L’importanza di chiamarsi Democratico By Movimento 5 Stelle Imola

Il fatto: sabato mattina i dipendenti comunali hanno sfilato in piazza Matteotti contro la srl partorita dal genio degli attuali vertici comunali. Davanti al banchetto del PD oramai scortato come un’auto blu hanno fischiato e gridato “vergogna” mentre davanti a quello del Movimento 5 Stelle, presidiato solo da qualunquisti, hanno applaudito ricambiati. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7VwTcV0OSq0

Chi si stupisce ancora della deriva dirigista del partito che ininterrottamente dal dopoguerra ad oggi governa la nostra città dovrebbe ricordarsi che lo stesso livello di partecipazione i nostri amministratori lo hanno adottato anche con la pretesa riforma dei plessi scolastici progettata dall’assessore competente assieme ai suoi dirigenti che poi paracadutata su docenti e genitori ha scatenato una reazione che ha portato i nostri eroi nel novembre 2010 ad una precipitosa quanto ingloriosa ritirata.

Stessa cosa con il referendum sull’acqua dove il 14 giugno 2011 ci siamo trovati i nostri a sventolare controvoglia le bandiere dell’acqua pubblica solo per non certificare lo scollamento coi loro elettori per poi vederli firmare il 22 dicembre 2011 la convenzione con HERA che alla faccia della Corte Costituzionale, del Presidente della Repubblica e del popolo in teoria sovrano ma in pratica bue, graziosamente concede ancora al gestore del servizio idrico di continuare a spremere dalle nostre tariffe la remunerazione del capitale cancellata dal referendum. Da segnalare qui la gustosa appendice che i nostri nella stessa sede hanno sottoscritto anche un aumento spropostitato dei costi operativi senza sapere di cosa si trattava. Hanno provato a spiegarcelo 3 mesi dopo, tanto non c’è fretta.

Idem con patate per il PSC in approvazione, l’acronimo che adesso usano al posto di piano regolatore che nelle bozze girate prevederebbe la cementificazione da entrambi i lati della via Emilia fino a Piratello, dove la legge regionale imporrebbe invece la partecipazione della cittadinanza ma che gli usi e i costumi dei nostri hanno di nuovo tradotto parafrasando il mitico marchese del Grillo in “noi siamo noi e voi nun siete un cazzo”.http://www.youtube.com/watch?v=DtxTQsGA3-U
Dai 4 esempi sopra riportati si possono dedurre 2 cose: 1) Se da 60 anni qualunque cosa fai raccogli il 60% dei voti è normale che ti fai prendere da deliri di onnipotenza 2) Se sei Democratico di nome evidentemente hai la fortuna che ti danno il voto dando per scontato che tu lo sia automaticamente anche di fatto.

Ci vediamo nel 2013.
Movimento 5 Stelle Imola

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  1. giacomo says:

    il 60% lo prendi per un motivo: ieri per come governavi, oggi per quali interessi difendi protetto dal disinteresse generale, ma se qualcuno comincia a divulgare le notizie, se qualcuno alza velo sulle operazioni sotto traccia che avvengono ogni giorno, allora, quel qualcuno, diventa il vero pericolo. Bisogna demolirlo e anche in fretta e cosi si tenta di screditarlo, di minacciarlo, di denunciarlo, ma questa volta mi sa che se ne sono accorti troppo tardi, la diga è rotta e Budrio sarà solo il primo comune di una lunga serie, sono terrorizzati di perdere il potere, per questo sono ancor più pericolosi.

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