IMOLA BRUCIA By MARIO ZACCHERINI

Ovviamente Imola non brucia materialmente, ma nelle ultime settimane si è cominciato a respirare un clima di odio che mancava dal secondo dopo guerra.

A ruota una pagina fb ha rilanciato una serie di fake news secondo le quali la Sindaca stava per chiudere il nostro impianto. Onestamente ho pensato ad una carnevalata, invece tantissimi iscritti a tale pagina (alcuni anche di Imola) si sono lanciati in un esercizio omofobo di rara durezza.

Solo un durissimo intervento della Sindaca eletta dagli imolesi ha bloccato questa sorta di discesa dei lanzichenecchi.

Giorno dopo giorno la situazione si fa sempre più chiara: un manipolo di individui, ben sparsi nel paese, sta cercando di togliere il controllo di questa importante risorsa agli imolesi. Senza il minimo pudore vogliono comandare e lasciare i cocci al ConAmi, ovvero ai cittadini.

Insomma un’azione fortemente intimidatoria nei confronti di chi vorrebbe trasformare, come da mandato politico ricevuto, l’anello del Santerno ed il Parco delle Acque Minerali in un ambiente polifunzionale capace di diventare cuore pulsante per grandi eventi motoristici, musicali, culturali e sportivi. Questo hanno deciso gli imolesi e questo vogliono impedire i “rivoltosi”. In pratica un tentativo di occupazione militare dove “lo straniero” occupa la nostra risorsa, la usa a suo piacere e quando tramonta il sole rientra nel suo paesello lasciando alla nostra città il fardello dell’inquinamento e del debito.

Speriamo che la città non prenda fuoco veramente perché, come ben sappiamo, la nostra Caserma dei Pompieri è piuttosto obsoleta e ConAmi non è ancora riuscito a costruirne una nuova…d’altronde la coperta è corta, se spendi milioni fuori dalle mura, poi ti mancano per la città.

Eppure, secondo i lanzichenecchi dobbiamo essere contenti della nostra situazione, Imola è ammirata nel mondo, Imola è ricercata, Imola è la destinazione di un fiume di persone che vuole venire a vivere con noi. Chissà, penso, a che valore saranno arrivati i nostri immobili! Chissà che bei pernacchi posso, anzi possono fare i cittadini imolesi, nei confronti dei membri del Comitato del Rumore (che non esiste) constatando che grazie all’utilizzo attuale del nostro impianto gli immobili crescono di valore ogni anno. Eh si, il Comitato della jella e sventura può lamentarsi quanto vuole, ma intanto gli appartamenti degli imolesi aumentano di valore in continuazione. Il mondo non vuole vivere a Castel san Pietro con Terme, tranquillità e poco rumore, vuole vivere sulle rive del Santerno!!!

E’ proprio così?

Secondo i lanzichenecchi si, secondo il mercato……invece……

Purtroppo questa è la realtà! Il valore immobiliare di Imola è il più basso anche rispetto a Castel San Pietro e Faenza.

Sembra quasi, sembra, che i lanzichenecchi amino Imola, ma quando scende il sole preferiscano tornare nelle loro belle case non circondate dal rumore e dallo smog e con un valore superiore alle nostre.

Mi sembra ovvio e banale, ma nemmeno un economista come l’amico Panieri era riuscito a capirlo……e, forse, se sta all’opposizione un motivo ci sarà.

Chiudo mandando un abbraccio solidale a tutte le donne offese nelle ultime settimane ed in particolare a due che stanno lottando per riportare un pò di benessere su questa martoriata città: Eddi Dolcetti e Manuela Sangiorgi.

Mario Zaccherini

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Filed Under: Diritti civili e libertà personaliFeaturedPolitica

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