IMOLA 2016: ATTACCO ALLA GIUSTIZIA By MARIO ZACCHERINI

La recente sentenza del Tar che sanziona il Comune di Imola, per quanto riguarda il piano di zonizzazione del Parco Acque Minerali ed Autodromo, si presenta sotto una duplice veste.

La prima, la più bella, è rappresentata dai cittadini che “scavalcando” partiti e/o sindacati, si sono autofinanziati battendosi affinché la Legalità trionfasse sulle decisioni, evidentemente illegali, della Giunta Comunale e dei Consiglieri che hanno avvallato tali scelte.

Non è poco, perché il nostro territorio rischia, anno dopo anno, di diventare un luogo dove la Legge italiana fatica ad imporsi. Sembra quasi che i nostri amministratori “pretendano” una sorta di extra territorialità dove le Leggi esistono, ma sono valide solo per gli altri. Voglio essere molto chiaro: il problema non è il Pd, ma chi governa il territorio. In questi anni, spesso, troppo spesso, altri organi a maggioranza Pd si sono opposti a decisioni come la tentata colata di cemento di via Roncaglie, la recente zonizzazione, senza dimenticare la gestione che solleva dubbi della Beni Comuni, la sconfitta, sempre al Tar, di Formula Imola contro Andrea Zucchini. Insomma, rispetto ad altre città, è del tutto evidente che qualche cosa non funziona.

Questa situazione torbida, accentuata dalle paure di tanti cittadini nei confronti dei progetti di ampliamento della discarica, ha creato tensioni che occasionalmente (cosa da condannare) sfociano in offese verso Manca, Tronconi e Tarozzi. Vero che non appaiono sempre preparatissimi sulle questioni specifiche, vero che potrebbero porsi con maggiore umiltà nei confronti dei cittadini, vero che le loro decisioni non vengono spesso percepite come ottimali per il comune ed i cittadini, ma ancor più vero che sono delle persone come tutte e non meritano offese.

Giustamente, a conclusione di un mese che li ha visti soccombere a 360 gradi nel Referendum Costituzionale e nella sentenza Tar, hanno detto chiaramente che in futuro le offese verranno chiarite in Tribunale. Giusto.

Nel frattempo Imola sta vivendo un clima avvelenato: pochi giorni dopo la vittoria al Tar dei cittadini imolesi, si è scatenata, da parte di decine di persone (curiosamente tantissimi non imolesi), una “levata di scudi” contro la decisione della Magistratura e contro la “cordata” di imolesi che hanno combattuto per il ripristino della Legalità.

Il primo pensiero è andato alle situazioni caotiche che purtroppo capitano in certe città meridionali dove, davanti al ripristino della legalità, piccole minoranze attaccano Polizia, Carabinieri, Magistratura e Associazioni.

Nel nostro piccolo sta accadendo la stessa cosa; una sub cultura rifiuta la Legge ed offende, giungendo anche a minacciare, tutti coloro che si battono per il bene comune. Sarebbe carino che i vari Tarozzi, Tronconi e sodali, dedicassero qualche minuto nel leggere i post che, a getto continuo, vengono pubblicati sulla pagina “Cittadini per un Autodromo diverso” per cercare di capire se questa sub cultura è legata alle attività del nostro Autodromo (spero proprio di no) oppure ci troviamo di fronte ai soliti leoni della tastiera. Stessa situazione, forse in maniera più intensa, accade su una famosa pagina locale, senza che i moderatori intervengano.

La distinzione non è piccola: se il territorio fisico dell’Autodromo sta diventando l’avamposto di pensieri, ed azioni, illegali è doveroso, prima che il contagio si diffonda a tutta la città, che la politica intervenga. L’invito a verificare, e prendere le dovute distanze, questo contesto, coinvolge anche il “patron” di Formula Imola.

Imola deve reagire, in particolare in queste ore che vede gli organi politici della Città Metropolitana (asfalto fonoassorbente) e del Comune di Ravenna (disciplina sugli orari della musica notturna) attivissimi nel migliorare la qualità della vita dei propri cittadini, cercando di fare ammenda degli errori passati e avviandosi verso una politica che abbia, come fine, il benessere dei cittadini e non la felicità delle sub culture emergenti.

In ultimo una testimonianza dei “movimenti” della presunta sub cultura sulla pagina che, come dimostra il primo screenshot, apparentemente è un luogo di amicizia e rispetto. Un “clima sano ed amichevole”.

Oddio, proprio amichevole non sembra. Infatti, cercare gli indirizzi dei cittadini per andare sotto casa loro, oltre al fatto di considerarli feccia, non sembra il massimo dell’amicizia. Almeno nella cultura delle persone normali non lo è

Non mancano presunti richiami all’evasione fiscale, al “diritto” che la spesa pubblica finanzi il loro hobby e, ciliegina sulla torta, anche la volontà di intraprendere “azioni”. Insomma, almeno a parole, una tipica situazione e clima sud americano oppure da sub culture statunitensi.

La situazione è in piena evoluzione e la speranza è che le minacce da tastiera non si trasformino in realtà.

