Petizione per richiedere dei miglioramenti del trasporto ferroviario e su gomma del collegamento Avezzano – Roma.

In questi mesi la situazione dell’accesso a Roma da Avezzano, sia con i mezzi ferroviari, sia con i mezzi su gomma si è aggravata ulteriormente. I mezzi Arpa, talvolta senza riscaldamento, si guastano molto spesso, sino a 5 volte in dieci giorni, costringendo i passeggeri a sostare pericolosamente lungo l’Autostrada A24 e accumulando grossi ritardi in partenza e in arrivo.

Ormai sempre più spesso, i pullman delle 5.50 e 6.20 da Avezzano sono costretti in file interminabili fin dal casello della A24, impiegando sino alla Fermata di Ponte Mammolo circa 2 ore di più rispetto al normale orario di arrivo. E anche a ritorno, i lavori sulle Complanari e i pesanti flussi di traffico impongono ritardi di più di mezza ora.

I mezzi ferroviari continuano a peggiorare; vengono eliminate corse e quelle previste sono posticipate, costringendo così i passeggeri a notevoli ritardi. All’arrivo alla Stazione Tiburtina, sono stati dedicati solo due binari (1 e 2 Est) per i treni della linea Pescara – Roma, provocando sempre ritardi in partenza e in arrivo, in quanto i binari sono spesso occupati.

Inoltre, la massa di passeggeri che scende dai treni della prima mattina, viene incanalata in uno stretto imbuto privo di estintori. Le persone vengono costrette in una stretta fila, impiegando dal binario di arrivo quasi mezz’ora per accedere alla Metropolitana, e se qualcuno malauguratamente si sentisse male verrebbe calpestato.

Mentre osserviamo perplessi l’avveniristica Stazione Tiburtina, inaugurata da qualche giorno, dedicata esclusivamente all’alta velocità (ora trionfalmente attivata anche per l’Aeroporto di Fiumicino), Noi pendolari viviamo una situazione da “deportati”, non potendo nemmeno attraversare i binari, in caso di bisogno, in quanto è stato innalzato un muro di cemento con grata in acciaio che ci separa da tutti gli altri. Siamo diventati animali che vanno al macello!

La manovra finanziaria del Governo Monti prevede investimenti solo nell’alta velocità e nelle grandi strutture, con una predilezione per il cemento, maggiore di quella del Governo Berlusconi, con un impegno di più di 10 miliardi di euro e solo per i collegamenti delle Regioni del Nord Italia. Tutto il Centro – Sud viene completamente abbandonato a se stesso: da Roma a Pescara si impiegano circa 6 ore di viaggio, da Roma a Palermo se ne impiegano più di 12.

Eppure, l’esperienza degli altri Paesi Mondiali che hanno investito perlopiù in passato nell’alta velocità e che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e cioè la promozione della crescita economica e la riduzione delle disparità dei territori, che invece si è aggravata a causa degli assai onerosi costi di costruzione e di fruizione di questo tipo di trasporto, non sta portando i nostri Governi a rivedere la situazione dei trasporti in tutto il nostro Paese, con lo studio di un Piano Nazionale dei Trasporti che analizzi tutte le carenze dei collegamenti locali, che ancora avvengono come in Abruzzo su binario unico e che preveda invece, investimenti per il raddoppio delle tratte interregionali.

Tutto il centro della Regione Abruzzo viene lasciato in stato di abbandono: stazioni, binari, collegamenti ottocenteschi, treni carovana che sostano a lungo in tutte le più piccole località, motrici che non ce la fanno nemmeno a fare le salite (V. Colli di Monte Bove, dove se la motrice è costretta a sostare prima della lunga galleria, un addetto delle ferrovie deve mettere della sabbia sui binari per creare attrito), carrozze vetuste e rotte, senza intercity che colleghino le principali città. Trenitalia sta anche eliminando corse intercity notturne di collegamento tra Pescara e le principali località del Nord, aumentando anche i prezzi dei biglietti di quelle diurne.

Il Governo Nazionale e dell’Abruzzo invece, incentivano il trasporto su gomma, a discapito dell’ambiente, della salute e dell’economia, fanno si che l’Italia continui a pagare multe assai salate all’Unione Europea, in quanto siamo sempre fuori dai dettami del Protocollo di Kyoto sui limiti di produzione di anidride carbonica.

La Società Arpa Spa sembra che riceva dalla Regione Abruzzo circa 99 milioni di euro all’anno per adempiere al trasporto su gomma di tutta la Regione. Viceversa, continuano a ridurre i mezzi e le corse e non si realizzano i collegamenti tra i vari paesi e centri montani; si prediligono le lunghe tratte a discapito dell’incentivazione del trasporto ferroviario di collegamento delle lunghe tratte regionali e interregionali.

La situazione è insostenibile, gravissima, non solo per i pendolari ma per tutte le famiglie e i giovani costretti a vivere e ad affittare case a Roma, perché il collegamento non è funzionale. Si tratta di soli 80 km, una distanza che se fosse percorsa in circa 1 ora e un quarto, riporterebbe molte persone a vivere nei propri paesi di origine, considerata anche l’attuale invivibilità della Capitale e l’aggravarsi delle spese e dei costi causato dalla crisi e dalla manovra finanziaria Monti.

Noi Comitato Pendolari 5:30 Avezzano ci appelliamo alla Società TRENITALIA Spa, alla Società ARPA Spa e alle REGIONI ABRUZZO e LAZIO affinché tengano conto delle nostre richieste, considerati i suddetti validi motivi. Tutti i pendolari, i viaggiatori, i lavoratori e studenti che usufruiscono dei mezzi ferroviari e stradali della tratta AVEZZANO – ROMA, a causa della lentezza dei mezzi ferroviari che in questi ultimi anni sono stati trasformati da treni diretti e intercity in treni locali che effettuano tutte le fermate sono costretti a utilizzare contemporaneamente sia il treno, sia il pullman; e quindi a munirsi di un doppio abbonamento, quello di Trenitalia e quello dell’Arpa, con relativo pesante aggravio delle spese.

Chiediamo quindi urgentemente che alcuni treni delle fasce lavorative diventino dei direttissimi e che gli operatori della mobilità ferroviaria e su gomma Trenitalia e Arpa, e le Regioni Abruzzo e Lazio si accordino per emettere un tipo di biglietto di tipo integrato, e cioè un abbonamento che permetta di viaggiare in modo flessibile, su tutti i tipi di mezzi di trasporto, ferroviario e su gomma. E’ ovvio che trattandosi in maggior parte di pendolari, le relative tariffe dovranno essere mantenute nei costi attuali.

Vi consegniamo una petizione di circa 700 firme (527 scritte e 200 on line) sino ad ora raccolte e che stiamo continuando a raccogliere; chiediamo urgentemente alla Società TRENITALIA Spa, alla Società ARPA Spa e alle REGIONI LAZIO e ABRUZZO (alla quale già da tempo abbiamo sottoposto tali richieste all’Assessore MORRA, il quale ci aveva promesso più di un mese fa, che avrebbe indetto un incontro decisivo, invece a nulla sono valsi i nostri successivi solleciti) di organizzare al più presto, un tavolo tecnico con esperti dei trasporti ferroviari e su gomma, per mettere in atto tutte le possibili soluzioni per ripristinare un collegamento ferroviario Avezzano – Roma adeguato, funzionale e rapido.

Avezzano, 13 Dicembre 2011

Arch. Lucia PROTO

Responsabile Comitato Pendolari 5:30 Avezzano

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