LA CONSULTA DI VILLAFONTANA – Cronache dal passato del PD By Maurizio Donini

Data astrale 27/02/2013, l’astronave del Comune di Medicina guidata dal sindaco Onelio Rambaldi e con alle macchine il caposala Angelelli è atterrata alla consulta di Villafontana portando in dono il PSC dei sogni mai realizzati.

E’ uno di quei casi in cui la fantascienza diventa realtà, fantascienza è grosso modo il termine usato dal sindaco esattamente un anno fa quando si presentò con le stesse mirabolanti proposte di linee ferroviarie, strade sopraelevate, arredi urbani, rotonde e altre figure geometriche di tanto belle quanto irrealizzabili. Rispetto ad un anno fa la tracotante arroganza del potere si è trasformata, sotto l’effetto dello Tsunami elettorale che ha cambiato il paese, in una dimesso abito accomodante verso le istanze dei cittadini. Un anno fa  ebbero almeno l’onestà di ammettere che non c’erano neanche i soldi disponibili per fare il marciapiede lungoparco per il transito dei bambini verso la nuova scuola, stavolta hanno sorvolato lasciando solo cadere in mezzo che il tutto si prospetta per un periodo che va in direzione dei prossimi 30 anni…. Siamo di fronte alla resa di un potere che non riesce a fare altro che galleggiare nello stagno magmatico di un consenso generalizzato e deluso che solo ora sta prendendo coscienza che forse si può cambiare.

Ma torniamo alla Consulta, innanzitutto chiariamo che la Consulta così come è concepita non è altro che l’emanazione delle forze politiche in proporzione alla rappresentanza consigliare, in soldoni le Consulte sono la cassa di risonanza del PD verso il basso, i componenti non sono eletti dai cittadini come logica vorrebbe. Non è finita qui, l’art.5 del regolamento prevede che le sedute della Consulta sono sì pubbliche, ma che tutti i cittadini possono intervenire, ma non hanno DIRITTO di parola e di voto, quindi posso solo andare a sentire, assentire, ma non dissentire. Quello che dovrebbe essere normale, cioè la libera democratica partecipazione alla vita politica del paese, il diritto imprescindibile alla libertà di parola, nell’epoca del PD medicinese diventa una gentile concessione dei suoi dirigenti. Ne avete abbastanza? Il meglio deve ancora venire, alle legittime rimostranze dei residenti di via dell’Olmo sulla non informazione dell’indizione della Consulta, il presidente della Consulta si è inalberato affermando che era stata fatta la dovuta pubblicità, in cosa consiste tutto questo? Nell’affissione di un cartello presso piazza Partecipanza, chi non l’ha visto ovviamente è colpevole di non frequentare la piazza, ora vorremmo capire perché il Comune da anni collezione gli indirizzi email, i numeri di telefono dei cellulari per inviare sms istituzionali, ha tutti gli indirizzi postali, e visto che la Consulta si riunisce 3 volte all’anno, non sarebbe d’uopo e diritto dei cittadini essere informati tramite uno di questi mezzi o volantinaggio? Basterebbe chiedere ad ogni abitante come preferisce essere contattato, ovviamente è molto meglio evidentemente che la partecipazione sia bassa e che i presenti siano la solita claque silente e che dice sempre sì.

Nella pratica le perle si sprecano, alla richiesta di farsi portavoce della necessità di collegamenti alla rete gas ed alla rete internet dei residenti di Olmo e Fossatone, il fastidio provato dal Sindaco era più che evidente, il tutto si è esplicitato nel “faremo una lettera” ad Hera e Telecom, ma non abbiamo poteri. Ora dimentica forse che Hera è una società a capitale maggioritario pubblico dove gli enti detengono la bellezza del 60% dell’azionariato, se non si conta nulla che senso ha starci dentro? Meglio vendere le quote e utilizzare il ricavato per cose più pregnanti no?

Bellissima la contraddizione tra le dichiarazioni di voler evitare il consumo di suolo e la presentazione dei progetti futuri che prevedono la meraviglia di 218 ettari di nuova cementificazioni, il tutto per venire incontro agli investitori privati, dove siano questi investitori privati che hanno tutti questi soldi da spendere nel nostro comune è tutt’altro che chiaro, ma non abbiamo abbastanza capannoni vuoti ed abitazioni da recuperare prima di colare nuovo cemento?

E visto che l’attenzione tendeva a calare ecco il fuoco d’artificio, il carico da 90, una nuova strada verso Molinella estratto dal cappello a cilindro della dott.ssa Angelelli e, di fronte all’ammutolimento attonito degli astanti che si chiedevano se, malgrado il carnevale fosse passato, si trattasse di uno scherzo, il sindaco ribadiva che comunque se non verso Molinella verso il nord? Una signora gli ha fatto notare educatamente che forse era meglio allargare una strada esistente e a quel punto forse lor signori difendono la loro proposta? Ma neanche per sogno, dicono che si può tranquillamente cambiare o non fare, ma sono convinti di quello che vengono a ideare o no? Ma questa balzana idea con una trasversale di pianura ancora da terminare ed una strada appena fatta alla nuova rotonda di Budrio a pochi minuti da Medicina? Mi sarebbe venuto d’istinto di chiedere se, come sarebbe logico, prima è stato fatto uno studio sulla mole di traffico per capire se questa opera avrebbe senso, soprattutto perché andando abbastanza spesso a Molinella il traffico mi pare decisamente scarso…. Serve un nuovo serpente di asfalto nel nostro panorama “verso il nord”? Forse gli attuali amministratori stanno pensando per tempo ad una veloce via di fuga temendo i risultati delle prossime elezioni?

Last but not least direbbero gli anglosassoni, l’illuminazione pubblica, qui cari abitanti di questo bel paese credo abbiamo toccato lo zenith dell’insipienza amministrativa, hanno fatto il contratto con la esco di Enel, quando come MedicinAlternativa le proponemmo con tanto di video ed esempi in campagna elettorale 4 anni fa fummo bollati come sognatori e cose impossibili, adesso scoprono che invece sono un’ottima risorsa. Ma potevano non stupirci anche qui con effetti speciali? Giammai!! Alla richiesta di un illuminato cittadino di mettere sensori di movimento nei lampioni che verranno sostituiti in modo che si accendano solo quando realmente necessario è stato risposto che il sensore è troppo costoso, informata la dirigente Angelelli che lo hanno già fatto in Brasile, la desolante risposta è stata che il Brasile è un paese in via di sviluppo, insomma il Bric è la nuova frontiera e Medicina il terzo mondo….

Cari concittadini ricordatevi che se sono appena passate le elezioni nazionali, quelle comunali si stanno avvicinando a grandi passi, se volete riappropriarvi dei vostri diritti e del vostro paese è ora di cominciare a pensare come e cosa fare assieme.

MAURIZIO DONINI

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  1. Mario Zaccherini says:

    Un sentito ringraziamento per la testimonianza portata da Maurizio.
    Non voglio commentare perché le sue parole sono il miglior commento possibile.
    Mi permetto di aggiungere che la richiesta di un sensore di movimento è in linea con le politiche dei comuni italiani moderni……….per esempio a Modena:
    http://www.mo24.it/cronaca/2013/01/14/notizie/proiettore_intelligente_modena-1213647.html

    Mario Zaccherini

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