Comunicato stampa dei residenti della zona circostante all’area verde di via Zara

L’Amministrazione comunale ha approvato la delibera con la quale si conferma il marcia indietro su via Kolbe, che rimane area verde, mentre si procede con l’edificazione delle aree verdi di via Montericco e via Zara.

Come gruppo di residenti dell’area di via Zara non concordiamo né sulla scelta né sul metodo.

Nel corso di un incontro tra i cittadini che si è tenuto lo scorso venerdì 11 luglio più di una persona ha ricordato che l’area verde era di proprietà degli stessi residenti prima che il Comune la ricomprasse per farne la zona sportiva, garantendo comunque il mantenimento di uno spazio verde ad uso degli abitanti della zona o comunque di pubblica utilità e uso.

In secondo luogo siamo amareggiati per la mancata convocazione di una assemblea dei residenti prima che venisse approvata la delibera, come più volte promessa dall’assessore Davide Tronconi e dallo stesso sindaco in occasione delle assemblee svolte al quartiere Cappuccini in occasione della discussione su via Kolbe e come richiesta lo scorso febbraio da circa un’ottantina di residenti della zona tramite Informacittadino senza avere mai ottenuto una risposta (ricordiamo che secondo il regolamento comunale la risposta deve comunque pervenire entro un mese dalla richiesta).

Gli stessi residenti giovedì 17 luglio hanno poi incontrato l’assessore Tronconi e in quella sede l’assessore ha ribadito che sulla decisione presa non si tornerà indietro, ma ha poi dato la disponibilità ad un INCONTRO PUBBLICO IL PROSSIMO 31 LUGLIO CHE SI TERRÀ AL CENTRO SOCIALE LA TOZZONA ALLE ORE 20.30. Difficile comprendere a cosa serva tale incontro se non c’è margine di discussione, con la delibera già approvata e il bando ai blocchi di partenza. Forse per spiegare, come ha ribadito l’assessore anche nell’incontro con il gruppo dei residenti, che la scelta è motivata da difficoltà rilevanti nella gestione del pubblico bilancio.

E’ utile ricordare che una delle principali leggi economiche sconsiglia di alienare le proprietà immobiliari e i beni a capitale per fare fronte alle spese correnti. Solo una situazione disperata può portare a scelte di questo genere. E’ inutile piangere miseria di fronte a residenti arrabbiati quando su altri versanti si continua a spandere a fondo perduto per mantenere carrozzoni ormai decaduti e decadenti.

Infine è utile ricordare che continuare ad edificare su nuovi terreni è un assurdo. Conosciamo tutti la crisi che colpisce le maggiori aziende edili del territorio. E la stessa Amministrazione comunale, su richiesta dell’associazione “Salviamo il paesaggio”, non più tardi di qualche mese fa ha inviato una scheda dove, in base al censimento del 2011, vi sarebbero oltre 2.300 appartamenti vuoti.

Oltre un migliaio sarebbero quelli ancora edificabili su terreni del vecchio Prg, mentre il nuovo Psc ha individuato aree per ulteriori 3.500 nuove residenze.

Alla faccia della rigenerazione urbana di cui ha parlato anche recentemente il sindaco di Imola intervenendo in merito alla crisi  della Cesi.

Non crediamo che il ricavato della vendite di alcune aree verdi (Via Zara, Via Montericcco, Via Giovanni X,) sia la soluzione ai problemi finanziari della nostra città e siamo ora più che mai certi che la salvaguardia del verde urbano e non solo, debba essere la norma da seguire. Tutto sommato confidiamo ancora sulla necessità di un ripensamento da parte della Pubblica Amministrazione, che abbandoni la vecchia e deleteria politica che individuava nell’edilizia la chiave del denaro, non solo pubblico. Basta distruggere il verde! Dedichiamoci, possibilmente non solo a parole, al recupero, al risanamento e alla ricostruzione dell’esistente!

Imola, 23 luglio 2014

I residenti della zona circostante all’area verde di via Zara

Share

Filed Under: Diritti civili e libertà personaliFeatured

About the Author:

RSSComments (0)

Trackback URL

Lascia un commento