Riassetto servizio TPER (ex ATC ) a Imola, “manovra azzardata” By Sel Imola

Un’altra “sterzata” contro i cittadini, ancora tagli, senza confronto e senza criterio.

Questa la politica di un’amministrazione che aveva fatto suo il motto, in campagna elettorale, “Conserveremo tutti i servizi, i cittadini non subiranno alcun disagio”.

Era il 2008, il futuro Sindaco Manca e la “sua squadra” lo raccontarono a tutta la città, durante la campagna elettorale.

Dopo l’attacco diretto ai dipendenti comunali – vedi società di scopo – ora tocca alla mobilità, servizi essenziali per chi non possiede mezzi di locomozione e ha una certa età.

Scelte come: la soppressione totale della linea 2, l’eliminazione del servizio in Pedagna Est, la soppressione del trasporto pubblico urbano  che collega l’Istituto “Scarabelli”, il taglio della zona palazzetto/piscina e la soppressione della fermata “Giovani rilegatori” in via “Nicoli” sono il frutto dell’ennesima scellerata scelta della Giunta guidata da Manca. Scelte che SEL non condivide e non avallerà.

Se a questi tagli aggiungiamo l’eliminazione delle corse in centro storico e che il piano è stato commissionato – a pagamento – ad una società di consulenza milanese arricchiamo di altri elementi che devastano i servizi pubblici e rafforzano il senso del nostro dissenso.

Se proprio c’era bisogno di un piano di riassetto perché non studiarlo in casa e parlarne con i cittadini, i dipendenti di Tper  (ex ATC) e le altre forze politiche?

Non si poteva realizzare con uno studio intrecciato Tper (ex ATC) e Assessorato alla Mobilità del Comune di Imola?

Ancora una volta, vedi l’introduzione della fermata ad “Acanto”: chi paga ha un privilegio.

Imola, che già si sposta molto in bicicletta, avrebbe bisogno della realizzazione di un progetto condiviso e costruito a misura dei cittadino (con i cittadini stessi se si vuole rendere partecipi gli stessi fruitori del servizio e gettare le basi del successo di un processo di modernizzazione) non dell’ennesima proposta (già operativa dal 10 giugno p.v.) calata dall’alto e digeribile a fatica volente o nolente.

Quindi il piano di trasporto pubblico locale deve essere la tappa conclusiva di un più vasto percorso che ridisegni una mobilità sostenibile della nostra città.

Parlare, coinvolgere, dialogare, amministrare la città tra gli abitanti della stessa – vista la situazione in cui versa la politica – deve diventare un passaggio fondamentale se si vuole riconquistare la fiducia del popolo.

Fondamentale, secondo SEL, un rinnovamento generale del modo di fare politica del palazzo che si affaccia sulla via Emilia. Governare strizzando l’occhio alle esigenze delle società satelliti non può più essere un modello perseguibile da questa Giunta.

Troppe  volte si è guardato all’interesse del singolo in barba alla pluralità, ricordiamo HERA e la vendita delle reti, CON.AMI, il nuovo PSC e tutte le partecipate che creano posti e ricavi solo e sempre ai soliti noti.

Francesco Chiaiese

Coordinatore Circolo Sinistra Ecologia Libertà del Circondario Imolese


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  1. Mario Zaccherini says:

    Ennesima durissima presa di posizione di Sinistra Ecologia e Libertà di Imola contro la giunta guidata dal Sindaco Daniele Manca.
    Avere avuto il coraggio di tagliare una linea utilizzata da studenti e da cittadini con problemi motori si qualifica da sola, come si qualifica il continuo rifiuto di confronto con i cittadini.
    Giorno dopo giorno l’atteggiamento sempre più indisponente e chiuso al confronto, da parte della giunta Pd-Idv e Rifondazione Comunista, crea malcontento diffuso.
    Il sindaco Manca si rifiuta di parlare con i cittadini e lascia il suo pensiero solo ai media.
    Forse Imola merita qualche cosa di più di una storpiata cultura berlusconiana, probabilmente è giunto il momento che il pensiero e l’azione culturale di un De Magistris o di un Zedda entri prepotentemente tra gli strumenti di chi vuole vedere rifiorire la nostra città.
    Un grazie al coraggio mostrato dai ragazzi di Sel Imola perché, oltre ad avere appoggiato e sostenuto la lotta dei sindacati e dei lavoratori comunali, e quindi la lotta a favore dei servizi per i cittadini, stanno facendo crescere la speranza per una futura Amministrazione trasparente, in contatto con i cittadini e democratica.

  2. Massimo Gaiani says:

    Credo che tutte queste operazioni senza il consenso dei cittadini e nemmeno degli iscritti li farà riflettere fra pochi mesi quando saremo noi elettori a dichiarare la nostra volontà.
    Concordo, con chi vede un berlusconismo di sinistra memoria, nel ritenere non democratico questo modo di agire… mi hanno eletto per governare ricorda infatti un’altra parte politica. Le privatizzazioni le soppressioni di servizi impirtanti come il trasporto scolastico ed altro non erano certamene nel programma per il quale anch’io l’ho votato.

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