IMOLA: BELLISSIMO ESEMPIO DI ACCESSO ALLO SPORT GRATUITO

Certe storie, certi vissuti probabilmente più di altri sintetizzano quanto la crisi dell’Italia, prima ancora che economica, sia culturale.

Non parliamo di economia o di scuola o di sanità, ma delle vicissitudini di una piccola società pallavolisica di Imola, la Diffusione Sport.

Questa società, guidata dal Presidente Pasquale De Simone, ha una peculiarità che la rende unica ovvero, a tutte le ragazze tesserate, non chiede rette o quote associative, ma offre loro la possibilità di praticare sport gratuitamente.

Da un punto di vista etico, all’interno di tale società, si è raggiunto l’obiettivo di rendere universale e gratuita la pratica della pallavolo femminile ad Imola. Imola dovrebbe essere orgogliosa di questo approccio, orgogliosa di vedere come tutte le bambine, se lo vogliono, possono effettuare attività sportive senza pesare sul bilancio familiare, invece…

Invece, per l’ennesima volta, il mondo reale si trova avanti, in questo caso molto avanti, rispetto alla visone che la politica, declinata come amministrazione, ha della realtà. Sembra incredibile, ma ancora oggi, nei regolamenti che disciplinano le assegnazioni delle palestre, il fatto di non richiedere danari alle famiglie non è ancora considerato come elemento distintivo da premiare.

Nella sostanza, come risulta evidente ascoltando le parole di De Simone, il Comune, negando alla società un congruo numero di palestre, pone una barriera all’accesso sportivo a tutte le famiglie con ridotte possibilità economiche.

L’invito, rivolto ai nostri amministratori, è di rivedere i regolamenti per favorire le società che offrono la possibilità di fare sport gratuitamente rispetto alle società che nello sport, legittimamente, vedono anche l’aspetto lucrativo.

Mario Zaccherini

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Filed Under: FeaturedFormazione, scuola e università

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