Naturalmente gli screenshot non evidenziano i nominativi degli autori, liberissimi di farlo nei commenti, ma, gli originali, rimangono a disposizione della Guardia di Finanza, per quanto riguarda le accuse di evasione fiscale, e degli organi competenti per quanto riguarda la sicurezza nei confronti dei Magistrati e dei cittadini coinvolti.

Mario Zaccherini

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RSSCommenti (7)

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  1. Andrea says:

    Caro signor Zaccherini, sono Ragazzini Andrea, uno dei cosiddetti subculturali. Mi chiedo, visto che ci reputa dei quasi delinquenti, perché non abbia messo anche lo screenshot del post dove insinua che io la volessi picchiare quando mi ero semplicemente detto disposto a discutere anche in altre sedi, anche dal vivo, oltre quella dei social.
    Perdipiú io rispondo di ció che ho detto e delle mie azioni e non di quanto detto da altri non rappresentando associazione alcuna.
    Complimenti per il titolo di sicuro effetto ma alquanto provocatorio nei confronti di chi non é in linea con le sue idee.
    Saluti, Ragazzini Andrea

  2. admin says:

    Caro Andrea Ragazzini,
    lei è liberissimo di pubblicare tutti gli screenshot che desidera.
    Come le ho dimostrato, nel parlare di sub cultura, la sua descrizione amorevole di clima sano ed amichevole che ruota attorno all’autodromo, non si addice a tanti dei suoi amici.
    Leggo, minacce, offese…….merde…che provengono dalle persone che si “ritrovano” dalla sua parte.
    Persone che cercano gli indirizzi delle persone che si sono appellate al Tar, per andare sotto casa……
    Mi creda, non state dando un esempio molto bello e, mi creda ancora, con tutte le disavventure legate al nostro impianto state dando una pessima immagine di Imola.
    Non state nemmeno dando un esempio di socialità nel “pretendere” che la comunità “paghi”, attraverso la fiscalità pubblica, il vostro hobby.
    Le riconosco solo una cosa, a differenza di tanti pavidi che preferiscono rimanere nell’oscurità di Facebook, quello di avere il coraggio di palesarsi pubblicamente con nome e cognome.
    Insomma, non è un vigliacco.
    Mario Zaccherini

  3. Matteo Crocetti says:

    Purtroppo la verità e la motivazione che spinge a polemizzare sul l’operato dell’autodromo e dell’amministrazione è ben lontana dallo scopo di non disturbare il riposo dei cittadini. Peccato

  4. Luca Tattini says:

    Caro amico cara Mario Zaccherini non crede che….invece di propagandare i decibel o altro non si possa trovare una soluzione x accontentare le 2 parti??? Se una moto di omologazione ha circa 85 decibel x strada e in pista ne ha 80 non crede che sia un controsenso arrivare a 50? La sua macchina quanti DB ha??? Mia figlia adesso che il tar ha imposto x il parco minerali 50 DB dove va ha giocare visto che ne produce almeno 90 da calma??? Ora che ho messo il mio nome che succede??? Mi vuole minacciare o offendere chiamandomi “ratto”occhio che la denuncio.

  5. admin says:

    Caro Luca, è un piacere leggerla.
    Purtroppo non posso rispondere in maniera affermativa alla sua domanda: il problema non è accontentare le due parti, perché non esistono due parti.
    Mi sbaglierò, ma riconosco il Comune di Imola (che deve rispettare le Leggi), Formula Imola (che deve rispettare le Leggi), ConAmi (che dovrebbe essere obbligata dal Comune ad intervenire su Formula Imola per il rispetto delle Leggi) e, quando non vengono rispettate le Leggi, la Magistratura.
    In Democrazia questi sono i soggetti che determinano il rispetto della Legalità.
    Questi sono i soggetti che i cittadini interpellano, quando, a ragione o torto, sentono che la Legalità non sia rispettata.
    Lo stesso Davide Tronconi, Assessore a Imola, di fronte alle problematiche legati al rispetto delle norme, non ha parlato di accordi tra eventuali parti, ma “cari cittadini, se non vi vanno bene le cose, le porte della magistratura sono sempre aperte, poi vediamo chi vince.”
    Mi sembra evidente che Tronconi confermi il mio pensiero.
    Per quanto riguarda la bambina le voglio fare una confidenza: nella zona dove abito, non le dico dove, perché non vorrei trovarmi sotto casa uno dei suoi “presunti amici”, come da minacce su Fb, spesso si ritrovano “nugoli” di bambini festanti e rumorosi. non mi hanno mai infastidito perché sono una rappresentazione della natura, della vita, della gioia……e non inquinano.
    Un abbraccio.
    Mario Zaccherini

  6. sergio silvestrini says:

    Solidarietà al signor Mario Zaccherini e solidarietà agli 8300 disoccupati di Imola i quali, con 7 milioni 800000 euro spesi ogni anno per l’autodromo se spesi per le imprese e riqualificazione professionale, avrebbero in molti trovato occupazione in un territorio in sviluppo. Buon anno a tutti questi

  7. alfredo says:

    Fino a quando chi viene eletto dal popolo non capisce che è al suo servizio e non viceversa, e che suo compito principale è operare nel rispetto delle leggi a tutela del suo diritto e non delle sue passioni o tornaconti, avremo sempre dei subculturali: è la causa delle cause della mentalità mafiosa tipica dell’italianità, senza alcuna distinzione geografica!

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