CI PRENDONO IN GIRO By MARIO ZACCHERINI

Giorno dopo giorno sento, in maniera sempre più nitida, una voce che grida “ci stanno ancora una volta prendendo in giro”.

In realtà, tale voce, la sento da novembre 2011 ovvero da quando, a seguito delle dimissioni di Berlusconi, venne “nominato” come nuovo Presidente del Consiglio il buon Mario Monti. In quella fase storica tre elementi stridevano fortemente tra loro: 1) Mario Monti diventava un Presidente non votato dagli Italiani 2) in un momento tragico per l’economia italiana il professore veniva nominato da Napolitano Senatore a vita (la nomina, da un punto di vista finanziario non peggiora certo i conti del paese, ma, nei confronti dei cittadini che da lì a poco verranno taglieggiati dal suo Governo,  come esempio è decisamente pessimo) 3) non si vollero indire elezioni anticipate perché, il già citato contesto economico e lo Spread alle stelle impedivano il normale esercizio della democrazia. Si diceva che esercitando la democrazia, ovvero eleggendo le nuove Camere, lo Spread sarebbe andato fuori controllo e l’Italia in default. Infatti in Spagna andarono ad elezioni anticipate e, pur collocati in uno scenario decisamente peggiore rispetto a quello italiano non accadde nulla di quello paventato.

Sono passati 14 mesi e a febbraio finalmente voteremo con una situazione economica, sembra difficile da credere, decisamente peggiore rispetto a quella ereditata da Monti nel novembre 2011; gli indicatori macro relativi al debito pubblico, alla disoccupazione, all’inflazione, alla competitività delle imprese italiane ecc ecc sono tutti drammaticamente peggiorati lasciando solo allo Spread un segno positivo (tra parentesi più ci si avvicina al voto e più migliora, l’esatto contrario di quello che ci hanno fatto credere nel 2011……..).

Quante cose ci hanno fatto credere il “migliorista” Presidente della Repubblica Napolitano, il “bocconiano” Monti ed i leader dei partiti politici che si sono prestati a questa bassa rappresentazione di democrazia. Se mi sento preso in giro un motivo ci sarà!

Il buon Lucio cantava “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c’è una grossa novità..”

In effetti nel 2012 gli italiani hanno vissuto una grande, anzi grandissima novità: le Primarie. Finalmente qualche partito ha dato la possibilità agli elettori di, se non proprio decidere completamente, influenzare pesantemente le scelte delle segreterie partitiche. Non siamo ancora alla perfezione: se penso a personaggi come la veneta Bindi candidata, come capolista, in Calabria oppure alla sicilianissima Finocchiaro (anch’essa capolista) nelle Puglie. Un parlamentare dovrebbe essere votato dai suoi concittadini………..ma in Italia tutto è possibile. Ho ancora un sassolino nelle scarpe: brutto che la squadra dei fautori delle Primarie senza se e senza ma come Marino, Scalfarotto, Gozi e tanti altri abbiano optato per vie diverse……….come il listino personale del Segretario Bersani. D’altronde la coerenza non è materia che si studia a scuola. Ottimo, come sempre, Pippo Civati che, coerentemente con il suo percorso politico, partecipa alle Primarie lombarde, arrivando terzo il che gli garantisce una poltrona sicura nel futuro Parlamento. Bravo Pippo!

Altri partiti hanno optato per la strada tradizionale per individuare le candidature. Clamorosa la scelta del nuovo contenitore dei Rivoluzionari di Ingroia (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, Idv) che, da quello che si legge, metteranno capolista alla Camera dell’Emilia Romagna un grillino (anzi un ex grillino) come Favia. Una vera e propria “rivoluzione” imposta dall’alto. Nulla di nuovo sotto il sole. In realtà, tra tutti i contenitori finalizzati solo alla conquista delle poltrone parlamentari (i rivoluzionati di Ingroia come i montiani) quello di Ingroia, da un punto di vista politico, è il più interessante perché al suo interno troviamo una risposta a tutte le situazioni (il Pd al confronto è un dilettante). Una parte del contenitore che vorrebbe collaborare con il Pd, una parte che lo brucerebbe (il Pd), una parte che governa il locale con il Pd, una parte che si dichiara a favore dell’acqua pubblica, una parte , come è accaduto a Imola, che vota (nei fatti) assieme al Pd per la privatizzazione dell’acqua pubblica. In mezzo a questo marasma spicca la figura di Favia (notevolissima l’ultima uscita con un “la base programmatica della lista Ingroia è la stessa del M5S), eletto nel 2010 come Consigliere Regionale nella lista M5S in Emilia Romagna, fino a ieri oppositore di Rifondazione Comunista e Idv, come si comporterà da domani? Alleato con Rifondazione, a sua volta alleata di quel Pd infamato ed infangato quotidianamente, oppure ancora fedele al voto ricevuto dai cittadini? E Rifondazione, come atto rivoluzionario, rinuncerà all’assessorato nella Giunta Errani dimostrando di essere veramente alternativi, oppure, come novelli casiniani, continueranno ad utilizzare la politica dei due forni? Insomma una carta per ogni gioco, peccato che si gioca sulla pelle delle persone.

