FANTASMI SULL’AUTODROMO By MARIO ZACCHERINI

Le ultime vicende legate all’autodromo di Imola hanno finalmente risvegliato dal torpore il nostro Sindaco Daniele Manca. Giustamente, dopo l’archiviazione, da parte del Tribunale di Bologna, di una richiesta datata 2012 di sequestro dello storico impianto, chiede a gran voce che si avvii un percorso di dialogo.

Era da tanto tempo che non mi trovavo d’accordo con il primo cittadino di Imola! E se dialogo deve essere, che dialogo sia. Cominciamo con due domande:

  1. 1)  Caro Daniele, forse hai cambiato indirizzo, o forse i tuoi collaboratori non ti hanno informato che il famoso Comitato che, come sostiene il Presidente di Formula Imola, ha impedito il ritorno della F1 sulle rive del Santerno, ti ha chiesto un incontro (per giunta urgente) in data 16 settembre 2016, seguita da due solleciti il 16 dicembre e 13 gennaio 2017. A mio parere sarebbe un ottimo inizio (di dialogo) se tu rispondessi.
  2. 2)  Caro Daniele, mi rendo conto che la seconda domanda non sia simpaticissima, però le cose vanno dette da subito.
    E’ naturale che, davanti a grandi mutamenti che hanno trasformato l’utilizzo degli autodromi, si cerchi una rappresentanza di valori nella figura del “tecnico” che la politica nomina come immagine per il futuro. Concordo al 100%

    Nel nostro caso, tale rappresentanza, è stata individuata nel Conte Selvatico Estense, non a caso nominato Presidente della società pubblica Formula Imola.
    Uomo dal brillante eloquio, in questi anni ha portato il nome di Imola su tavoli importanti rappresentati da Bernie Ecclestone e, in particolare sul “caso Gp d’Italia”, anche dentro al mondo della politica nazionale addirittura fino al Governo Renzi.

    Non ti nascondo che ho seguito il più possibile le informazioni legate ai “contatti” tra Imola, rappresentata da Formula Imola,  i tanti possibili interlocutori e il curioso, almeno per me, ricorso al Tar del Lazio.

    Digita di qua, digita di là, un giorno ho trovato un link pubblico che mi ha portato al “procedimento cautelativo iscritto al n. r. g. 51394/2015″ presso il Tribunale Ordinario di Milano (Sezione specializzata in materia di impresa B). Come ben potrai capire mi si è gelato il sangue.

    Non discuto le qualità del Presidente, ma pongo un problema di opportunità.

    Mi chiedo se farsi rappresentare da una persona, ripeto non voglio entrare nel merito, che professionalmente è in contrasto (eufemismo) con una delle maggiori banche nazionali possa portare giovamento al nostro territorio.
    Ogni volta che il Conte entra in un Tribunale contro questo colosso bancario, aiuta Imola?

    Quando, questo almeno si evince dal provvedimento citato, il colosso vince una battaglia (non si parla si 10 euro) contro la società che vede il Conte tra i maggiori attori, probabilmente il Sindaco e la sua Giunta dovrebbero domandarsi se sia del caso, in un mondo che è puro business, farsi rappresentare, almeno in questo momento, da questa persona.
    Mi domando “pensabile che sia lui a chiedere milioni di euro allo Stato per organizzare un Gp?”

    Credo che in certi momenti un rappresentante pubblico dovrebbe avere l’accortezza di fare un passo indietro, di vincere le sue battaglie nei Tribunali (cosa che gli auguro), per poi rimettersi a disposizione della comunità.

    Cosa ne pensi Daniele?

    Mario Zaccherini

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