IMOLA 2017: 15 MILIONI GETTATI By MARIO ZACCHERINI

Affermare che sono indignato è poco. Troppo poco!!!

Passi, si fa per dire, la gestione “così così” dell’Autodromo, passi la gestione pessima della discarica e passi pure il volantino del mio amico Tarozzi, ma l’idea di indire un concorso per definire il logo della prossima acqua minerale di Imola la catalogo come una forma di disprezzo nei confronti dell’umanità.

Mi rendo conto che la recente scoperta di una fonte enorme di acqua termale sotto la discarica sia una buona notizia, nella misura in cui rassereni rispetto al timore di eventi tellurici.

Vero, come sostengono i geologi, che questo immenso lago, in caso di terremoti, avrà (avrebbe) una funzione “ammortizzante” e “ridondante”, disperdendo le vibrazioni verso il basso e non verso l’alto, ma vero nella misura in cui lasci il “giacimento” intonso.

Invece no! Ancora una volta, non a caso parliamo di acqua, sono venute a galla le ingordigie di chi ci governa.

Pensare, certo anche solo pensare, di costruire una stazione di pompaggio per “industrializzare” il prodotto (l’acqua della fonte) a livello nazionale è inquietante.

Secondo i dati in possesso di Hera, a fronte di un investimento di circa 15 milioni di euro, la nuova società (darà lavoro a circa trenta persone) potrebbe imbottigliare 100 milioni di bottiglie all’anno.

Dimentichiamoci, per un attimo, che stiamo parlando di una fonte che ha sulla “testa” un’immensa discarica, facciamo pure finta di non sapere che dopo 30 anni di prelievo la fonte sarà un’enorme voragine (addio effetto anti terremoto), ma, questa è la vera domanda, a chi verrebbe in mente di acquistare un prodotto che viene filtrato dal “pattume”?

Chi consumerebbe un’acqua di discarica?

Non servono indagini di marketing perché la risposta è semplice: NESSUNO!!!!!

Eppure verranno investiti 15 milioni di danari pubblici per dare il via a questa follia.

Tutto qui? No di certo, il bello deve ancora arrivare.

Il logo deve essere ancora definito, ma il nome, del nuovo prodotto, è già stato individuato.

Quando? Durante l’ultima riunione di maggioranza.

Nella sala erano presenti tutti e, nell’attiguo corridoio, sedevano anche coloro che entreranno nella prossima Maggioranza, insomma, dopo 20 minuti, hanno dovuto aprire le finestre perché con tanti polmoni l’ossigeno cominciava a scarseggiare.

Per rendere partecipata la discussione Raccagna ha aperto la serata con “il Pd ha deciso il nome della nuova fonte, siete d’accordo?”, ottenendo un caldo si come risposta.

Addirittura, dal corridoio, si è nitidamente sentito “io sono più d’accordo di XXXXXX (non posso fare il nome)”, mentre dalla piazza uno dei tanti partiti della sinistra ha intonato un coro/salmo per magnificare la proposta del Segretario Pd.

A questo punto, sempre il prode Raccagna, con chiarezza ha anticipato che, come correttezza istituzionale pretende, sia il Capogruppo a motivare la scelta e, con un sospiro di rassegnazione, tenendo nella mano sinistra il famoso volantino sulla normalità, ha passato la parola al buon Tarozzi che, come solo lui sa fare, ha bloccato l’aula per 90 minuti prima di pronunciare il fatidico nome.

La sintesi del suo discorso ha ruotato attorno ad un presunto evento miracoloso (l’acqua sotto la discarica), l’evidente volontà e presenza del divino in tale evento e che, nel frattempo oltre che renziano era diventato anche cattolico praticante……….e tutti…..anch’io…..anch’ioo……anch’iooo…….io più di Voiiiii (sempre dal corridoio)………abbiamo visto la Luce (dalla piazza)…….con Alfano ci darem la mano (la sinistra, più a sinistra di Bertinotti che ormai è alla sinistra degli alfaniani, ma a destra dei centristi e, più o meno, allineata alla Boldrini prima che uscisse da Sinistra Italiana per entrare nel gruppo misto parlamentare).

Sintesi: “ce st’anno a fregà ancora!!!!!!!! Sveglia!!!!”

Ok, va bene tutto, ma il nome?

Già il nome….

FONTE BEATA VERGINE DELLE ACQUE DA IMOLA

Non solo: ricordate i 100.000 milioni di bottiglie?

Bene, il 75% del prodotto verrà acquistato da LegaCoop e la Compagnia delle Opere per poi essere consumato nelle mense aziendali.

Il rimanente 25%, avendo notevoli proprietà organolettiche, verrà utilizzato nei reparti di ostetricia degli ospedali regionali.

Che dire? Sono sconvolto che anche quest’anno, pochi o molti, siate arrivati a leggere fino a questo punto l’oceano di cazzate che ho scritto!

L’unica cosa vera è il volantino di Tarozzi, anche se credo abbia semplicemente anticipato il primo aprile (anche il ce st’anno a fregà ancora….è vero!)

Buon primo aprile a tutte/i

Mario Zaccherini

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