A UMBERTO BABINI By MARIO ZACCHERINI

Caro Umberto,

ti scrivo perché, anche se politicamente il tuo nome raramente è accostato a quello di Kim Bishop, senza di te difficilmente potremmo  ”disporre” delle competenze, serietà ed impegno della tua compagna. Siamo in Italia, tutti pronti a parlare di parità di genere, di quote rose, di stimolo alla partecipazione politica delle donne, e poi?

E poi ci si dimentica che la prima parità la si conquista in casa e, in tale contesto, la donna parte sempre sfavorita.

Anche solo per il fatto che la mamma è donna è del tutto evidente che, la responsabilità ed il tempo dedicato al nuovo arrivato, impegni molto più la donna rispetto all’uomo.

D’altronde quando si prova a cambiare il mondo i sacrifici non sono distribuiti in egual misura.

Mi rendo conto che, una parte consistente della tua vita privata, sia stata rubata dai tanti “ribelli” che vogliono cambiare il mondo ed hanno identificato la Kim come leader ideale e, all’interno di tale contesto, sei anche sfortunato perchè lei è talmente brava che anche da Imola spesso l’abbiamo sequestrata.

Ti posso solo ringraziare o offrirti una birra e, se proprio sei giù di morale, ricordarti che, per fare un esempio, a San Giuseppe è anche andata peggio (è sempre stato l’ultima ruota del carro, il figlio non è suo, non ha potuto “conoscere” Maria e credo fosse pure astemio). In fondo non è male essere il San Giuseppe laico del terzo millennio.

A proposito di bimbi, come sta Leonardo?

Finita la tosse?

Sono certo che un giorno sarà orgoglioso di quello che state facendo.

A te e Leonardo chiediamo 5 anni di sacrifici sperando che siano “dolci sacrifici”, tieni duro Umberto il tuo sacrificio non sarà inutile.

Ti abbraccio sperando che mia moglie Barbara non legga questo mio pensiero, perché le conseguenze sarebbero inevitabili e terribili (per me): hei,direbbe, vieni un po’ qui; visto che Umberto è diventato un tuo idolo, comincia ad andare a fare la spesa tu al sabato e a cucinare al mio posto”.

Quindi, acqua in bocca….sperando che anche l’8 giugno ti tocchi rimanere a Medicina.

Ciao

Mario

Share

Filed Under: Diritti civili e libertà personaliFeaturedMedicina 2014

Tags:

About the Author:

RSSComments (0)

Trackback URL

Lascia un commento