I CANI DI MEDICINA MANGIANO I BAMBINI?

Nel Consiglio Comunale di Medicina del 30 Gennaio 2015 i Gruppi Consiliari del PD e di MDES hanno affossato la proposta del Movimento 5 Stelle, appoggiata invece da tutti i gruppi di opposizione, che richiedeva il ritiro dell’ordinanza del Sindaco del 2001 che vieta tutt’oggi l’accesso ai cani a tutte le aree verdi che non siano quelle apposite di sgambamento.

Andiamo con ordine, nel 2013 l’ANCI ha redatto in collaborazione con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente il “Regolamento Comunale per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini” che suggerisce ai Comuni di permettere l’accesso ai cani nelle aree verdi pubbliche, escluse le aree giochi per bambini, ovviamente con opportuno guinzaglio e apposita museruola nel caso di animali potenzialmente pericolosi.

Durante la seduta il Sindaco ha dichiarato di non avere pregiudizi verso i cani, ma che la decisione di non ritirare l’ordinanza è dovuta all’impreparazione dei cittadini medicinesi che a suo parere non sono ancora civilmente maturi per affrontare questo passo.

E’ triste sapere che i cittadini di Imola, Budrio, Castenaso, Castel S. Pietro T., Castelguelfo, Molinella, Borgo Tossignano, Fontanelice vengono reputati civilmente maturi dalla propria amministrazione mentre questo non vale per i cittadini medicinesi.

Una domanda sorge spontanea: se davvero si ritiene che la situazione non sia cambiata dopo 14 anni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, chi ha mancato di educare adeguatamente i cittadini durante questo tempo?

E’ inoltre  curioso constatare che per l’attuale regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali i cani possono accedere ad uffici, locali ed esercizi pubblici, ma paradossalmente non possono entrare nei luoghi a loro più adatti.

Anche l’obbligo di raccolta delle deiezioni dei cani è già previsto dal medesimo regolamento, non si può quindi pensare di punire tutti per colpa di chi trasgredisce, anzi proprio a questo proposito avevamo proposto l’inasprimento delle sanzioni per i trasgressori.

Lanciamo una provocazione con l’intento di farvi riflettere: raccogliamo spesso lattine e incarti di plastica dai parchi pubblici, che altrimenti rimarrebbero sul prato interi decenni visti i lunghi tempi di decomposizione, se si vogliono davvero tutelare i bambini e si ritengono civilmente immaturi i cittadini medicinesi perché non si vieta anche di consumare cibi o bevande nei parchi?

Per lo meno finchè il Sindaco non ci riterrà una civiltà perfetta…

Gruppo Consiliare M5S Medicina

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