NONNO ASCOLTAMI By MARIO ZACCHERINI

Tra le tante cose che il Referendum ci ha lasciato sicuramente la peggiore è una sorta di guerra generazionale. Sembra quasi una partita “over65-resto d’Italia”.

Anche i flussi elettorali hanno confermato un fenomeno che dal 2013 sta trasformando l’universo elettorale. In quel freddo febbraio, forse per la prima volta, il mondo giovanile si staccò dal Partito Democratico, per confluire in massa verso le accoglienti rive del M5S. L’evento fu traumatico (18-25 anni Pd 6%, M5S 35%), ma nessuno nel Pd lo percepì come un vero e proprio contagio che nel tempo avrebbe “morbato”, come direbbe la Boschi, la quasi totalità del corpo elettorale.

Vennero le Europee del 2014 e conseguente vittoria di Pirro, come antibiotico. In quel momento il 2013 sembrava solo un piccolo episodio,un momento di ribellione già riassorbita dal renzismo.

Purtroppo, anzi per fortuna, il paese era, ed è, in totale rivolta: elezione, dopo elezione il “contagio” si è esteso a tutto il corpo, escluso gli over 65 che ancora sono inclini a trasformare il renzismo in consenso. Come ci segnala Ilvo Diamanti ormai la straordinaria maggioranza del popolo italiano è diventato insensibile alla narrazione fantasiosa del leader del Pd, mentre gli over 65 sono ancora disponibili a credere alle favole.

Demenza senile? No, assolutamente no! Il problema è culturale! Oggi, chi vuole informarsi, accede ad internet e, libero dai condizionamenti della stampa e televisione “normalizzata”, può costruirsi una visione del mondo imparziale. Con questa chiave di lettura si comprende facilmente perché il voto over 65 è tendenzialmente conservatore e stabile, mentre chi vive e cavalca la modernità, per definizione, valuta la realtà e non la descrizione fantastica.

Stranamente un comunicatore come Renzi non ha compreso questo aspetto.

Questa situazione (la distanza del leader dalla realtà) è un grande classico della politica; quando il Renzi di turno si circonda di yes man, come quasi tutti i giovani renziani  disposti a dire tutto ed il contrario di tutto pur di non ostacolare le proprie ambizioni (non a caso sono i più arrabbiati dell’esito, perché comprendono che il loro futuro politico è fortemente a rischio). Se pensi di fare politica con le Picerno, le Moretti e le Serracchiani ti potrà andare bene la prima volta……certamente non la seconda.

Assieme al leader, anche tantissimi over 65 sono attaccatissimi alla loro realtà, ma disinformati di quella altrui. Anche in questo caso il buon Diamanti ci aiuta a comprendere il rapporto dei “nonni” d’Italia con il paese, in particolare come (giustamente) rispetto alle generazioni passate le loro condizioni siano decisamente migliori.

Diventa quasi normale che questa generazione non senta il grido di dolore provenire dai figli/nipoti. Ancora più normale che il Pd li protegga come dei figli, perché sono stati trasformati nel conto corrente del partito.

Servirebbe una cultura di classe che solo chi usa internet, o legge libri utili, può avere.

Abbandonare egoismi e, in certi casi, privilegi per, tutti assieme, prima scacciare i mercanti dal tempio, poi attivare la ricostruzione morale e materiale del paese.

Non sarà facile costruire questo percorso, non abbiamo esempi da seguire. La via dovrebbe essere quella di cominciare ad adottare gli anziani, aiutarli a comprendere meglio il mondo e far capire loro che la liberazione dell’Italia non è ancora completata.

Serve ancora il loro aiuto!

In realtà, questa è una provocazione, l’unica istituzione che non si fida degli over è la Chiesa. Lo sapete che chi elegge il Papa deve essere under 80?

Seriamente: ragazzi armatevi dei vostri ipad e telefonini e fate vedere agli anziani quanto possa essere falso e bugiardo il renzismo.

Mario Zaccherini

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