tempi di intervento in codice giallo. Si parla di uscita del mezzo immediato (ad Imola ha prima completato un altro intervento) e tempi medi urbani di 8 minuti e 20 minuti extraurbani.

Mi sembra del tutto evidente, come letto in altri siti, che un codice giallo non sia esattamente aria fresca, ma una situazione potenzialmente ad alto rischio per il paziente. Non a caso spesso al codice giallo viene associato il termine “indifferibile” (che non può essere differito, rimandato nel tempo). Da qui le mie conclusioni:

1) il documento dell’Unità sanitaria piacentina è un falso o superato (sarebbe meglio toglierlo in questo caso)

2) le ambulanze diurne ad Imola sono insufficienti e la famosa rete provinciale/regionale ha delle pecche (in questo caso gli amministratori, con in testa Manca, devono intervenire per mettere in sicurezza il territorio).

3) il problema denunciato per primo da Manuel Caiconti si è sviluppato dopo le ore 13 in pieno centro ad Imola, ma se la città interessata fosse stata Castel del Rio o Medicina quanto tempo sarebbe occorso?

4) quarto caso: un infelice documento dell’Asl imolese

5) di certo la frase conclusiva presente nel comunicato è fuori luogo. Parlare di ore notturne davanti ad un problema diurno non è assolutamente un buon auspicio.

Di certo mi permetto di dire che ad oggi, statistiche o non statistiche, qualche cosa non ha funzionato.

Mario Zaccherini

Share

Filed Under: AmbulanzaFeaturedFormazione, scuola e università

Tags:

About the Author:

RSSCommenti (3)

Lascia un commento | Trackback URL

  1. Manuel Caiconti says:

    Mi permetto di postarlo, non sarei riuscito a fare meglio…

  2. giovanni coan says:

    D’accordissimo.Quando lavoravo al 118 le cose stavano come scrive Lei, ma magari a Imola le regole sono diverse…. cmq, lo posto anche io.

  3. ernesto says:

    se restiamo uniti e vigili il 2012 fa MENO PAURA!!!

Lascia un commento