LA CGIL IMOLA COMPIE 110 + 1 ANNO: VIDEO CAMUSSO, ERRANI, MANCA

In un mondo instabile, che divora marchi e simboli in maniera sempre più veloce, desta impressione che un’associazione di uomini liberi possa festeggiare i 110 + 1 anni di vita.

Sono veramente rare, in particolare in Italia, le imprese, economiche, sociali, politiche e sportive, che possono, nel giorno del compleanno, coprire la torta con un numero così elevato di candeline.

Nel lontano 1900 aziende come Fiat 1899, Ceramica Cooperativa Imola 1874 e Coca Cola 1886 erano agli albori, mentre colossi come la Ferrero 1942, Sony 1946, Honda 1948, Ford 1903, General Motors 1908 dovevano ancora nascere.

L’asse portante, di quella che diverrà la Cgil, nasceva in un momento di forte incertezza politica, nazionale ed internazionale e, come oggi, si collocava a difesa e  tutela dei lavoratori ed anche come portatrice di valori universali quali la pace, la tolleranza, la giustizia sociale e l’uguaglianza di genere.

Probabilmente il segreto della longevità della Confederazione è proprio racchiuso in questo messaggio intergenerazionale un po’, la dico grossa, come una Chiesa Laica che perpetua nel tempo il proprio messaggio sociale.

Un movimento che ha sempre avuto la vocazione ad intervenire nel proprio tempo non accettando che il mercato, o chi per lui, decidesse le sorti e le condizioni di vita degli italiani; come la Chiesa precedentemente richiamata anche la Cgil ha avuto momenti alti associati ad altri meno illuminati, ma sempre, elemento fondamentale, momenti nati in ambienti democratici.

Forse, in particolare negli anni 70, non è riuscita a comprendere bene come certe “forzature” garantiste ed egalitarie abbiano sortito effetti non esattamente positivi nel sistema Italia, in particolare nel comparto pubblico, errori fatti assolutamente in buona fede, confidando, forse troppo, nella generosità delle persone.

Non solo sindacato, ma anche baluardo della democrazia, oggi come ieri.

Solo due episodi, tra i tanti:

1956, il Patto di Varsavia invade l’Ungheria e la Cgil condanna fermamente l’episodio creando malumori nell’allora Partito Comunista Italiano non ancora perfettamente destalinizzato (21 anni dopo Berlinguer completò la critica nei confronti del socialismo reale e, nel 1981, anche Vendola si allineò all’interno di questa visione democratica criticando la repressione polacca……vorrei dire altre cose su altri personaggi della sinistra che allora tacquero ed oggi danno lezioni di democrazia, ma mi rendo conto che andrei fuori tema)

1960, indice, anche allora in solitaria, lo sciopero generale contro il governo Tambroni.

Siamo nel 2011 e la Cgil gode di ottima salute, forse perché nuovi problemi e nuove sfide non hanno ancora trovato soluzioni e risposte, forse perché l’Italia non è ancora un paese geneticamente democratico o forse semplicemente perché questa associazione di donne e uomini liberi non è ancora stata sconfitta dalla voracità ed iniquità del nuovo che avanza.

Buon compleanno e grazie alla Cgil Imola per la festa e gli ospiti che l’anno rallegrata.

Un grazie particolare al nostro Segretario Generale Elisabetta Marchetti per la qualità espressa nel suo lavoro quotidiano, per la serenità che riesce sempre a trasmettere alle persone vicine e per l’abilità dimostrata in qualità di moderatrice con gli ospiti Susanna Camusso, Vasco Errani e Daniela Manca.

Mario Zaccherini

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