Questi gattopardismo, trasformismo, doppiezza nei comportamenti non è presente solo nella lista di Ingroia, ma coinvolge, chi più chi meno, quasi tutta la politica italiana. Penso, su un argomento molto importante come l’Art.18, la doppiezza di Bersani nello spazio di 12 mesi: ecco uno splendido Bersani, stagione autunno-inverno 2011 che difende strenuamente l’articolo 18:

www.repubblica.it/politica/2011/12/21/news/bersani_difende_articolo_18-26990839/

Poi le mode cambiano e nella stagione autunno-inverno 2012 lo stesso Bersani afferma:

www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201212131324051866&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Lavoro:%20Bersani;%20art.18%20resta%20cosi’,%20modificare%20contratti

Di chi fidarsi? Come visto la partitocrazia, pur cambiando abito, contenitori e modalità, non è ancora morta, anzi, pur non essendoci mai stata nessuna restaurazione, cerca direttamente di arrivare alla restaurazione del potere assoluto delle Segreterie.

Noi, come semplici cittadini, dobbiamo ribellarci, ANDANDO A VOTARE, e cercando di individuare il male minore. Il non voto rappresenta il trionfo per tutti quei partiti ormai obsoleti per un paese che deve recuperare tante posizioni nel mondo. Rappresenta un trionfo perché gli “obsoleti” hanno uno zoccolo duro, pur piccolo o piccolissimo, che, in una situazione di forte o fortissimo astensionismo, potrebbe donare loro un fortissimo peso e tanti eletti.

ANDIAMO A VOTARE premiando quei pochi partiti che hanno dato la possibilità ai cittadini di scegliere i candidati: Partito Democratico, Sel e Movimento 5 Stelle hanno attuato una nuova forma di partecipazione democratica e, prima ancora di leggere i programmi, meritano di essere distinti dai partiti come la lista Monti (unico leader che non verrà votato in quanto, come Senatore a vita, è già certo di essere in Parlamento) o i Rivoluzionari di Ingroia (rivoluzionari radical chic) che impongono dall’alto un eletto dai cittadini di fede M5S.

Questa volta qualche partito la possibilità ce l’ha regalata, non buttiamo a mare la possibilità.

Mario Zaccherini

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RSSCommenti (8)

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  1. Almeida says:

    Non credo che le Primarie del PD e di SEL siano paragonabili, come esercizio democratico a quelle del M5S.

    PD e SEL hanno dato ampia possibilità agli elettori di scegliere i candidati in modo sufficientemente trasparente e partecipato.
    Il M5S ha fatto delle pseudo primarie, a cui hanno potuto partecipare solo pochi eletti, utilizzando un voto elettronico che di trasparente non ha nulla.
    E mal che vada, se qualcuno è sgradito, ci pensano i due padroni del movimento ad espellere chi osa avanzare qualche critica. Non succedeva nemmeno nel PCI dei bei tempi andati che il leader avesse tanto potere. Solo Berlusconi se lo può permettere, ma lui è il padrone dell’Azienda.

  2. Alberto says:

    Mario, ho letto il tuo articolo e ne condivido pienamente i contenuti; quello che fai notare è assolutamente vero.
    La politica italiana è pervasa dalla doppiezza e dall’opportunismo in barba all’interesse collettivo.

  3. Mario Zaccherini says:

    L’analisi di Almeida è corretta, però, rispetto a tutti gli altri partiti, pur con regole traballanti come hai correttamente evidenziato, penso che il comportamento del M5S sia politicamente avanzato.
    L’importante è iniziare, poi, nel tempo, tutto è migliorabile.
    Concordo sul fatto che le Primarie di Sel e Pd siano state organizzate in maniera più democratica ed offrendo ai cittadini un’offerta maggiore di partecipazione.

    Ringrazio Alberto aggiungendo che, mi riferisco al locale, i cittadini non hanno più alibi, se vogliono partecipare, se vogliono essere attori protagonisti, se vogliono veramente cambiare le cose le condizioni “ambientali” si stanno creando.
    Ora servono il coraggio dei giusti e le idee degli onesti.

    Mario

  4. Almeida says:

    Mario,
    dal mio punto di vista farei una piccola (ma importante?)precisazione, dicendo che il comportamento del M5S è avanzato dal punto di vista del marketing politico e dell’uso degli strumenti che oggi la tecnologia mette a disposizione (anche se ci sarebbe ancora di meglio). Non politicamente avanzata, se con questo intendi i contenuti politici e democratici della loro modalità di fare le primarie. Dire solo che le loro regole erano traballanti è essere molto indulgenti.

