IMOLA 2015: JAN PALACH ANCORA ASSENTE

Il tempo passa inesorabile, ma un pezzo importante della storia europea continua a non figurare tra i luoghi imolesi.

Una via, un parco, una qualsiasi “location” che possa ricordare ai presenti che la storia della libertà, almeno in occidente, non è ferma al 1945 perché, in tale anno, era libero solo la metà del continente. Spagna, Portogallo e tutti i paesi dell’est erano ancora sotto il giogo del fascismo e del comunismo.

Tra i tanti nomi legati alla ricerca della libertà forse Jan Palach è il più simbolico: giovane, studente, bramoso di vivere in un paese libero si ritrova calpestato nei diritti fondamentali dalle armi del comunismo sovietico.

Il 16 gennaio 1969, come estremo gesto di protesta, si diede fuoco presso Piazza St. Venceslao.

Dopo tre giorni di agonia, il 19 gennaio 1969, morirà.

Come Associazione culturale ImolaMigliore, nel gennaio del 2014, lanciammo a tutto il Consiglio Comunale imolese la proposta di dedicare un luogo al martire e, nel giugno 2014, passò una mozione a favore della proposta.

A gennaio 2015 il nome di Palach non è ancora associato a nulla.

Di seguito una lettera che inviammo al Resto del Carlino nel 2014, una pubblicata il 18 di gennaio 2015 ed una interessante intervista/testimonianza fatta ad Alfredo Taracchini Antonaros, che ringraziamo.

Come ringraziamo per il preziosissimo Marina Giambi.

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