DIREZIONE PD: INTERVENTO DINO PIETRO TONELLI

Spesso i cittadini leggono sui quotidiani le sintesi dei dibattiti politici che si alimentano all’interno dei partiti, ma, il più delle volte, non sanno di cosa veramente si sia dibattuto. In particolare le posizioni, e le proposte delle minoranze, oltre a non ricevere risposte dai responsabili politici tendenzialmente non trovano spazio nemmeno nelle pubblicazioni locali.

Come minoranza “mariniana” (non ci ritroviamo in questa definizione perchè non siamo figli delle divisioni congressuali, ma anche sugli organi di stampa siamo definiti con questa modalità) “tradizionalmente” avanziamo proposte relative al metodo, alle primarie, alla crescita dei giovani, al merito e non ultimo alle alleanze, senza ricevere risposte.

Non riuscendo ad avviare un dibattito interno, abbiamo pensato di rendere pubblici i nostri interventi a “beneficio” dei cittadini che condividono il desiderio di un Partito Democratico che torni a svolgere politica ed esca dal suo lungo immobilismo.

Di seguito l’intervento presentato durante la direzione del 23 settembre da Dino Pietro Tonelli

Non abbiamo sostenuto l’elezione di Fabrizio Castellari alla Segreteria; ciò nonostante abbiamo accettato la volontà degli iscritti che con ampissimo consenso lo hanno riconfermato circa un anno fa. In questi mesi ci siamo molto spesso scontrati con Fabrizio, abbiamo disapprovato alcune scelte assunte dalla strettissima cerchia dei massimi dirigenti del Pd di Imola, ma sempre con assoluta lealtà e trasparenza. Quando ci è stato proposto di sederci nel Coordinamento Politico abbiamo rifiutato semplicemente perchè le nostre critiche non sembrassero interessate, abbiamo però risposto dando elenchi di cose che per noi andavano fatte. A volte per la verità ci hanno accontentato. Eravamo animati solo dalla voglia di migliorare e rinnovare questo nostro Partito, più nel modo e nei contenuti che nell’età (pure importante).

Di Castellari abbiamo apprezzato l’instancabile lavoro svolto ma duramente criticato il fatto che a nostro avviso si faceva troppo dettare l’agenda ed i contenuti dal Palazzo.

La vicenda  sui giornali è stata una stupidata. Non prendiamoci in giro dicendo che non si è smentito perché nessuno dei citati aveva mai fatto trapelare indicazioni di quel genere. Bellissime sono state invece le smentite di chi non aveva nulla da smentire e cioè gli eventuali papabili alla Segreteria. … “Smentisco di essere il Futuro Segretario” …Ma se nessuno aveva mai fatto quel nome,  cosa si sta smentendo.  … E’ stato il giornalista che l’ha buttata la…. Ok, abbiamo individuato il colpevole.

In ogni caso ora abbiamo due scelte: azzuffarci verbalmente e andare alla ricerca di chi ha fatto più errori in passato, anche in quello recente,  oppure utilizzare la vicenda per dirci con onestà , tranquillità  e senza rancore quello che pensiamo, trovando poi gli spunti e le idee per il rilancio locale del Pd.

Cosa non ci convince in tutta questa vicenda.

  • Il Segretario è stato eletto con una sorta di primarie nei Circoli e non può quindi essere mandato a casa da tre persone che nel chiuso dei loro uffici decidono che è meglio sostituirlo senza consultare nessuno se non i loro intimi e fidati yes-man.

Il Partito è di tutti e non se ne può fare un uso così personalistico. Lo statuto prevede che il Segretario possa essere sfiduciato e sostituito ma visto come è stato eletto si deve ritenere che questa prassi vada adottata nei casi eccezionali di gravissime irregolarità o intervenuta incapacità.

  • Il Segretario tra l’altro a quanto ci risulta è stato, nell’ultima sua elezione,  appoggiato persino con troppa forza da coloro che oggi ne vogliono la testa solo dopo pochi mesi. C’è forse deficit di capacità di selezionare le persone ( e dire che Castellari aveva fatto un altro mandato).? Fu preferito ad altri validi candidati alcuni dei quali si sono allontanati quasi definitivamente dal partito. Vi è forse l’abitudine di isolare le persone valide ma con autonomia di pensiero per mandare avanti altri che si pensa di poter  poi controllare a piacere ?
  • Non ci sono chiare le motivazioni. La più forte sembra essere la sconfitta di Castel del Rio nell’ultima consultazione amministrativa. Sappiamo però che la gestione di quella vicenda è stata condivisa dal Coordinamento politico del Partito, nel caso è quest’organo che doveva trarne le dovute conseguenze. Vi sono state tutte le occasioni nelle sedi competenti per chiedere con trasparenza le dimissioni di Castellari su questa vicenda ma nessuno lo ha fatto con convinzione. Sappiamo con certezza che facendo una consultazione tra i tesserati Pd la stragrande maggioranza non imputa a Castellari la responsabilità di quella sconfitta. Anche coloro che oggi lo vogliono defenestrare lo sanno, forse per questo a suo tempo non fu fatto cadere sulla specifica vicenda. Ripetiamo ci sfugge il disegno complessivo, si vocifera anche che il polverone sia stato sollevato per distrarre l’attenzione da altri argomenti e problematiche interne anche personali che hanno turbato il Partito.

Abbiamo fatto un sondaggio tra le varie anime e persone  all’interno del Partito per  richiedere informalmente un’opinione sulla vicenda e poi un contributo a portare avanti una battaglia di principio perchè le regole e la deontologia nei comportamenti devono essere alla base del nostro operare. Vi dico che non mi è piaciuta la posizione di quelli  che ci hanno risposto: “Si è una vicenda triste ma cosa vuoi a noi interessano i contenuti, i programmi e ultimamente questi latitavano” .   I principi sono contenuti e vanno difesi sempre anche quando invece di un vantaggio hai da caricarti un onere.

Per finire.  Cerchiamo di essere generosi e non rissosi quindi diamo per scontata la buona fede di chi ha mosso questa vicenda, pensando di dare  un scossa e nuova energia al Partito.

Le modalità con la quale è nata e si è sviluppata sanno  di vecchio, di stantio.

Vediamo però di cogliere anche da questi errori gli insegnamenti per intraprendere un nuovo percorso di forme e contenuti che ci permettano di farci percepire come belli, freschi ed innovativi. Non sarà facile, ma se tutti Voi che rappresentate il Partito Democratico locale, a cominciare anche dal sottoscritto sapranno fare un passo indietro, non per disimpegno ma per mettersi  al servizio dei nostri giovani allora il miracolo sarà possibile. Ho detto dei giovani, aggiungo dei giovani meritevoli ed il merito deve essere certificato dai risultati scolastici e non solo dalla stima vantata presso i coetanei e la società.

Dino Pietro Tonelli

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Filed Under: Diritti civili e libertà personaliFeatured

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