  5. Ugo Bernasconi says:

    Cari tutti, nell’ultimo periodo stanco di vedere le facce dei politici di professione ho cominciato a guardarmi in giro e fare domande.
    Ho trovato gente competente pulita in fare di Oscar Giannino.
    Spero che possano apparire sulla scena politica per RINNOVARLA.

    Riguardo le altre forze politiche salvo il movimento 5 stelle gli altri mi sembrano dei professionisti nel prender in giro gli elettori……intanto 1000 aziende al giorno chiudono e ormai le persone oneste non dormono piú la notte.

    Speriamo in bene.

  6. Mario Zaccherini says:

    @ Almeida: sul M5S ho due opinioni. Una positiva perché la sua presenza ha impedito che aumentasse ulteriormente l’area del non voto. Da questo punto di vista tutte le cose che rafforzano la partecipazione rafforzano anche la democrazia. L’altra opinione è legata alla democrazia interna e alla trasparenza dei processi decisionali. Non aggiungo nulla nell’affermare che questo punto è fortemente rivedibile e migliorabile.

    @ Bernasconi:provo un gran piacere nel rileggerti, sono passati mesi dall’ultima volta. Non ti nascondo che si Giannino sono totalmente impreparato…….sorry.
    Del M5S ho scritto nella risposta ad Almeida per cui non mi ripeto. Sugli altri partiti trovo che non pochi si riflettono nella tua valutazione, in particolare il gruppo di Monti raccoglie il peggio della prima e seconda repubblica. Di Berlusconi mi rifiuto di ripetere concetti ormai noti in tutto il pianeta. Andando a sinistra, nel Pd, convivono mestieranti della politica quali e tali i “ragazzi” di Monti, ma anche un’area di giovani usciti dalle primarie e tipici esempi della democrazia dal basso (quella che mi piace). Se i secondi riusciranno ad imporsi sui primi in Italia potrebbe aprirsi un’alternativa sullo stile socialdemocratico tedesco o, nella peggiore delle ipotesi, laburista inglese. Arrivando a Sel arriviamo alla prima forza di sinistra, oltre al Pd che però di sinistra ha solo qualche cosa, che è riuscita a ripulirsi dai vecchi dogmi comunisti e post comunisti rimananendo ancorata alla società contemporanea e non testimone di un mondo che non esiste più. In sintesi Sel è una forza, grazie a Vendola, che ha vinto le proprie battaglie contro il Pd contribuendo a cambiare i confini della “sinistra” italiana, costruendo una realtà europea amministrativa, oltre che politica. Di Ingoia una sola considerazione: si definiscono rivoluzionari e sono in guerra con il Pd e contro tale sistema. In realtà, assieme al Pd, sono una struttura del Pd nelle regioni, provincie, comuni. Non sono alternativi, ma lotta per delle semplicissime, banalissime ed importantissime poltrone. Come Monti puntano alla non vittoria del Pd-Sel per poter conquistare potere contrattuale. Anche loro rappresentano le peggiori logiche della prima e seconda repubblica.

    Mario Zaccherini

  7. Almeida says:

    Anche ad Imola abbiamo una giovane uscita dalle primarie che doveva rappresentare un bell’esempio di Democrazia dal basso ed in cui in molti avevamo posto speranze: la Renziana Daniela Spadoni.
    Ora però vedo che in campagna elettorale il massimo he riesce a fare è la comparsa elegante e sorridente a fianco di Daniele Montroni o addirittura del rottamato Massimo D’Alema.
    Possibile he ad Imola chiunque si avviini alla stanza dei bottoni venga subito inglobato dal e nel sistema!!!

  8. Mario Zaccherini says:

    @ Almeida: non conosco la Spadoni e non ricordo il suo nome anche quando ero nel Pd.
    A Imola abbiamo avuto due primarie: le novembrine, con l’apparato in crisi davanti al “fenomeno” Renzi, dove tantissimi elettori hanno dimostrato, con il loro voto, il disagio nei confronti dei maggiorenti locali. Situazione ribaltata in dicembre perchè gli elettori sono stati molto meno, facendo diventare determinante lo “zoccolo” del partito, e perché le vecchie logiche, uscite dalla finestra, sono rientrate prepotentemente dalla porta.
    Non poteva andare diversamente: ricordo che in campagna elettorale la Spadoni spalleggiava Montroni, assieme al Sindaco di Fontanelice e che il buon Jacopo Lanzoni era un esponente dei bersaniani come il presidente di ConAmi.
    E’ evidente che, nelle solite stanze, è nato un patto, i cui effetti vedremo nelle prossime candidature e nelle prossime nomine, tra i conservatori e almeno una parte dei renziani. E’ pure evidente che Jacopo Lanzoni, come bersaniano, non poteva vincere contro un bersaniano più bersaniano di lui.
    La conclusione, dal mio punto di vista, è che nella nostra città non è cambiato nulla.
    A febbraio e maggio si capirà meglio come si pone la città davanti a questa old politica.

    Mario

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