I CITTADINI SI MUOVONO ANCHE AD IMOLA GLI ELEFANTI NON VOLANO PIU’…… NEMMENO BASSI

Esprimiamo grande soddisfazione per la manifestazione svoltasi sabato mattina lungo le vie del centro di Imola, abbiamo sfilato contro la riforma sanitaria approntata dal piano di riordino dell’ausl di Imola ed avvallata dall’assemblea dei Sindaci del circondario imolese.

Non vogliamo commentare i ripetuti tentativi di far fallire la manifestazione, prima, e di sminuirne il significato poi. Come comitato ci interessa sottolineare le ragioni che hanno portato alla seconda manifestazione di piazza in poco meno di due mesi in un territorio che, a memoria d’uomo, non aveva mai visto eventi del genere su questioni locali. Qualcosa sta cambiando e gli unici che sembrano non accorgersene sembrano proprio coloro che continuano imperterriti a diffondere falsità, su di noi, sui cittadini, sulle iniziative e soprattutto sulle ragioni di questa mobilitazione, tentando goffamente di nascondere le vere ragioni che hanno portato a tutto ciò.

Si è tentato dapprima di far passare in sordina il PAL dell’AUSL senza informare e coinvolgere i cittadini; fallito questo tentativo grazie al nostro lavoro ed alle 700 persone che erano scese in piazza il 22 ottobre a Medicina, si è tentato di tamponare la falla con l’accordo con la croce rossa, salvo tentare di “venderlo” come una “spontanea” iniziativa della politica locale mossa dallo spirito del buon samaritano; avremmo voluto vedere cosa sarebbe successo senza la prima mobilitazione (anch’essa snobbata e bollata come marginale).

La protesta è però proseguita perché un’autoambulanza della croce rossa non è la stessa cosa di una del 118!! Si è tentato allora di screditare sia i componenti del comitato che le ragioni che sosteniamo.

Purtroppo l’AUSL, gli amministratori locali ed i partiti che li sostengono, sono stati sbugiardati oltre che dai fatti anche dallo stesso commissario della Croce Rossa il Dottor Menarini che il 29 novembre affermava sul corriere di Romagna: ……i nostri operatori…..è certo che non sono infermieri, non sono la stessa cosa ma credo che di questo ne sia consapevole la stessa AUSL.

Che questa sia la verità lo conferma l’adesione al comitato delle sigle sindacali dei medici e degli infermieri che conoscono bene il proprio lavoro, forse più di chi, spesso dall’alto di poltrone farcite d’oro, vorrebbe decidere sulle nostre teste senza chiederci nemmeno parere e raccontandoci che gli unici tagli possibili sono quelli sulla salute dei più deboli.

In un comunicato stampa, il Segretario del PD imolese, dice “…rispetto per i cittadini che sono scesi in piazza, ma la manifestazione epocale non c’è stata.” È imbarazzante che un partito non comprenda il senso degli avvenimenti, non capendo che il termine epocale non può ridursi a valutazioni esclusivamente numeriche.

È imbarazzante come la democrazia dal basso, venga vilipesa dai dirigenti di un Partito che ha le proprie origini proprio nel popolo. È imbarazzante ed offensivo, da parte del PD, il tentativo di associare la validità e le motivazioni della protesta al numero dei partecipanti. Un partito che, a livello locale, negli ultimi anni ha perso migliaia di voti (circa 7.500 voti ad Imola e circa 2.000 a Medicina).Il segretario del PD non ha colto, invece, quali sono stati gli elementi veramente “epocali” della manifestazione di sabato :

1) portare in piazza molte persone (di estrazione diversa) a protestare per il mantenimento di un diritto e non “contro il Governo Berlusconi”

2) la conclusione della manifestazione, con il discorso di Emanuele detto Ernesto dell’associazione I Picari di Medicina: “Siamo qui per la bellezza delle nostre donne, per la saggezza dei nostri vecchi, per la voglia di cambiare dei nostri giovani, per il futuro dei nostri figli”.

Stupisce e preocccupa dunque che si prosegua nella via della menzogna e della produzione del discredito da gettarci addosso senza comprendere (o far finta) le ragioni della protesta.

A corto di argomenti si continua solo a dire che siamo populisti, si disquisisce se 700 o 300 cittadini siano molti o pochi, ci si affretta a dichiarare il fallimento in casa altrui, si tace sulla prossima privatizzazione della C.R.I. e si prosegue imperterriti mostrando di avere la verità in tasca ed evitando di capire che qualcosa si sta muovendo nella politica locale ed Italiana.

Quando la tempesta si annuncia il saggio tenta di capirne i segni, non continua come se nulla fosse perché altrimenti ne verrà travolto.

Noi proseguiremo la nostra lotta con la serenità di chi sa di trovarsi dalla parte dei cittadini e della verità e non è costretto ad averne paura protetto dalle volanti dei Carabinieri benché non ve ne sia il minimo bisogno, anche questo è un segno dei tempi che cambiano.

“People have the power”

Il Comitato Imolese per il diritto alla salvaguardia della salute

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RSSCommenti (3)

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  1. Guerrino Frontali says:

    Carissimi,
    It’s really courious, fantastic!
    I laici si trovano, condivisibilbmente (da parte mia), a destra e a sinistra strenui paladini dell’inviolabilità del diritto alla vita: dal principio, (aborto fecondazione assistita, AIDS, etc.) alla fine (“dolce morte”, eutanasia, pena di morte, etc.). Bene! Ma lì in mezzo? Fra la nascita e la morte non può magari apparire come un diritto non negoziabile la remota possibiltà di scamparla grazie ad un intervento di mezzi e professionisti in grado di evitare il ritorno alla casa del Padre? Vedete, è solo una semplice questione di umanità.
    Fraternità, Guerra.

  2. Mario Zaccherini says:

    Guerrino, sei fantastico!!!
    Hai ragione siamo “tutti” grandi filosofi: profilattico? Si, no, Forse.
    Pillola?: si, no, forse.
    Aborto?: no, però, dipende, c’è caso e caso…
    Ok, alla fine non sono ancora nato e già si discute su come devo morire.
    Sembra un film, un brutto di film, di Totò: una parte della società vuole impedirmi di morire come preferisco (facendo risparmiare anche tanti soldini allo Stato), ma se, concordo totalmente con te, volessi vivere?
    Anche in questo caso una parte del mondo “che comanda” vuole impedirmi questa aspirazione.
    Una volta anche la sinistra parlava di diritto alla vita inalienabile…

    Mario

  3. Guerrino Frontali says:

    Per il direttore del dipartimento di Sanità pubblica l’emolunento e’ stato di 140.378 euro lordi (1 dei 9).
    Indovinello.
    Per quanti giorni?
    Per quanti ore al giorno?
    Chi è?
    Cosa ha fatto?
    Cosa sta facendo in data odierna?

    Da 21.400 Euro lordi, che vive solo 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno e qualcosa la fa.
    That’s all folks.
    Guerra.

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